De Gaulle nel Madagascar inaugura il Consiglio della "Comunità,, di Sandro Volta

De Gaulle nel Madagascar inaugura il Consiglio della "Comunità,, Manifestazioni di indipendentisti durante la cerimonia De Gaulle nel Madagascar inaugura il Consiglio della "Comunità,, "Ognuno, se vuole, può andarsene - dice il generale - Ma insieme si è più forti per conservare ciò che si ha,, - Borse quattro ministri rappresenteranno i paesi africani nel governo di Parigi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 luglio. Il gen. De Gallile, circondato da quasi tutti i suoi ministri, ha aperto oggi la quarta sessione del Consiglio esecutivo della Comunità franco-africana a Tananarive, capitale del Madagascar. La riunione si è svolta con grande solennità nella residenza dell'Alto Commissario francese, su una collina di fronte al palazzo della regina Ranavalo, ed è stata preceduta da diverse giornate di festeggiamenti folcloristici In onore dal Presidente della Repubblica. Il Consiglio dovrà occuparsi principalmente dei problemi della difesa comune ed anche della partecipazione degli Stati africani membri della Comunità alla politica estera della Francia. A questo proposito viene attribuita a De Gaulle l'intenzione di fare una dichiarazione sensazionale, che potrebbe essere l'annuncio della nomina di quattro ministri consiglieri per rappresentare i paesi africani in seno al governo francese. L'importanza di questo avvenimento viene però sensibilmente attenuata dalle rivendicazioni del capo del governo sudanese, il quale reclama per il suo paese la piena indipendenza immediata. Anche in altri paesi della Comunità, d'altronde, il movimento per l'indipendenza nazionale, pur essendo ancora in minoranza, comincia a farsi inquietante. Nella stessa Tananarive, contemporaneamente all'apertura della sessione del Consiglio della Comunità, il pasto re protestante Andramanjato, capo del partito indipendentista locale, ha tenuto oggi una conferenza stampa per illustrare le ragioni a favore del distacco dalla Francia: ha chiesto un referendum affinI ?hé il popolo possa esprimersi .ulla indipendenza totale. Migliaia di manifesti con la scritta « Vogliamo essere indipendenti » sono stati sequestrati dalla polizia. Fedele all'impegno preso quando ha creato la Comunità franco-africana, il gen. De Gaulle ha dichiarato: «Ognuno, se vuole, può andarsene. Ciò che intendiamo costruire insieme è prima di tutto il nostro progresso, il nostro sviluppo, la nostra prosperità. Viviamo in un tempo difficile e in un mondo pieno di perico¬ ldgmèccdGmzdpAgnpgSCavpsmatniiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitii li. Siamo uomini liberi e intendiamo rimanerlo. E' una ragione di più per essere insieme. Quando si è insieme, si è più forti per conservare ciò che si ha ». E' ancora troppo presto per conoscere l'effetto prodotto dalle parole di Charles De Gaulle, ma non si può fare a meno di considerare la situazione con una certa Inquietudine. Non è infatti escluso che potenti interessi agiscano In Africa per influenzare l'Ingenuità di quelle popolazioni e spingerle a chiedere più di quanto la. Francia ha generosamente concesso loro. Se queste manovre dovessero avere successo, la più coraggiosa iniziativa politica di Charles De Gaulle, quella che prima o poi dovrebbe offrire anche la possibilità di risolvere pacificamente il problema algerino, sarebbe seriamente compromessa. Qualora il movimento Indipendentista si estendesse e la Francia ne accettasse le conseguenze, paesi non ancora maturi per governarsi da soli acquisterebbero l'indipendenza e rischierebbero di cadere sotto forme di sfruttamento di cui non hanno neppure il sospetto. L'Africa diventerebbe cosi un nuovo, immenso focolaio di discordie internazionali. E se invece la Francia volesse reprimere il movimento dei popoli africani, il dramma algerino si estenderebbe a tutto il Continente, con conseguenze che è anche troppo facile prevedere. La sessione del Consiglio esecutivo della Comunità, aperta oggi a Tananarive, acquista perciò una importanza che non può sfuggire a nessuno, ed a Parigi viene considerata con un interesse non privo di preoccupazioni. « Una partita capitale si gioca a Tananarive » è infatti il titolo che Paris Presse pubblica stasera su tutta la sua prima pagina. Sandro Volta

Persone citate: Charles De Gaulle, De Gaulle, Paris Presse