La testimonianza di Merzagora al processo sullo scandalo Ina

La testimonianza di Merzagora al processo sullo scandalo Ina La testimonianza di Merzagora al processo sullo scandalo Ina Una precisa relazione del presidente del Senato sull'azione svolta dall'Ente finanziamenti industriali Roma, 2 luglio. Il presidente del Senato, on. Cesare Merzagora, rinunciando alla prerogativa inerente alla sua alta carica di essere interrogato dalla magistratura nel suo ufficio personale, si è recato ieri mattina di buon'ora al Palazzo di Giustizia per deporre nel processo per lo scandalo dell'Ina. Accolto dal primo presidente della Corte di appello, dott. Silvio Tavolaro, l'on. Merzagora è stato introdotto nell'ufficio della presidenza ove era già riunito il Tribunale, il P.M. dott. Di Gennaro, gli avvocati Filippo Ungaro e Giuseppe Merla della difesa e l'avv. Ugo Fortini per la parte civile. In linea di massima il presidente del Senato ha confermato tutto quanto ebbe già a dichiarare in istruttoria, e cioè che egli fu presidente dell'Ente finanziamenti industriali (EH) dal 1949 fino alla ap plicazione della legge sulle incompatibilità parlamentari, Che la mattina del 29 dicembre 1949 si presentò nel suo ufficio il dott. Scognamiglio a nome dell'Ina, 11 quale gli fece sapere che l'Istituto voleva entrare in rapporti d'affari con l'Efl e che in particolare una consociata dell'In» trovandosi in particolari strettezze economiche chiedeva l'intervento dell'ente. « Feci presente all'incarica to dell'Ina — ha affermato in sostanza l'on. Merzagora che quei titoli che l'Efl avrebbe dovuto garantire non erano altro che dei pezzi di carta, per cui l'operazione poteva essere fatta solo con la garanzia dell'Istituto. MI fu rispo sto che questo era impossibile perché statutariamente l'Ina avrebbe dovuto richiedere il preventivo accordo del suo Consiglio d'amministrazione ». A questo punto sembra che il dott. Scognamiglio abbia fatto questa proposta al presidente dell'EA- l'Ina avrebbe versato 1 miliardo dei suoi fondi; le tre sue affiliate Assitalia-Fiume-Previdentia avrebbero fornito all'Efl una garanzia nel senso che il deposito dell'Ina vincolare ad un anno avrebbe potuto essere maggiorato ma mai diminuito, fino alla estinzione dell'operazione. Questa proposta fu accettata dall'on. Merzagora 11 quale diede subito il benestare a questa operazione. A questo punto su domanda d'un avvocato di difesa, il presidente Merzagora ha precisato che a quell'epoca ignorava che i fondi con 1 quali l'Ina effettuò i depositi presso l'Efl fossero costituiti dalle giacenze della gestione Ina-Casa. Dopo altre contestazioni il Tribunale è poi tornato nell'aula dove si svolge il processo: qui hanno deposto l'on. Angelo Corsi, presidente dell'Ina, 11 prof. Ugo Rocco, e l'avv. Alberto Cortina c*-.e fu consigliere d'ammin' frazione del l'Istituto. Un. jausa proseguirà l'8 luglio prossimo.

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