In Riviera occorre un'autostrada non basta migliorare l'«Aurelia» di Giovanni Giovannini

In Riviera occorre un'autostrada non basta migliorare l'«Aurelia» Convegno a Imperia sulle vie di comunicazione lungo le coste di Ponente In Riviera occorre un'autostrada non basta migliorare l'«Aurelia» / difetti congeniti della vecchia arteria non sono sanabili - Il traffico tra Ventimiglia e Savona è congestionato: più A'un milione d'aato passano ogni anno da Ponte San Luigi -1 taristi preferiranno entrare in Italia dai trafori valdostani (Dal nostro inviato speciale) Imperia, 3 luglio, c Non è la prima volta che gli enti pubblici della provincia di Imperia segnalano agli organi di governo la gravità delle conseguenze derivanti dalla esclusione, nei programmi ufficiali, di un'arteria di grande circolazione nel tratto Ventimiglia (frontiera con la Francia)-Savona, non solo nei riflessi dell'economia locale ma in quelli dell'intera nazione. Ma è ormai venuto il momento di svolgere un'azione decisa e concorde, diretta all'esatta impostazione del problema e alla sua conveniente e tempestiva soluzione ». Questo, nella formulazione del relatore on. avv. Manuel Gismondi, il motivo che ha indotto la Camera di Commercio di Imperia insieme all'amministrazione provinciale e all'Ente turismo, a levare un ennesimo grido di allarme sulla insufficienza delle sue strade e a rinnovare un appello perché l'Aurelia venga adeguatamente sistemata o meglio raddoppiata con la costruzione di una nuova moderna arteria. Al convegno che essa ha organizzato, sotto la presidenza del cavaliere del lavoro Agnesi, hanno naturalmente aderito gli analoghi enti della vicina Savona, provincia che con Imperia ha in comune lo stesso grande problema della via Aurelia, anche se verso Genova essa ha in costruzione quella autostrada che un anno o l'altro dovrà pur essere finita (mentre è or mai vicina all'apertura l'autostrada per Ceva). E a dare carattere di maggiore concretezza ai lavori, sono intervenuti al convegno anche rappresentanti dei vari ministeri interessati (Trasporti, Turismo, Industria e Commercio Commercio estero), dell'Anas e delle ferrovie. Non indugeremo a descrivere ancora una volta la pauro sa circolazione sull'Aurelia. Il posto di frontiera con la Francia e Ponte San Luigi è col suo traffico il primo transito non soltanto d'Italia ma di Europa: vi sono passate nel 1957 1.974.225 persone contro 1.491.449 del Brennero e le 692.397 di Passo Drava. Il numero di macchine che lo attraversano sta superando1'il milione annuo; nell'agosto scorso si è tocca.ta.una media giornaliera di 5500. Questa colonna ininterrotta di turisti (con relativo apporto di valuta) imbocca la stretta, tortuosa, insufficiente Aurelia, si mescola miracolosamente al traffico locale, crea il più pauroso spettacolo che si possa forse vedere sulle strade d'Italia. Sono cose note, e purtroppo finora non c'è stato niente di nuovo da segnalare. Perché Imperla ritiene che sia venuto il momento « per una azione decisa»? Per due motivi, ha spiegato il relatore avv. Gismondi, ed hanno ribadito l'avv. Bobba e gli altri oratori: la non lontana apertura dei trafori del Bianco e del Gran San Bernardo porterà ad un dirottamento delle grandi correnti turistiche europee dal Centro Europa attraverso le Alpi verso SavonaGenova (lungo le autostrade Valle d'Aosta-Torino e CevaSavona) e verso il resto d'Italia (lungo l'autostrada del sole). La comunicazione diretta tra Costa Azzurra e province di Imperia-Savona potrebbe non esserne eccessivamente danneggiata se alle lodevoli iniziative delle alU"£ regioni si contrapponesse qualcosa anche nella Riviera di ponente: nel grande programma autostradale italiano, hanno invece lamentato tutti gli intervenuti nel dibattito, nulla è previsto per questa zona. ■< Davanti ad una simile prospettiva — ha detto l'avv. Gismondi — non è più possibile dissimulare la drammaticità della situazione... L'esclusione del raccordo frontiera-Savona non è il frutto di un proposito cosciente, ma semplicemente di un evidente errore ». Più fondate possono sembrare le speranze in una semplice sistemazione o c rammodernamento > dell'Aurelia: dei 200 miliardi destinati a tale scopo ih tutto il Paese, 14 — si è accennato oggi — sarebbero investitì'nèl prossimo decennio per l'arteria in Liguria. Il rappresentante dell'Anas, ing. Oreste, ha ricordato che obiettivo del suo ente è la trasformazione dell'Aurelia in una strada larga tutta 10 metri e mezzo con due marciapiedi di 2 metri ciascuno (e dove questo non è possibile, con tratti di raddoppio); ha sottolineato inoltre come qualcosa sia già stato fatto o si stia facendo a Laigueglia, Noli, Spotorno; ha fra l'altro annunciato che dovrebbero fra non molto essere finalmente approvati i lavori, per 1 miliardo e 100 milioni, della nuova strada da Ponte San Luigi alla Mortola. Pur dando atto all*Anas dell'opr *a che ha svolto e che svolge, i congressisti non hanno mostrato eccessivo ottimismo: l'avv. Manuel Gismondi ha definito c inutile e dannoso creare delle illusioni circa una possibile soluzione sulla base ^ella sistemazione dell'Aurelia». E l'avv. Bobba ha aggiunto che anche 14 miliardi scaglionati in dieci anni non basterebbero a cancellare i « vizi » originali del tracciato dell'Aurelia. Conclusione una¬ npdscfiscppdtCveccttdpmltsIEqpBOa nime e decisa di tutti i rappresentanti di Imperia (quelli di Savona, in verità, ci sono sembrati meno fermamente convinti) è che un'autostrada fino al confine francese è assolutamente necessaria, sia a costruirla lo Stato o un gruppo privato con le consuete previdenze di legge. Dal lato tecnico il problema di questa autostrada è già stato studiato, per incarico della Camera di Commercio di Savona, dagli ingegneri Bianchi e Fabris i quali hanno indicato due soluzioni: un tracciato a quota 200 e uno a quota 100, dalla lunghezza rispettiva di chilometri 114 o 133, dalla larghezza di metri 15 capace di convogliare normalmente 2500-3000 automezzi all'ora. Date le difficoltà del tracciato, il costo dell'opera sarebbe di quasi 60 miliardi. Dopo avere trattato oggi a Imperia delle comunicazioni Est-Ovest, i congressisti, ai quali si aggiungeranno rappresentanti di Cuneo, si por¬ Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ululili teranno domani a Ventimiglia per esaminare il problema.dei collegamenti con il Piemonte, e concluderanno i loro lavori nel pomeriggio a Bordighera. Giovanni Giovannini