Nave italiana sperona e affonda un "cargo" ungherese nei Dardanelli

Nave italiana sperona e affonda un "cargo" ungherese nei Dardanelli Nave italiana sperona e affonda un "cargo" ungherese nei Dardanelli Nessuna vittima: i naufraghi magiari salvali dall'equipaggio della nostra unità che portava in Turchia una quarantina di turisti i iiti i lun (Nostro servizio particolare) Istanbul, 4 agosto. Investito dalla San Giorgio, una nave di linea che fa servizio tra i porti italiani e Istanbul, il piccolo mercantile ungherese Beke è affondato oggi nei Dardanelli. Ma non vi sono morti né feriti, grazie anche al pronto intervento dell'equipaggio della San Giorgio, che ha tratto a bordo tutti i ventotto uomini del cargo magia- . Il Beke stazzava 1207 tonnellate. Proveniente dalla Romania, con un carico misto, era entrato nei Dardanelli per raggiungere Salonicco. Quanto alla San Gioroio, il cui porto d'origine è Venezia, si tratta di una nave ben conosciuta in Turchia. La San Giorgio stazza 4755 tonnellate. Aveva a bordo, quando è avvenuta la collisione, quarantun passeggeri per Istanbul, per lo più turisti. Un centinaio di altri viaggiatori erano scesi nei porti già toccati dalla nave da che aveva lasciato Trieste: Bari e il Pireo. Dal Pireo, appunto, la San Giorgio era partita ieri. Oggi dovera raggiungere Istanbul. Tutto era tranquillo a 1 ordo, quando si è avvertita una forte scossa. Non vi è stato panico tra i passeggeri, ma, come è naturale, una notevole eccitazione. Chi non era in coperta vi si è precipitato. Ufficiali e marinai hanno subito calmato a e o i viaggiator:pericolo per la nave. Più seria la situazione del Beke. Venutosi a trovare — per circostanze che ancora non seno state rese note dalle autorità, ed anche gli equipaggi delle due navi osservano il massimo riserbo — direttamente sulla rotta della San Giorgio, il « cargo » ungherese era stato speronato dalla nave italiana. Spezzata in due dall'urto, la piccola unità è affondata rapidamente. Dalla collisione la San Giorgio è uscita con notevoli danni alla partp prodiera. Imbarcava acqua, da una falla, non preoccupante per le sorti della nave, ma comunque tale da indurre il capitano a far rotta cu Canakkale. Qui la San Giorgio è stasera all'ancora, in attesa di ispezione. Già stasera le autorità marittime turche hanno inviato i loro rappresentanti perché prendessero contatto con i comandanti di ambedue le navi e ne raccogliessero i rapporti. Nessuna indiscrezione è sin qui trapelata sul loro contenuto. Informazioni non ufficiali dicono che la San Giorgio scaricherà domani in Turchia i passeggeri (oltre ovviamente ai naufraghi della Beke), per raggiungere dopo sommarie riparazioni un porto dotato di attrezzature complete per il riattamento della nave. U. p.