Il regionale Queheille primo a Bayonne Favero in ritardo di quasi nove minuti

Il regionale Queheille primo a Bayonne Favero in ritardo di quasi nove minuti Oggi riposo al Tour in attesa di affrontare i Pirenei Il regionale Queheille primo a Bayonne Favero in ritardo di quasi nove minuti L'italiano in non buone condizioni fisiche ha dovuto cedere di fronte all'attacco di Rivière, Anquetil e degli altri nazionali francesi - Il belga Pauwels è la nuova maglia gialla - Jonsson cade e si trattura una spalla (Dal nostro inviato speciale) Bayonne, 3 luglio. Bayonne, città dagli spiriti piuttosto bollenti, aspettava tre «enfants du pays » al trac/nardo della nona tappa del «Tour». Bayonne aspettava Darrigade per salutare la sua vittoria, aspettava Cazala per applaudirlo in maplia pialla, e teneva come riserva il non più giovanissimo Queheille, un atleta di 27 o 28 anni, noto soprattutto da queste parti dal momento che è nato appunto ad una cinquantina di chilometri di qui. Bayonne si è dovuta accontentare di riversare i suoi evviva su Queheille, giunto primo e solo al velodromo, ed è stata costretta ad ammirare in maplia gialla un belga, un rapazzotto fino a ieri di poco conto, il signor Eddy Pa uwels. Darrigade e Cazala sono arrivati invece con uji ritardo di quasi nove minuti, e la stessa disavventura à toccata a FoxPro. Brutto colpo, questo ritardo di Favero, per la nostra squadra. Vito, del resto, da un paio di giorni non sta bene: ieri ha tenuto duro, oggi si è lasciato sorprendere da una corsa che spesso è stata condotta a ritmo vertiginoso, contro ogni consiglio voluto e dettato dalla logica. I « grandi » — .si vede — sentivano il giorno di riposo e volevano approfittare delle loro forze residue per dare spettacolo. Scappò in partenza Darrigade, con altri otto, tra cui Bruni e Van Aerde, e la pattuglia conquistò un vantaggio di 2 minuti. Si jicnsò allora che la tappa già ave t offerto l'episodio-chiave, ma ecco Anquetil, Rivière, Baldini, Bobet, Cazala scattare come ossessi all'inseguimento. Gaul, appog giandosi ai suoi fedelissimi olandesi, rispose subito e subì io recuperò il terreno perduto. A questo punto, la «nazionale » francese avrebbe anche potuto lasciar via libera a Darrigade, ed invece volle continuare, chissà poi perché. Dopo quattro chilometri, il gruppo tornò compatto. Mancava soltanto Jonsson: poveraccio, era cdà"uW •«••«>• -era •jtaaMwrfe*» ••*»*• spalla. Una pausa di tranquillità in un caldo che dava letteralmente alla testa, lungo gli sterminati rettilinei delle Lande. Al 120" chilometro se ne andarono in due, uno era spagnolo, Manzaneque, l'altro italiano, Fabbri. Ai due si aggiunsero Graczyk, Padovan, BÌeneau e Queheille, mentre, dal gruppo, usci Darrigade, gettandosi in una caccia disperata. Marcel Bidot, commissario tecnico della « nazionale » bianco-rossoblu, andò avanti a fermare Graczyk, per dar man forte a Darrigade. In casi del genere, se il colpo riesce, si tratta di una splendida operazione tattica, se il colpo fallisce l'obiettivo, si tratta invece di una stupidaggine. Darrigade si affidò troppo al.suo desiderio violento di acciuffare il trionfo a Bayonne e forzò l'andatura. In dieci chilometri, fu costretto ad alzare bandiera bianca e si fermò ad aspettare il plotone, lasciando nei pasticci lo sfortunato Graczyk, a tirare avanti da solo. Non era stata, insomma, una brillante operazione tattica, era stato un piccolo sbaglio. Davanti, intanto, i cinque insistevano, il loro vantaggio pian piano era salito sui 3 minuti. Pareva stavolta che le acque, si fossero calmate sul serio, ed ini-ece scoppiò una « bagarre » addirittura frenetica. Ci fermammo ai bordi della strada. A £ minuti dai cinque passano Janssen, Baffi, Dotto, Hoevenaers e Van Aerde, seguiti a 50 metri da Graczyk, Anquetil, Bobet e Adriaenssens, che precedono di altri 50 metri Baldini, Rivière, Anglade, Gaul, Bahamontes, Pauwels, Brankart, Bono, Fallarini e altri sei o sette. Fu un caso se riuscimmo a seguire l'episodio gdbndnmscsgtllgj« grandi » nel giro di sei o sette chilometri si riunirono insieme, lasciando indietro, tra le figure importanti, Favero, Cazala e Darrigade. Perche continuare nello sforzo/ La logica ordinava alla « nazionale » francese di giocare da freno, onde permettere il rientro della « Maglia gialla » e della « Maplia verde». Macche: i francesi ed i belgi si rimboccarono le maniche (diranno dopo l'arrivo di aver voluto staccare definitivamente Favero, ritenuto molto pericoloso), e la fuga, sempre alle spalle dei cinque che fungevano da battistrada, si impiantò in modo stabile. Il gruppo perse a mano a mano terreno, Cazala — una pedalata sull'altra — diede un malinconico addio alla maglia gialla. Tornammo allora sugli uo¬ mini al comando. A S5 chilometri dal traguardo, c'era una salitella senza alcuna difficoltà. Qui Queheille, che conosceva bene il terreno, operò il suo allungo decisivo, aiutato dal < coéquipier > Blencau. N<5 Manzaneque, né Fabbri, ne Padovan, furono capaci di restargli a ruota. A 27" giunsero Manzaneque e l'italiano Fabbri. A S'43" si affacciò il plotoncinc degli «assi», regolato allo « sprint > da Hoevenaers; a 8'5S" venne il turno del grosso, che Darrigade sba¬ ragliò con una volata dedicata alla platea. I soliti conti di ogni giorno. Cazala si consolava con un sospiro, rivestendo l'umile dirisa del gregario. Graczyk, invece, era mica male arrabbiato, la tattica del signor Bidot, che l'aveva fermato per attendere Darrigade, non lo aveva convinto molto. Pauwels diventava maplia pialla. E' il più giovane della eom-pagine belga (2b anni). Ha vinto nel '57 il Giro della Oer-mania orientale, si t classifi- cato sesto nel '58 nel Giro del Delfinato. Pare che vada molto bene anche in salita. Dicono che gli piaccia il buon i-ino italiano. Ma deve trattarsi di una piccola malignità. Dietro Pauwels, troviamo a l'46" Cazala: poi, al terzo posto, staccato di 2'22", ecco il pericolosissimo Anglade; Riviere è settimo a S'38"; Baldini undicesimo a l,'29". Fa- ìvero e sceso più in giù, c [quarantesimo, a lt'5". Domaini, giornata di complelo ripo1 so. Dopodomani e lunedì si attaccano i Pirenei. Gigi Boccacini oiti)ini-: DI Aititivo: 1. Queheille, 207 km. in 5 ori l!l'17". med'a 38.809; tempo con l'abbuono D ore 1S'17"; 2. Manzaneque a £7"', tempo con l'abbuono S oro 20'14"; 3. Fabbri, con lo stesso tempo; 4. a 2'43" Hoevenaers. che balte in volala Graczyk, Anglade. Anquetil, Van Aerde, Babamonles, Riviere, Friedrich, Dotlo, Pavard, Pauwels, Bono, Adriaenssens, Baldini, Planckaert, Fallarini, Gaul, Janssen?, Bergaud, Brankart, Bleneau, Bobet e Padovan. 31. Eartolozzl, a |6'53"; 3S. Cestarl, a 7'51" ; 42. Darrigade, a 8'52", clip batte in volata il gruppo comprendente tutti gli altri italiani. Si è ritirato Jonsson. CLASSIFICA GENERALE INDIVIDUALE; 1. l'amvels, 4S ore 48'27"; 2. Cazala, a l'4G": 3. Anglade, a 2'22"; 4/Gauthler, a 3' e 13"; 5. Adriaenssens, a 3'22"; 6. Hoevenaers, a 3'32"; 7. Rivière, a S'38"; 8. Annaert, a 3'57"; B. Vermeulin. a 3'58"; 10. Baili, a 4'21"; 11. Baldini, a 4'2il"; 12. Dcsmet, a 5'15"; 13. Anquetil, a 5'3fi"; 17. Babamontes, a 6'07"; in. Gaul, a 6'14"; 25. Bobet, a 8'34" ; 26. Fabbri, a 8'42"; 29. Bono, a 8'50" : 35 Fallarini, a 10'48" ; 36. Padovan a ll'lO"; 40. Favero, a I2'05". CLASSIFICA A PUNTI; 1. Dar rigade, 244; 2. Dejouhannet, 216 3. Favero, 192; 9. Batti, 149. | Eddy Pauwels, della nazionale belga, ha indossato la maglia gialla a Bayonne (Tel.)

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