La Ceva-Bra può rompere l'isolamento della Langa di Giovanni Giovannini

La Ceva-Bra può rompere l'isolamento della Langa E' necessaria una nuova strada La Ceva-Bra può rompere l'isolamento della Langa L'arteria, di 50 chilometri, sarebbe un valido completamento dell'autostrada Ceva-Savona - Già stanziati i fondi per un tratto di 10 chilometri tra Niella e Carni: ma ai lavori non si dà inizio (Dal nostro inviato speciale) ('eva, 24 luglio. « Se è vero — dice il sindaco di Ceva, Riccardo Dardanelli — che il Piemonte è la regione più trascurata nel settore delle grandi comunicazioni stradali, e che in Piemonte le provincia più isolata è Cuneo, è altrettanto vero che nel Cuneese la zona più arretrata è la nostra. La statale da Savona verso Mondovì e Fossano è così insufficiente che si è dovuto provvedere a costruire un'autostrada, utilissima come grande arteria nazionale e Internazionale, ma certo non concepita per il traffico locale. Basta provare a seguire il corso del Tannro, di qui a Bastia, à Carrù, a Lequio, a Cherasco; si trovano solo carrarecce impraticabili e ad un certo punto si deve perfino attraversare il fiume su un pontone che un mese e mezzo addietro affondò con un autocarro sopra, e l'autista e il traghettatore si salvarono per miracolo >. E' dalla line deila guerra che si dibatte il problema della strada di fondo valle Tanaro. Sedici comuni (Ceva, Castellino, Lequio, Novello, Bra, Cigliè, Monchiero, Piozzo, Carrù, Clavesana, Monforte d'Alba, Roascio, Bastia, Farigliano, Niella, Rocca Cigliè) costituirono insieme all'amministrazione provinciale di Cuneo un consorzio chiamando- a dirigerlo il sindaco di Ceva. Passando subito ai fatti, venne dato incarico di stendere un progetto all'ing. Aimone Jelmoni il quale studiò un tracciato di cinquanta chilometri indicandone il' costo in 1 miliardo e 900 milioni. La cifra è meno forte di quanto possa sembrare in quanto la strada — alla quale sono interessati non soltanto i comuni del consorzio ma tutti gli altri vicini con una popolazione complessiva di ottantamila abitanti — rappresenta il grande canale collettore del traffico commerciale e turistico fra Ceva e Bra. Essa non può costituire un'alternativa alla nuova autostrada SavonaCeva (e, si spera, Fossano) ma ne costituisce il valido completamento e ad essa può portare nuovo afflusso specie dall'Albese e dall'Astigiano. Ed infatti, il presidente dell'autostrada, gen. Curreno (al quale, insieme al prof. Luigi Berrà, si deva la più pregevole monografia sull'argomento) è fra i più attivi sostenitori della necessità' di una strada fondo valle Tanaro. Dell'utilità della strada parvero ad un certo momento convinti anche a Roma: è del '54 infatti l'approvazione del consiglio superiore dei lavori pubblici sia pure limitata ad un primo tratto fra Bastia e Carrù per il quale furono stanziati 247 milioni e 200.000 lire. L'opera fu regolarmente appaltata il 18 dicembre dell'anno scorso ad un'impresa (torinese) alla quale però i lavori non sono ancora stati < consegnati > dopo otto mesi. Il sindaco di Ceva non è In grado di spiegarci i motivi del ritardo. Solo in questi giorni, invece, risulta ultimato il progetto esecutivo per un secondo tratto da Niella a Bastia per il quale fin dal 20 ■ febbraio 1958 venne concesso il. finanziamento di 230 milioni e 760.000 lire. Per l'uno e per l'altro tratto — di poco superiori complessivamente ai dieci chilometri — i fondi quindi ci sono, e ci si limita a sollecitare l'esecuzione dei lavori. Ma una volta riconosciuta ia necessità della strada con io stanziamento di quasi mezzo miliardo, non ci si può limitare certo ad un tronco intermedio senza capo né coda, occorre evidentemente proseguire verso nord fino a Bra, verso sud fino a Ceva. I dirigenti del consorzio, da buoni cuneesi, sono gente ra gionevole e si rendono conto che forse trovare tutto l'altro miliardo e mezzo necessario al completamento dell'opera può essere difficile, sono i primi a riconoscere che la parte nord (Carrù, Farigliano, Monchiero Bra) è meno urgente e può essere eseguita in un secondo tempo, e chiedono un pronto finanziamento solo per la par te sud (Niella, Pian Torre, Ceva). Si tratta di altri undici chilometri di strada dal costo preventivato in 593 milioni, che basterebbero a sbloccale cmtodnledissdtszzpinznnurincstfcrndsaigdtdbzCtcmtrinsspdsslisciamento di Ceva e della Valle Tanaro. « La spesa per l'intero trac- ciato — leggiamo in una memoria redatta in questi giorni non è improduttiva in quanto rappresenta la premessa indispensabile alla rinascita economica, turistica e commerciale della Langa occidentale e di tutta la zona oggi depressa, isolata, e nell'impossibilità di sollevarsi con le proprie forze dalla sua situazione >. E quanto al tratto del quale almeno si invoca l'immediata costruzione, «la necessità del finan ziamento della Ceva-Niella appare maggiormente evidente in quanto esso attraversa la zona più isolata e più povera nella quale attualmente — anno 1959 — la popolazione deve usufruire di un antiquato pericolosissimo traghetto sul Tanaro per poter raggiungere il capoluogo >. Nelle ultime settimane, il sindaco Dardanelli ha illustrato a uomini di governo, primo fra tutti il ministro on. Togni che ha mostrato di apprezzare i motivi della richiesta, la necessità della strada di fon do valle Tanaro. Entro il me se prossimo, parlamentari ed autorità provinciali saranno invitati a Ceva per un convegno con i sindaci dei comuni del consorzio e di tutti gli altri interessati, allo scopo di dibattere ulteriormente il prò blema, di sollecitarne la soluzione. Giovanni Giovannini