Herter a Berlino inaugura una strada intitolata a Dulles

Herter a Berlino inaugura una strada intitolata a Dulles Viaggio-tampo del Segretario di Stato Herter a Berlino inaugura una strada intitolata a Dulles "Gli americani ed i loro alleati non dimenticheranno le proprie responsabilità,, - Il sindaco Brandt invita gli occidentali a "non perdere più tempo,, in trattative con Mosca (Dal 7iostro corrispondentp) Bonn, 25 luglio. « Gli americani non accetteranno accordi che contrastino con gli impegni degli alleati verso la popolazione della libera Berlino. Noi non sottovalutiamo le difficoltà del nostro compito a Ginevra, ciò nonostante non ci faremo prendere dall' impazienza. A Ginevra si è molto parlato dei diritti degli occidentali a Berlino: questi diritti sono quanto mai chiari e non potranno essere annullati con azioni unilaterali di qualsivoglia potenza. Noi non abbiamo accettato alcuna limitazione di tempo ai nostri diritti e non l'accetteremo neanche in futuro ». Queste ferme parole sono state pronunciate oggi a Berlino dal ministro degli Esteri americano Christian Herter nella sua annunciata visitalampo nella ex-capitale. L'occasione della dichiarazione sui diritti alleati a Berlino è stata offerta a Herter da una sobria cerimonia nel municipio di Schòneberg, dove egli si è recato per apporre la suu Arma nel « libro d'oro » della città. Herter, che era accompagnato dalla consorte e da altre personalità del seguito, è stato ricevuto in una piccola sala del Municipio dal borgomastro socialdemocratico Willy Brandt. Decine di fotografi e operatori della televisione hanno ripreso la cerimonia. Herter ha insistito molto sulla fermezza e l'unità degli alleati nei riguardi di Berlino e della riunificazione tedesca: «Le Potenze occidentali — ha detto — non hanno abbando nato affatto il loro piano per la soluzione graduale dei problemi tedeschi che venne presentata nel maggio scorso all'inizio della conferenza di Ginevra. Al contrario essi continuano a lavorare instancabilmente per rìunificare la Germania e dare quindi a tutti i tedeschi gli stessi diritti di cui godono ora i cittadini della Repubblica federale. Nei contatti con i sovietici le Potenze occidentali sono state sempre solidali fra loro e io sono certo che questa stretta amichevole collaborazione verrà continuata. Gli americani e i loro alleati non dimenticheranno le loro responsabilità verso Ber lino. Berlino — ha continuato Herter — è veramente un'isola della libertà, importante come simbolo e come realtà concreta. La libertà dei berlinesi è preziosa e per mantenerla è indispensabile la presenza delle truppe occidentali, che resteranno pertanto nella città anche in futuro: la popolazione di Berlino vede in questi soldati i suoi difensori ». Brandt ha ringraziato Herter per la sua visita e ha invitato le Potenze occidentali < a non perdere più tempo con la cosiddetta crisi di Berlino, provocata artificiosamente da Kruscev ». I berlinesi, ha aggiunto, sono stanchi del loro stato e delle continue provocazioni da parte comunista. * Ma si rendono conto, gli ideatori della crisi di Berlino, a quale spaventoso rischio es si si espongono insistendo con le loro provocazioni? >. Brandt ha poi ammonito i sovietici dal tentare un nuovo blocco della città: «Non credo che ls Russia vorrà prendersi una simile responsabilità. Tuttavia 1 berlinesi sono pronti a tutto ». Le visita di Herter a Berlino, che s'è protratta per sei ore, ha avuto del resto altri fini, oltre alle pubbliche dichiarazioni e alla cerimonia per il cambiamento di nome di una strada che è stata intitolata oggi a Foster Dulles. Herter infatti ha avuto intensi colloqui col sindaco Brandt, coll'ambasciatore americano e Bonn, David Bruce, e con rappresentanti politici e militari degli Stati Uniti a Berlino. In questi colloqui Herter ha discusso la situazione di Berlino con particolare riguardo alle eventuali complicazioni e ai drammatici sviluppi che potrebbero seguire a un fallimento dei negoziati di Gine.vra. Nelle conversazioni che si sono svolte in parte nella re-sidenza dell'ambasciatore Bru-ce, Herter è stato assistito an-che dalla signora Eleanor Dulles, sorella dello scomparso Segretario di Stato, esperta di problemi berlinesi. Herter ha avuto anche il tempo di compiere un breve giro nella città, che ebbe già occasione di visitare dodici anni or sono, quando egli era ancora deputato al Congresso ameri cano. La rapida ricostruzione di Berlino e le moderne architetture lo hanno molto impressionato. I berlinesi hanno rivolto a Herter alte manifestazioni di simpatia. Stamattina, per salutare il suo arrivo — accolto dai colpi di cannone di carri armati americani — si erano ritrovate attorno all'aeroporto di Tempelhof e lungo la strada, oltre 40 mila persone. RI. C.