Colossale incendio nei mercati di Parigi Sei persone carbonizzate tra le fiamme

Colossale incendio nei mercati di Parigi Sei persone carbonizzate tra le fiamme Distrutto un grande baraccone nel centro delle "halles,, Colossale incendio nei mercati di Parigi Sei persone carbonizzate tra le fiamme Un guardiano, già tratto in salvo, è rientrato nel locale gridando: "Ho dimenticato il cane,, - Non è più riuscito a sfuggire - "Se il vento fosse stato più forte (dichiara un pompiere-) sarebbe bruciato tutto il quartiere,, - Ancora ignote le cause del sinistro: non si esclude un'origine dolosa (Nostro servizio particolare) Parigi, o agosto. Un'inchiesta è stata ordinata sulle cause dell'incendio che, la notte scorsa, ha distrutto un vasto baraccone dei mercati centrali parigini, nel quale sono morte carbonizzate sei persone. Per tutta la giornata agenti di polizia e ispettori hanno rovistato fra i resti informi dei camion, delle carrette, fra le macerie bruciate non soltanto per cer- -««re un indizio che pei-metht tscdpucnfdi identificare i 'cadaveri; maranche per scoprire eventuale mente i pezzi di qualche ordi-ìgno la cui esplosione potreb-l te essere all'origine del sinistro. Non si esclude, infatti, che esso abbia un carattere doloso, sebbene si creda soprattutto che la colpa sia dì uno dei numerosi vagabondi che ogni notte trovano asilo nei depositi delle halles per farvi riscaldare il loro mangiare e dormirvi. Soltanto due cadaveri sono stati identificati. Uno è quello del guardiano della rimessa, chiamato < Pére Valentin », di asmi. Era .stato salvato dal rtempe$.UnQ intervento di un camionista che, viste le fiam me uscire dal tetto e consta tato che i portoni erano chiù si, aveva lanciato il camion contro uno di essi, sfondandolo. Così il « Pére Valentin » potè .uscire, ma non appena fu fuori ritornava nella rimessa urlando: «Ho dimenticato il cane ». Por le fiamme gli sbarravano la via del ritorno e il suo corpo carbonizzato è stato ritrovalo accanto a quello del fedele compagno. L'altro cadavere identificato è del vagabondo spagnolo Luis Velasco, di 54 anni. I corpi non identificati sono probabilmente qu-iil-i di w coppia nota soltanto- eoi no mi di Jacques e Josette (ri spettivamente di 33 e 25 anni) che ogni sera andavano a dor- mire in quel deposito, non nu-\e i i a a e r , . a i n ascendo a trovare un alloggio, e di due clochards. Questi vagabondi sono circa duemila a Parigi, secondo le statistiche della prefettura di polizia, ma molti di più, in realtà, essendo difficile stabilire una frontiera fra chi è clochard e chi non lo è. Costoro, comunque, frequentano assiduamente i mercati centrali, dove trovano da mangiare rovistando fra i cesti e portando i sacchi e le cassette guadagnano te qualche centinaia di franchi occorrenti per comprare i tre o quattro litri di vino che bevono quotidianamente. Spesso vanno a dormir in un deposito, per terra, fra casse vuote, in mezzo alle quali scorrazzano topi giganteschi. E' stato probabilmente uno di loro, buttando una cicca accesa su un mucchio di spazzature oppure facendo riscaldare il mangiare, ad appiccare il fuoco a qualche vecchio cesto. L'incendio si è sviluppato con rapidità straordinaria. Poco prima di mezzanotte un camionista delle halles — quello stesso che tentò di salvare il c pére Valentin », suo amico — passava dinanzi al baraccone, di 60 metri per 50, che serviva di rimessa alle cassette da imballaggio, delle ceste, nonché ad una ventina di camion e una cinquatitina di carrette, e dava l'allarme. Presso a poco allo stesso momento i portinai di una casa vicina, svegliati dal chiarore delle fiamme, telefonavano alla polizia, la quale avvertiva immediatamente i pompieri. Quando questi arrivarono, dopo mezzanotte, ritardati dal traffico intenso dei mercati centrali, dove l'attività con sueta si svolgeva '•ome se nul la fosse, tutto il baraccone era già un immenso braciere Parecchi scaricatori, fra cui alcuni giovani arabi, avevano già tratto fuori una decina di camioyt, ma altri dieci erano rima.tti dentro ed ì loro serbatoi di benzina esplodevano uno dopo l'altro svegliando gli abitanti delle case vicine, i quali correvano alle finestre, scorgevano le fiamme alte più di dieci metri che arrossavano il cielo dopo avere lambito le mura dei palazzi e, urlando di spavento, fuggiva no per strada in camicia da notte o seminudi Intanto la notizia dell'incendio si propagava nei numerosi ristorayiti intorno alle halles, che sono aperti fino all'alba e dove i nottambuli vaiuio a cena dopo il teatro o dopo il cinemarografo. In un batter d'occhio le sale si vuotavano e centinaia di curiosi si ammassavano sui marciapiedi delle vie St Martin, St. Merri, BriseMiche ed Etuve St. Martin per assistere all'impressionante spettacolo, mentre la polizia faceva evacuare una decina di immobili minacciati dalle fiamme, contro le quali lottavano energicamente i pompieri di nove caserme, con potentissimi idranti ed i mezzi più moderni. Due ore dopo il pericolo che l'incendio si estendesse ad altri baracconi era scomparso, ma i pompieri non nascondevano di avere avuto paura: «Se il vento fosse stato più forte e avesse soffiato nella direzione opposta, tutto il quar- tiere sarebbe bruciato », di-ichiarava uno dei loro ufficiali. Chi conosce Parigi capisce subito quale pericolo sia stato evitato. Le halles, che comprendono più di 15 ettari di strade e piazze, sono nel cuore della città, fra la Senna ed i grandi boulevards. Il Louvre ed il Palais Rogai si trovano ad un centinaio di metri appena, ed ancor più vicini sono la Banca di Francia nonché alcuni grandi magazzini. Da decine d'anni si parla di spoetare i mercati -centrali verso la periferia, ma ogni progetto è sempre andato a monte dinanzi alla coalizione di interessi che preferiscono il luoqo \atuiale, sebbene ciò costituisca non solo un intralcio alla circolazione nel centro della città, ma crei anche una zona di insalubrità. Ora il problem.a viene posto di nuovo. Il tragico incendio della notte scorsa, che non è il primo, sebbene sia il più grave verificatosi da decine di anni, fornisce all'opinione pubblica e ai giornali gli argomenti per chiedere una soluzione rapida. I danni materiali sì elevano a circa 150 milioni di lire. Stasera la gente sfilava a gruppi dinanzi all'ammasso di ferrami contorti, di carrette e di iiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii eamr'on carbonizzati, con la speranza che lo spazio lasciato vuoto dal baraccone distrutto, fra vie che ancora sanno di medioevo, non sarà più utilizzato per i mercati. L. Mannucci ♦■ Una delle famiglie fatte sgomberare d'urgenza durante la notte da una delle case minacciate dall'incendio, osserva con sgomento l'avanzata delle fiamme (Telef.)

Persone citate: L. Mannucci, Luis Velasco, Pére Valentin

Luoghi citati: Parigi