In 8 ore e 53' dagli Stati Uniti alla Russia con il nuovo quadrireattore americano di Antonio Barolini

In 8 ore e 53' dagli Stati Uniti alla Russia con il nuovo quadrireattore americano In 8 ore e 53' dagli Stati Uniti alla Russia con il nuovo quadrireattore americano L'aereo dei giornalisti al seguito di Nixon batte di un'ora il record stabilito dall'apparecchio sovietico nel viaggio a ISetv York - Harriman ammonisce a non illudersi sulla distensione (Dal nostro corrispondente) New York, 23 luglio. Prima di salire sull'aeroplano che l'avrebbe portato in Russia, il vice-presidente Nixon aveva tentato ieri sera di scambiare una frase di saluto in russo con l'ambasciatore sovietico Menshikov, che era lì ad augurargli il buon viaggio e che è il più cordiale ambasciatore russo che l'America ha mai avuto. <Non c'è male — gli ha risposto l'ambasciatore, sorridendo — le manca un po' di pratica ancora. Ma va abbastanza bene ». Nixon, la signora, Miltno Eisenhower, il fratello del Presidente, l'ammiraglio Rickovcr (perfino lui, che è sempre così severo) erano molto gioviali e allegri, alla partenza. Il «jet Airlincr Boeing 707» versione militare ad esclusivo uso degli altissimi esponenti dello Stato, decollò dall'aeroporto di « Friendship » poco lontano da Baltimora alle ore 9,6 (ora americana) ieri sera. Secondo le ultime notizie qui giunte, è arrivato a Mosca in dieci ore e 55 minuti, dopo aver sostato in Islanda per rifornimento di benzina. L'apparecchio che ha portato a Mosca i giornalisti americani al seguito di Nixon è invece riuscito a fare lo stesso tragitto di 1,800 miglia in 8 ore e 53 minuti, senza mai fermarsi. Ha dunque superato con un vantaggio di 55 minuti — osserva stasera con compiacimento la stampa americana — il trécord i raggiunto circa un mese fa dal turboelica russo t TU-1H » che — come si ricorderà — portò in America il ministro Kozlov. Abbiamo riferito questi particolari per dimostrare come i rapporti russo americani — malgrado gli sforzi di un sacco di buoni intenzionati per renderli più agili —.siano tuttavia sempre impostati su di un piano di continua rivalità, che incide sulle, cose minime come sulle massime. Nixon è partito convinto di trovare in Russia accoglienze fredde e, soprattutto, è partito in mezzo all'infierire della polemica per la < settimana commemorativa » delle € nazioni prigioniere dell'aggressiva e imperialistica politica del comunismo sovietico > proclamata dal presidente, in conformità a una precedente deliberazione del Congresso Mentre, per Kruscev, questa proclamazione presidenziale è stata fatta deliberatamente coincidere con la visita di tNi.von in Russia, resta pacifi- co che la concomitanza delle date tra la proclamnzione presidenziale, formulata in base a una regolare procedura burocratica, e la visita di Ni.von in Russia, è stata una pura coincidenza. E' certo, che il presidente, con la sua proclamazione, non aveva assolutamente l'intenzione di turbare la visita di Nixon in Russia, ma sempliceiaenU (ed egli lo ha esplicitamente detto, nella sua ut; tim-i conferenza stampa) dar corso a una risoluzione del congresso. Par dunque che si tratn di un infortunio. In verità, il contenuto della proclamazione non è che una riaffermazionf di ciò che è perenne protesta del pensiero americano e degli uomini liberi in difesa dei non liberi. Come x>on bastasse, a rendere più difficile la permanenza di Nixon in Russia, ieri sera ci si è messo anche Harriman, ternato — come si ricorderà — recentemente da Mosca dove ha avuto una memorabile intervista con Krusce>' Mentre gli articoli di Harriman, da Mosca, apparivano ottimisti, il suo discorso di ier< sera al < Press Club » di Washington è stato un discoi so molto chiaro, grave, deciso e pessimistico. < Chi, in America, pensa che ci si stia per avviare a un periodo di distensione con la Russia, si sbaglia — ha affermato Harriman. — Gli otto milioni di comunisti che dirigono oggi la Russia sono decisi a distruggere tutto quello in cui noi crediamo. Qualche tallone d'Achille, qualche debolezza che mi è sembrato di vedere, a volte, in tutto il sistema, sono espressioni ancora ben lontane da potersi chiamare libertà. La Russia, ancor oggi, non è un paese governato dai russi per la Russia. E' un paese governato dal Cremlino, e non è ohe una base di espansione comunista. Nonostante questa mancanza di libertà, va aggiunto che, se ci sono dei malumori non c'è una vera insoddisfazione Ce popolo contro il suo regime. Non esiste nessun reale movimento ribelle. Così, tra Russia e Cina, non vi sono conflitti, perché l'una ha bisogno dell'aiuto dell'altra < Personalmente dubito — ha aggiunto — che Kruscev voglia dar l'avvio a una guerra totale: egli sa che il rischio è troppo grosso. In quanto alla sua salute, cammina meglio e più svelto di me, che sono noto per essere un camminatore. Mangia di tutto e, forse, s( sorveglia un po' nell'uso del burro. Noni ho notato niente che non possa indicare in lui un uomo in perfetta salute. Tende un po' alla pinguèdine e i suoi medici gli hanno raccomandato di evitare i grassi. Questo è tutto » . Antonio Barolini