Abbandonati a 3000 metri 14 " naufraghi volontari "

Abbandonati a 3000 metri 14 " naufraghi volontari "Curioso esperimento sui ui monti della Savoia Abbandonati a 3000 metri 14 " naufraghi volontari " Sono senza cibo e senza indumenti adeguati - Si vuole provare il limite di resistenza dell" uomo Il direttore dell'«operazione» ha già rinunciato (Nostro servizio particolare) Parigi, 20 luglio. Quattordici « naufraghi volontari » della montagna, abbandonati a tremila metri di altitudine, alle falde del picco di Leysse, una delle vette della catena dell'Etendard, dominante la vallata di St. Jean de Maurienne, in Savoia, lottano ormai da quarantotto ore contro la canicola diurna, il gelo notturno e la fame, collegati esclusivamente dalla radio con il campo base, dal quale gli eventuali soccorritori ne seguono le peripezie con i cannocchiali. Il curioso e audace esperimento, cui è stato dato il nome di « Operazione S.O.S. 3000 » ricorda da vicino quelli compiuti a suo tempo dal celebre dottor Bombard, il « naufrago volontario» per antonomasia. La prova, che si protrarrà fino verso la fine della settimana, mira infatti a permettere agli scienziati di determinare il più esattamente possibile 1 limiti di resistenza dell'uomo, abbandonato a se stesso in alta montagna, nella regione dei ghiacci e delle rocce, privo di alimenti e di indumenti adeguati. All'* Operazione S.O.S. 3000», che ha avuto inizio ieri, partecipano, in qualità di « cavie ». uomini e donne di tutte le età e di nazionalità differenti: francesi, italiani, svizzeri e danesi. I membri della spedizione sono però stati suddivisi in due gruppi, sette persone per ciascun gruppo. II primo è supposto essere costituito dai superstiti di un incidente aereo. I suoi componenti, pertanto, indossano abiti leggeri, portano scarpe da città, non dispongono di nessun genere di provviste, salvo qualche zolletta di zucchero, e non hanno alcuna dimestichezza con la montagna. Il secondo- rappresenta una cordata in difficolta. I volontari di questo gruppo indossano abiti da alpinista e dispongono ciascuno di un sacco da montagna, e di viveri sufficienti per una giornata Dopo avere trascorso la prima notte avvolti nella nebbia e ad una temperatura di meno 10 gradi, 1 quattordici c naufraghi » hanno impiegato buona parte della giornata odierna a costruirsi ripari e persino due Igloo con mezzi di fortuna. Non è stato registrato alcun incidente grave. Una studentessa svedese, Ulla Folkegard, feritasi a un piede prima di raggiungere le falde delle Seysse, è stata sostituita da una infermiera francese, la signorina Castro. Non essendo 1 giornalisti ammessi neppure al campo i base, il dott. Thibault, organizzatore della spedizione, ha tenuto a precisare particolareggiatamente alla stampa i principali scopi dell'* Operazione S.O.S. 3000». Innanzi tutto, egli ha detto, si tratta di stabilire le reazioni fisiche degli individui abbandonati senza difesa in balia delle intemperie e delle diffcoltà dell'alta montagna. < Ma oltre a queste constatazioni fisiologiche, cui si dedicheranno i medici del campo base — ha aggiunto il dott. Thibault — intendiamo egualmente vagliare il comportamento psichico degli uomini sperduti nel ghiacciai. Desideriamo infatti dimostrare che la stretta applicazione di certe regole fondamentali e ben definite, accompagnata da un morale a tutta prova, possono permettere all'uomo di sopravvivere anche nelle condizioni più difficili ». Un altro aspetto importantissimo dell' esperimento è quello della miglior organizzazione dei soccorsi. < L'operazione di salvataggio, che interverrà fra due o tre giorni, — ha concluso il dott. Thibault — sarà curata nei minimi particolari. Faremo ricorso ai paracadute per lanciare viveri e indumenti di lana, e quindi utilizzeremo i mezzi abituali: cordate di guide, gendarmi e elicotteri ». Stasera si è verificata la prima defezione nel gruppo dei <naufraghi volontari»: io stesso direttore tecnico dell'operazione, dott. Thibault non è stato in grado di resistere alla prova ed ha rinunciato. 1. m.

Persone citate: Bombard, Thibault, Ulla Folkegard

Luoghi citati: Parigi, Savoia