Il prof. Branca, nuovo giudice costituzionale Eletti i membri del Consiglio della Magistratura

Il prof. Branca, nuovo giudice costituzionale Eletti i membri del Consiglio della Magistratura Il prof. Branca, nuovo giudice costituzionale Eletti i membri del Consiglio della Magistratura Il candidato socialista, che succede al defunto prof. Bracci, ha avuto 678 voti su 749 votanti; hanno dato scheda bianca missini e monarchici - I componenti il Consiglio della Magistratura sono due democristiani, un liberale, un monarchico, un missino, un socialista ed un comunista (Nostro servizio particolare) Roma, 2 luglio. Camera e Senato, riuniti quest'oggi in seduta comune a Montecitorio, hanno risolto con una duplice votazione 1 problemi della scelta del giudice costituzionale che deve succedere al defunto prof. Bracci e della nomina dei sette membri del Consìglio superiore della Magistratura di spettanza del Parlamento. A giudice della Corte costituzionale è stato nominato, come tutti i partiti avevano convenuto ieri, il prof. Giuseppe Branca, ordinario di diritto amministrativo alla Università di Roma, dove abita con la moglie e quattro figli. Come il prof. Bracci, commemorato in apertura di seduta dal presidente della Camera, anche il prof. Branca appartiene al partito socialista. I votanti per il giudice costituzionale sono stati, fra deputati e senatori, 749; la maggioranza richiesta era di 450. Branca ha ottenuto 678 voti, quelli, cioè, di tutti i partiti, eccetto i missini ed i monarchici, che, rinunciando a presentare un loro candidato, si sono limitati a deporre scheda bianca. Queste sono state, difatti, cinquantasei, oltre a quin. dici disperse. Anche per l'elezione dei sette componenti del Consiglio superiore della Magistratura tutti i partiti hanno rispettato le intese laborio3amente architettate ieri sino a tarda ora dai presidenti dei due rami del Parlamento. Sono stati eletti due demo cristiani, il prof. Francesco Bonifacio e l'avv. Michele Depietro, ambedue con 693 voti (la maggioranza necessaria Jer*_*iJ *£ ™ti.\_f__c!°è ,Ltre quinti degli 848 votanti); il mo narchico Giuseppe De France sco, rettore dell'Università di Milano, con 677 voti; il libe rale Giuseppe Perrone Capano con 684 voti; il socialista Al¬ fredo Poggi, candidato anche dei socialdemocratici con 690 voti; il comunista prof. Ugo Natoli con 643 voti, e l'avvocato Giambattista Madia, can didato del msi, con 666 voti La votazione ha risolto cosi un problema che, se fosse rimasto insoluto, avrebbe accreditato nel paese l'impressione che il Parlamento non era capace di superare impostazioni troppo rigidamente politiche e partigiane per mancanza del senso di responsabilità necessario ad attuare uno dei più importanti istituti previsti dalla Costituzione repubblicana. Il Consiglio superiore della Magistratura che, a norma dell'art. 104 della Costituzione è presieduto dal Presidente della Repubblica, ha la funzione di garantire l'assoluta indipendenza dell'ordinamento giudiziario dagli altri poteri dello Stato. Esso è composto per due terzi da rappresentanti eletti dagli stessi magistrati ordinari e per un terzo dal Parlamento che sceglie i suoi membri fra i professori ordinari dì università in materie giuridiche e fra gli avvocati che abbiano almeno quindici anni di esercizio. Oltre a questi ventun membri fanno parte del Consiglio, di diritto, il primo presidente ed il procuratore generale della Corte di Cassazione. Le funzioni essenziali del Consiglio della Magistratura sono quelle dell'assunzione, dell'assegnazione, dei trasferimenti, delle promozioni e dei provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati. Tali atti e decisioni, finora esercitati dal ministro di Grazia e Giustizia, saranno così sottratti ad ogni possibile ingerenza dell'Esecutivo assicurando ai magistrati, oltre all'inamovibilità, anch'essa voluta dalla Costituzione, anche la totale indipendenza dal potere politico. Il ministro di Grazia e Giustizia avrà solo la responsabilità dì tutto l'andamento dei servìzi della Magistratura, ma non potrà in alcun modo intervenire né per la scelta né per la promozione o la punizione di un magistrato: egli potrà solo « promuovere » l'azione disciplinare, che, però, deve essere sanzionata dal Consiglio superiore1 della Magistratura. Il Consiglio si insedierà qua sì certamente entro il mese in corso e, durante la sua prima seduta che sarà presieduta dal Presidente Gronchi, dovrà provvedere all'elezione del vice-presidente. L'ex-guardasigilli democristiano De Pietro pare essere il candidato più probabile all'alta carica. Nelle sue prime riunioni il Consiglio dovrà occuparsi delle promozioni che in gran numero giacciono da anni presso il Ministero di Grazia e Giustizia. ■ . g- t. ti prof. Branca (Tclefoto)

Luoghi citati: Milano, Roma