Una frana investe sul Polluce un reparto di alpini del «Susa»

Una frana investe sul Polluce un reparto di alpini del «Susa» Durante una esercitazione ad alta quota nel gruppo dei Monte Rosa Una frana investe sul Polluce un reparto di alpini del «Susa» Uno, colpito al capo, è in fin di vita all'ospedale militare di Torino; i suoi compagni sono riusciti a mettersi in salvo - Altre disgrazie in montagna: due studenti inglesi si sfracellano sul Cervino, una ragazza muore sulle Dolomiti (Dal nostro corrispondente) Aosta, 17 luglio. Una frana provocata dal disgelo si è abbattuta su un reparto di alpini del battaglione Susa mentre stava compienti» un'as-SÈns-inwi-ìil man* te Polluce, nel gruppo del Rosa. Un militare, colpito alla testa da un grosso masso, è rimasto ferito gravemente; la disgrazia avrebbe però potuto assumere proporzioni maggiori se gli alpini non si fossero posti al riparo con prontezza dalla scarica di pietre, ha vittima, le cui condizioni sono giudicate molto preoccupanti dai medici dell'ospedale militare di Torino dove è stato ricoverato, è il caporalmaggiore Aldo Gerbaz di SS anni. La giornata era splendida, il cielo completamente pulito e il sole molto caldo. La marcia degli alpini verso la cima del Polluce proseguiva senza lgraui difficoltà; essa rientrava iiiiiiiii ut IIIIIIIIIII1IIIMIIIIII1IIIIIIII1II1II IIIIIIIH iiniiiiiiiiiiiiniiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiu nel normale piano di addestramento estivo. Ogni tanto il silenzio della montagna 'veniva rc'to dal rotolare dei sassi o dall'aprirsi improvviso dei crepacci. E' questa la sta- il disgelo e i fianchi della montagna, in-.alcuni punti, sono meno resistenti. Il reparto degli alpini si trovava lungo un alto canalone roccioso quando e avvenuta la disgrazia. Ad un tratto, dalla sommità del canalone, arrivò un sordo boato; poi gli alpini videro con terrore un grosso inasso rotolare à. velocità spaventosa verso di loro. Sobbalzava ed ogni volta che ricadeva nel canalone altri macigni si staccavano, più piccoli, e prendevano a rotolare verso il basso, sollevando nuvole di polvere. Fu questione di pochi secondi: il comandante del reparto, urlando con quanto fia- to aveva in gola, ordinò ai suoi soldati di mettersi al riparo dove meglio potevano.,E si videro gli alpini tuffarsi a terra, saltare nei punti più riparati, appiattirsi dietro spun■t-3Vii-di-re'/es-iayH-p!/vercrco;pi7J; ralmaggiorc Gerbaz non fece in tempo:, mentre correva un sasso di considerevoli proporzionilo colpì alla testa lasciandolo a terra sanguinante. Finita la « scarica* delle pietre, U 'Gerbaz venne subito soccorso dai suoi compagni, che lo portarono a valle. Successivamente egli veniva trasferito, ih auto a Torino e ricoverato all'ospedale militare. I. f.

Persone citate: Aldo Gerbaz, Gerbaz

Luoghi citati: Aosta, Torino