La risposta italiana

La risposta italiana La risposta italiana alla nota russa sui missili Tuttavia, Mollet ha . dichiarato: «.Continuo a pensare che il generale De Gaulle può meglio di chiunque altro far prevalere, non la sua politica per ciò che riguarda l'Algeria, ma u>ia politica molto vicina alla nostra sul piano umano e sul piano liberale ». Ha poi chiesto ai socialisti di riconoscere che le libertà essenziali sono assicurate nella Quinta Repubblica: libertà di associazione, prima di tutto, « compreso il partito comunista»; «libertà di espressione », poi, < attraverso la parola e la stampa » «Non bisogna però chiudere gli occhi sulle minacce che sussistono — ha dichiarato —. Un certo numero di fascisti non hanno rinunciato. Se le loro possibilità sono deboli con l'attuale Presidente della Repubblica, diventerebbero gran di se egli sparisse ». "Si tratta di un adeguamento delle di pace risponde al sincero deside Roma, 11 luglio. Il direttore generale degli affari politici, ambasciatore Straneo, ha rimesso oggi alle 13 al ministro consigliere dell'Ambasciata sovietica, signor Fomin, una dichiarazione del governo italiano in risposta alla dichiarazione consegnata il 25 giugno 1959 dall'Unione Sovietica all'Ambasciata d'Italia a Mosca. Di fronte all'affermazione sovietica secondo cui la decisione italiana, così come quella di altri Paesi, di istituire nel suo territorio basi missilistiche, avrebbe come conseguenza il delinearsi di un'immediata minaccia alla pace ed alla sicurezza nella zona balcanica e adriatica, il governo italiano osserva innanzitutto che la decisione predetta non ha affatto per scopo, come affermato da parte sovietica, di costituire basi missilistiche americane sul territorio italiano. Tale decisione tende esclusivamente ad adeguare la capacità di difesa delle forze armate italiane a quelle degli altri Paesi, tra cui l'Unione Sovietica, dotandole di installazioni che rimangono sotto il controllo politico e sotto il comando militare delle competenti autorità italiane. Il governo italiano non vede in secondo luogo come tale decisione possa costituire una minaccia alla pace e alla sicurezza, più di quanto non lo sia la circostanza che l'Unione Sovietica ha già installazioni e mezzi atti a colpire in qualsiasi momento, per ammissione stessa delle autorità competenti sovietiche, il territorio italiano. L'installazione dei missili rappresenterebbe una minaccia alla pace solo se il governo italiano compisse un atto di aggressione oppure se il territorio italiano fosse oggetto dell'aggressione altrui. Per quanto concerne la prima alternativa, il governo ita liano ha già dato le ripetute assicurazioni circa gli obiettivi della politica esclusivamen te di pace che esso persegue sia singolarmente sia nel quadro della Nato, la cui essenza può dirsi costituita dal suo carattere esclusivamente difensivo. Del resto l'impegno del non ricorso alla forza qu<3le strumento di politica inter nazionale non solo è sancito solennemente e deflnitivameii te dalla Costituzione, ma risponde al sincero desiderio di pace che anima il popolo ita liano. La dichiarazione, dopo aver rilevato che, nelle attuali condizioni della situazione inter¬ Sandro Volta Trattative in corso per i metalmeccanici Roma, 11 luglio. Dalle prime ore di stamane anche i siderurgici sono entrati in sciopero, unitamente ai metalmeccanici, i quali, co m'è noto, avevano iniziato ieri l'astensione dal lavoro. Entrambe le manifestazioni si concluderanno al termine dell'ultimo turno di lavoro di martedi 10 luglio. Dall'agitazione, com'è stato lllllliillliillllllllllllllltllllllllllilllillllillllllllllllllillllllllltllllllllllllllllllllltllllllllllllllllltltllliil» grascia ani lago d'Iseo capacità di difesa,, - "La volontà rio che anima il popolo italiano,, nazionale, il più valido fondamento della sicurezza risiede in un adeguato equilibrio difensivo, precisa che su tale senso di sicurezza opportunamente mantenuto e rafforzato, si possono con buona volontà reciproca, migliorare i rapporti internazionali. GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILE EDITRICE LA STAMPA Cristianamente come visse è mancato all'affetto dei suol cari Simone Cattino di anni 79 Angosciati ne danno il doloroso annuncio: la moglie Margherita (•Inalando, la figlia Ida, il tiglio Giovanni con la consorte Elsa e figli Piergiorgio e Bruno, parenti tutti. I funerali in Rivoli lunedi 13 corrente, alle ore 16,30, partendo da vicolo Castagnevizza n. 1. La presente serve di partecipazione e di ringraziamento. Rivoli, 12 luglio 1959. Nel primo anniversario della scomparsa del Comm. Giovanni Pedretti la famiglia lo ricorda con immutato affetto e con profondo rimpianto a quanti gli vollero bene. La S. Messa di suffragio verrà celebrata nella parrocchia di Gesù Nazareno, via Duchessa Jolanda, il giorno 13 luglio alle ore 9. 1951 1959 Dott. Ing. Giovanni Eula vive nel rimpianto e nel profondo ricordo dei suoi cari. Racconigi, 13 luglio 1959. Enrico Zirocchi, Francesco e Sara Battaglia, profondamente toccati dalla unanime, intensa partecipazione al loro inumano dolore per la perdita di Bianca desiderano ringraziare pubblicamente tutti coloro, dalla più alla Autorità a1 più umile cittadino, che, da Ogni parte, hanno dato conforto al loro strazio e sì riservano di farlo, nel tempo, personalmente; ringraziano frattanto, in modo particolare, Sanitari, Suore, Personale dell'Ospedale di 8, Croce di Cuneo per la eccezionale, sapiente prontezza e per l'incomparabile spirito di abnegazione. Cuneo, 11 luglio 1959. Maria Jura Cavallo profondamente commossa ringrazia quanti hanno voluto attcstare al suo carissimo e indimenticabile Edoardo stima ed affetto Un particolare ringraziamento a tutti gli amici pinerolesi ed in special modo al comm Baldissare che lo commemorò con sentite parole di rimpianto; ai giornali « Corriere Alpino » e i Eco del Chisone » che lo vollero ricordare con tanta simpatia. Un grazie di cuore ai dottor Montegrosso che amorevolmente lo curò ed ai signori Boggio per la loro affettuosa assistenza.