Se luglio è stato caldo agosto lo sarà forse di più

Se luglio è stato caldo agosto lo sarà forse di più Caute previsioni sugli sviluppi dell'estate Se luglio è stato caldo agosto lo sarà forse di più Il mese dovrebbe iniziarsi con nuovi temporali, a cui potrebbe seguire, se il ciclone continua la sua strada, un lungo periodo di calura (Nostro servizio parti -ìlare) Roma, 30 uglio. Nel luglio del 161 3, madame De Sevigné, in una delle sue magnifiche lettere, scriveva : « E' straordinario. Tutti noi sudiamo a grosse gocce. Mai i termometri si sono trovati a una simile festa. Io cambio di camicia ben tre volte al giorno ». . A parte le tre camicie al giorno, e a parte il sudare! a gi'osse gocce, che una dama della haute riterrebbe i oggi sommamente disdicevole (ella non suda, ma tra-j spira), rispunta qui l'atteg-l giamento caratteristico dei non meteorologi di fronte a un fenomeno atmosferico di qualche rilievo: credere cioè che quel tale fenomeno sia straordinario, eccezionale. Fa caldo ? ebbene « mai i termometri si sono trovati a una tal festa ». Quest'anno molti vorrebbero dire altrettanto. Ma i meteorologi, che in questo senso sono sempre un po' « guastafeste » (ci si perdoni l'attributo che qui non cade proprio a proposito), fanno osservare, pur sudando essi stessi, che, in fin dei] conti il caldo d'estate è normale, normalissimo; e che non si può dire, finora, che quest'anno le cose stiano andando diversamente da quel che dovrebbero. Per quanto riguarda Torino, per esempio, la temperatura massima, durante il mese di luglio, ha regolar-( mente oscillato intorno al valore medio, che è di circa 28 gradi, superando i 30 non più di cinque volte. Roma si è trovata alquanto peggio, perché in media la massima ha variato intorno ai 32, anziché intorno ai 30-31 normali. In Sicilia, e più precisamente a Palermo, la temperatura è stata invece, ìs media,. sengibU- '■m'eKVi!— 4s£ei>ie&8 al...vaiare. normale: intorno ai 29 gradi invece che intorno ai 30 e più. Come si vede da questi j esempi, che si potrebbero' moltiplicare, non si può dìre che questa estate fino a oggi sia eccezionale; è vero però che la sensazione di disagio è accresciuta, specie nell'Italia centrale, dalla umidità piuttosto elevata, che iniiuisce in modo sfavorevole sull'organismo, ostacolando la evaporazione del sudore. L'anticiclone delle Azzorre, che, a guardar le ccse da un punto di vista molto generale, domina il nostro tempo estivo, ha più o meno fatto il suo dovere. Esso, di norma, non si estende, come appare sulie carte medie, a ricoprire stabilmente gran parce dell'Europa e del Mediterraneo, ma avanza a « ondate successive », inviando con una certa regolarità dei centri isolati di alta pressione che percorrono lentamente la media Europa da ovest a est, e lasciando giungere fino a noi, negl'intervalli fra l'uno e l'altro, l'influenza delle sia pur deboli e sonnacchiose depressioni dell'Europa settentrionale. Il che è avvenuto con sufficiente regolarità ancne quest'anno. Sono pure da considerarsi abbastanza normali le precipitazioni di carattere temporalesco sull'Italia settentrionale, che si producono per diverse ragioni, alcune del tutto locali (forte riscaldamento dell'aria da parte del suolo, riscaldato a sua volta dal sole), altre più generali (infiltrazioni di aria relativamente fredda dalle vallate alpine, invasioni di aria fredda in quota). Che poi qua e là i temporali abbiano avuto conseguenze anche serie, dipende dal fatto che si tratta di perturbazioni così capricciose e bizzarre, da assumere, apparentemente a caso, sviluppi del tutto imprevedibili. Per esempio può avvenire che con una situazione fortemente minacciosa si abbiano in realtà manifestazioni assai modeste, limitate a pochi acquazzoni, mentre in altri casi, in cui squilibri del genere sono appena presumibili, scoppiano poi tempeste furibonde, con piogge torrenziali, fulmini e grandinate. Poiché il mese di luglio si è comportato più o meno normalmente, nasce in tutti la curiosità e l'interesse di sapere, per quanto possibile, se tale sarà anche il prossimo agosto, praticamente l'ultimo mese della estate; quello che, per molti, dovrebbe coronare, con un ben meritato riposo ai monti o al mare, le fatiche dell'anno. Purtroppo, come è noto, il meteorologo non ardisce spingere troppo lo sguardo nel futuro. Egli è ben consapevole, per dirla con Dante, di « aver la veduta corta d'una spanna », e di non poter quindi « giudicar da lungi mille miglia ». Le previsioni a molti giorni, o addirittura a settimane di distanza vanno perciò considerate come delle semplici presunzioni indicative, soggette a errori assai più di quelle che si estendono a un solo giorno, o a due. Quest'oggi, 30 luglio, ci troviamo in uno dei periodi Smra^co^! successivo. Una lieve de-! pressione si estende dal mar re del Nord al Baltico me- j ridionale, e procede pigra-1 mente verso Levante. Sulle ■coste occidentali europee j avanza l'altro nucleo del-jprobabilmente da domani comincerà ad estendersi sull'Europa, iniziando dalle regioni anglo-scandinave. La più probabile evoluzione di questa situazione dovrebbe consistere in una ulteriore avanzata delle alte pressioni sulla media Europa, e successivamente in un estendersi e in un allargarsi di esse sull'Italia. Il che dovrebbe avere come conseguenza due o tre giorni di temperature alquanto più sopportabili, accompagnate però da un'accentuata attività temporalesca, specie sui rilievi alpini e appenninici. In seguito i temporali si dovrebbero spostare verso il sud della penisola, dileguandosi, e la temperatura aumentare di nuovo dovunque, con un periodo caldo, (e forse più caldo di luglio), almeno fin verso la metà del mese. E se le cose non andranno proprio così, è inutile prendersela con il meteoro- jlogo. Si ricordi ancora Ma dame de Sevigné, che dice-jva: !'«Bisòraa"'^ va: « Bisogna "'prendere' tempo come viene, perché non siamo noi i più forti ». Raoul Bilancini dell'Università di Roma \\II ll i

Persone citate: De Sevigné, Raoul Bilancini