Inaugurata la strada per il Colle del Nivalet

Inaugurata la strada per il Colle del Nivalet Solenne cerimonia a quota 2500 Inaugurata la strada per il Colle del Nivalet E' costata 655 milioni - Ora occorre prolungarla sul versante valdostano (Dal vostro inviato speciale) Nlvolet, 1 agosto. Queste, mattina, alle ore 9 e 30, il sottosegretario ai Lavori Pubblici, sen. Antonio Pecoraro, in rappresentanza del ministro on. Togni e del governo, ha tagliato il nastro simbolico della nuova strada che da Ceresole Reale - Chiesetta (metri 1-195) sale al Nivolet (m. 2616) 10 supera e raggiunge il Rifugio Savoia, poco più in giù dalia parte opposta Cm. 2530). Alla cerimonia, erano presenti ;1 prefetto di Torino. Saporiti, il presidente della provincia di Torino prof. Grosso, il sen. Bovetti, i sen. Anselmi e Burgo, la on. Savio, l'on.' Togliatti in villeggiatura a Ceresole, il console generale di Francia a Torino dott. Moreau, il prof. Codegone e il dott. Rosbock in rappresentanza del sindaco di Torino con il segretario generale del Comune dott. Pazzaglia, l'avv. Oberto, presidente del Parco del Gran Paradiso, 11 col. dei carabinieri Vacca, il sindaco di Ceresole Guglielmo Berardo e il parroco don Giovanni Minelli che ha anche benedetto la nuova strada. Questa, resa libera dal nastro tagliato, ha inghiottito subito decine e decine di macchine che l'hanno così inaugurata praticamente » per re carsi all'* inaugurazione ufficiale » con i relativi discorsi a' Rifugio Savoia. Lassù, ritardati da un incidente di nessuna importanza, sono giunti pure i rappresentanti della vai le d'Aosta nel cui territorio coirono gli ultimi chilometri: sen. Chabod, on. Caveri, assessore alla pubblica istruzione dott. Gex, per il presidente de".a giunta valdostana Il tempo, splendido, metteva in risalto il panorama suggestivo dei due laghetti di fon do-piano, con il monte Tout Blanc, nello sfondo la Grivola e, guardandola, sulla destra, i roszi denti di pettine che fanno la cresta del Nivolet. Dicono che, incuriositi, si siano affacciati in vetta alcuni camosci ma non è cosa certa. E' però indubbio che essi sono stati indirettamente gli artefici determinanti di questa strada. Lo racconterà nel suo discorso riassuntivo il prof. Grosso, dopo averne dato però i meriti essenziali a! sen. Giorgio Anselmi, al quale la provincia di Torino iia offerto oggi una medaglia d'oro, riconoscente. Il sen. Anselmi che fu già presidente della deputazione provinciale di Torino e del Parco del •Gvan* PkVàaftit,,- -thì-^t*-. rinunciare al sogno di vedere una strada superare il Nivolet, aprendo così il valico più alto delle Alpi, dopo l'Iseran (m. 2769) e lo Stelvio (m. 2758) nel 1923, perché la zona era diventata « tabù > militare e quindi intoccabile dai civili. A guerra finita, egli ricominciò a battere sullo stesso chiodo con « pazienza piemontese », mai sfiduciato da tutti gli ostacoli che gli si frapponevano. dnGraaMPCrlcteCdmdldgrgmLsndddapli Iprof. Grosso ha ricordato, di|lui, una facezia: guardando laisua» strada dal fondo valle, |disse: «Eppure questa strada andrà a monte ». C'è andata. Ma chissà quanto tempo ci sarebbe voluto ancora se non fosse insorta una lite fra il con^orslo elettrico del Buthiér e il Parco del Gran Paradiso a proposito dei camosci. Il consorzio aveva formulato un progetto di tralicci per condutiu- ra d'elettricità che il parco considerava invece nefaste per i camosci: questi giganti di acciaio li avrebbero spaventati, il brusio del vento facendo vibrare sinistramente i loro fili li avrebbe disturbati penosamente nei loro amori, con probabile sterilità. Si giunse a un compromesso che spostò di qualche poco i tralicci e diede vita alla parte alta della strada inaugurata oggi (è risultato poi che i camosci vanno a leccare le basi dei tra. licci come zone, non si sa perché, più ricche di sale e che si.dilettano della musica del ven to -.-ad elettricità»). Nella «lite» intervenne lada Elettrica Municipale comepartecipante al consorzio delButhier, se ne interessò lo Sta- to e tra tutti quanti, la stradadi sommità « simile a un palaz-zo cominciato dal quinto pia no » fu portata fino a Cereso- le. su ei metri di larghezza, 10 c'r di pendenza e 5 % ai tor nanti, :;alvo un breve tratto an ci" a in attesa di sistemazione e rimasto li provvisoriamente . per far vedere com'era pessi mo quel poco che c'era già ». li prof. Grosso ha riepilogato il costo complessivo dei lavori in milioni C55, così suddivisi: 103 lo Stato. 361 la Provincia di Torino. 121 l'Azienda Eletti-;-ca Municipale di Torino eil resto Consorzio del Buthier. Ci vorranno altri 100 milioni par quel tratto da riordinare Tanto denaro, a parte la pre- ziosità ciel percorso turistico eccezionale, sarebbe parziai-niente sprecato, se la strada finisse .ì. E' indispensabile che essa scenda in Valsavaranche, eh', raggiunga la Francia at traverso il traforo del Galisio (m. 2999) e che se ne dirami una trasversale per il Parco del Gran Paradiso. 11 rappre- sentante del Governo, dopo aver lodato caldamente l'ope- ra attuata, ha promesso il suointeressamento, anche nel qua dio dei millecento miliardi già previsti per tante strade in cin que anni. a- a>