Un commerciante attivista dc ucciso a fucilate in un agguato
Un commerciante attivista dc ucciso a fucilate in un agguato Un commerciante attivista dc ucciso a fucilate in un agguato Da giovane era stato condannato per omicidio avendo sparato ad un coetaneo per gelosia - Aveva molte amicizie ma non pochi compaesani lo odiavano (Dal nostro inviato speciale) Avellino, 15 luglio. Un noto esponente della "sinistra" democristiana, Francesco Casolino, quarantasettenne, è stato ucciso con una fucilata ieri a notte alta nel comune di Pago di Vallo. Il Casolino, vicinissimo alla corrente politica dell'on. Fiorentino Sullo — che è nativo di questa provincia — era " commissario " della sezione democristiana, ispettore nella vasta e importante zona del Nolano e componente del Comitato provinciale di quel partito. Aveva inoltre la carica di presidente della locale sezione dei "coltivatori diretti". La gioventù del Casolino era stata trascorsa in carcere per un omicidio. Il 21 dicembre del 1931, quando era diciannovenne, per una questione di donne uccise a revolverate un quasi coetaneo, Serafino Amoroso. Per quel delitto venne condannato dalle Assise di Avellino a 16 anni, di cui gran parte annullati da indulti, condoni e amnistie. Uscito dal penitenziario di Portolongone si sposò, ebbe un figlio, Giuseppe, l'unico —che adesso ha 20 anni ed è stu dente alle magistrali — e aprì un bar. Morta la prima moglie Maria Nappi ne prese un'altra, Maria Napolitano, da cui però non ebbe prole. Nel 1943, quando si ricostituirono i vari pp ,i, egli aderì alla de e i suoi precedenti, considerati una colpa di gioventù, non gli impedirono dì essere accolto e portato sempre più in alto, anche perché di ottimo carattere; pronto ad adoperarsi in ogni circostanza per i suoi concittadini, godeva di una notevole popolarità. Da un secolo a Pago si attendeva che le famiglie potessero godere il beneficio dell'acqua attraverso un regolare approvvigionamento idrico senza dover più ricorrere a quella piovana delle cisterne. Il Casolino si dette da fare e quando ì primi ?°tti zampillarono, circa cento anni dopo l'unità d'Italia, i suoi concittadini gli fecero una gran festa con la processione del patrono, la musica in piazza e a notte i fuochi d'artificio. Recentemonte il Casolino, forte delle sue aderenze, non ostante le tante cariche, s'era dato al commercio di radio televisori ed elettrodomestici, campo in cui aveva rivelato una notevole attitudine non ostante una danuncia per truffa che era all'esu.ne del magistrato. Non tutti però in paese erano suoi amici. Per esempio apparteneva al gruppo degli oppositori l'ufficiale postale Michele Cascella, proprietario di una farmacia che egli aveva dato in gestione a una chimica laureata, Gemma Fiorella. Un certo giorno la farmacia, per motivi non apparsi molto chiari, dovè chiudere. E si disse a Pago che a provocare il provvedimento prefettizio fosse stato l'influente Casolino. Ieri sera, dopo avere ospitato un cugino che, sposatosi da poco, si era recato a fargli vìsita con la moglie, egli, guidando la sua 1100, li aveva accompagnati a Lauro. Fra poi ritornato, a Pago insieme a un amioo consigliere comunale, Antonio Crisci. A notte aveva ricevuto una seconda visita, quella di un altro commerciante pure in elettrodomestici, un tale Federico Manzi, fratello di un pregiudicato Luigi, responsabile di vari atroci omicidi. Con il Manz. — secondo varie voci — per rivalità commerciali i rapporti del Casolino non erano dei migliori Verso mezzanotte il Manzi, venuto con la sua auto, lo lasciò. I. Casolino, che Indossava un pigiama, lo accompagnò fin sulla strada. Pochi minuti dopo, quando la macchina dell'amico aveva ormai svoltato, egli nei rientrare a casa fu colpito a', cuore da una schioppettata che — come ha provato la perizia necroscopica — era partita da una doppietta calibro 20 caricata a piombo grosso L'assassino aveva sparato da una siepe dileguandosi poi per la campagna. Alcuni vicini hanno riferito che doco prima dell'agguato un cane del Casolino di nome Fru-Fru. sportosi da un terrazzo antistante la siepe, aveva abbaiato a lungo, come intuendo che nell'ombra tra il fogliame vi fosse qualcuno. 1 carabinieri hanno eseguito vent' « fermi », fra cui quello dell'ufficiale postale Michele Cascella. c. g.
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