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La Del Frate è a IRoma ospite in casa di amiciLa Del Frate è a I Non si è presentata allo spettacolo che doveva essere teletrasmesso - Ha scritto alla madre rassicurandola - Parole di tristezza del « manager » abbandonato Roma, 9 luglio. (a. n.) Marisa Del Frate, la quale, come è noto, è « scomparsa » tre giorni fa, lasciando la sua casa di via Quintiliano e il suo « manager » Guidarini, con il quale ha deciso di rompere i rapporti sentimentali e di affari che duravano da anni, doveva eseguire stasera, in un locale notturno all'aperto di Roma, sulla via Cassia, alcune canzoni in una serata che la tv avrebbe trasmesso in ripresa diretta. Lo spettacolo ha a"uto luogo senza la parteqipazione della cantante, che già non aveva partecipato alle prove effettuatesi nel pomeriggio. E- evidente che per sfuggire alle ricerche del suo impresario, con il quale intende rompere i rapporti, e del suo legale, che già aveva espresso preoccupazioni per i contratti da lei firmati in precedenza, Marisa Del Frate ha deciso di rimane, j ancora uccel di bosco. Pur facendosi viva con una lettera di congedo al Guidarini e con un messaggio rassicurante alla madre, la cantante vuole far passare un po' di tempo prima di ricomparire in pubblico. Sarebbe però certo che si trova a Roma. E' stata "'"ta anche ieri su una macchina in compagnia di amici. E' quindi prevedibile che domani o nei prossimi giorni Marisa ricompaia nello studio del suo legale, non fosse che per sistemare i suoi molti affari e i contratti in sospeso. • Il «manager» Guidarini, parlando con i giornalisti, ha detto che tra lui e la sua amministrata erano sorti negli ultimi tempi degli screzi circa l'indirizzo da dare all'attività della cantante. « Marisa, però, non ha tenuto copto —• ha detto il GuidaTini — che senza il mio consenso' non può lavorare con nessuno poiché io sono in possesso di una procura generale che mi dà il potere di dirigere tutti i suoi affari. Marisa adesso se ne è andata ed io non posso impedirle di avere la sua indipendenza. Certo non ha avuto nemmeno un po' di riguardo per me, in nóme di tutto ciò che insieme abbiamo passato, dai tempi tristi di quando in Sicilia andavamo in giro a vendere corredi per sposa a quelli nei quali le ho fatto guadagnare fino a 400 mila lire a cachet».