Cento miliardi al settore agricolo di Carlo Rava

Cento miliardi al settore agricolo —= NOTE Di AGRICOLTURA Cento miliardi al settore agricolo 1 ' I capitali messi a disposizione dell'agricoltura a cominciare dal 1960 saranno piuttosto notevoli e, se il loro impiego avverrà con oculatezza e senza eccessive dispersioni, si potrà conseguire, nel giro di pochi anni, un notevole incremento della produttività e portare l'agricoltura italiana al livello di sviluppo richiesto dal mercato interno e da quello della Comunità Europea. L'apporto dei capitali avviene per la somma di L. 67 miliardi o mezzo mediante il prestito nazionale In corso di sottoscrizione e per la somma di L. 32 miliardi ramite il rinnovo del fondo di rotazione già in atto con il piano dodecennalc agricolo. In totale quindi circa 100 miliardi di lire. Sul totale dei nuovi stanziamenti sono stati destinati alle opere di miglioramento fondiario 19 miliardi, oltre i 4 miliardi già stanziati nel bilancio del ministro dell'Agricoltura. Tali somme permetteranno di migliorare le abitazioni agricole ed i ricoveri degli animali, di favorire nuove strutture cooperativistiche e di dare sviluppo agli allevamenti. Le somme saranno erogate sotto forma d1 contributi per cui si prevede un incremento, da parte di privati, di opere per complessivi altri 60 miliardi. Per le opere Irrigue sono stai' stanziati 12 miliardi per 11 territorio nazionale e 5 miliardi per la Sardegna. Tale considerevole intervento per l'irrigazione (oltre al fondo di rotazione succitato) metterà in condizioni di buona produttività molte aziende ora obbligate a colture asciutte con ordinamenti produttivi di scarso ed Incerto reddito. Si ha notizia che nella regione siciliana gli agricoltori hanno richiesto per le opere irrigue un contributo dello Stato Ano alla misura dal 60 al 75 per cento. Altre somme pari a 6 miliardi andranno a favore dell'applicazione della legge per la ripresa dell'efficienza produttiva delle aziende agricole, dell'ammodernamento delle strutture, ecc., onde conseguire un maggior impiego di mano d'opera, ora che è cessato II sistema dell'imponibile. Altri 7 miliardi sono stanziati per opere pubbliche di bonifica (di cui 5 miliardi per il comprensorio del Liscia). Per le aziende danneggiate dalle alluvioni sono stanziati quasi due miliardi; altri tre miliardi per la valorizzazione dei territori montani e due miliardi e mezzo per la formazione delle piccole proprietà contadine e le opere di miglioramento delle stesse. Con la somma di 32 miliardi stanziata por il fondo di rotazione del « piano dodeccnnale agricolo » già in atto, saranno sovvenzionate con prestiti al tasso del 3 °„ sul 75 % della spesa approvata le opere di miglioramento fondiario relative ai fabbricati (12 anni), gli impianti di Irrigazione (10 anni) e l'acquisto di macchine ed attrezzi agricoli (5 anni). Sarà giustamente data la preferenza alle opere irrigue. In conclusione la importante cifra di 100 miliardi andrà ad alimentare i vari settori di attività i quali sono tutti diretti a dare un decisivo e lungimirante incremento alla nostra agricoltura 18 quale si trova, agli Inizi del Mercato comune, assai poco preparata e poco orientata. Le funzioni degli organi agricoli responsabili non consistono però nell'elargire solamente sussidi o prestiti a favore degli imprenditori più accorti, ma anche nel risolvere 1 problemi fondamentali in cui si dibatte l'economia agricola, problemi che spesso saltano alla ribalta, si discutono e non trovano sollecite ed adeguate soluzioni. Carlo Rava

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