Un pensionato francese uccide la moglie convinto che la donna l'abbia stregato

Un pensionato francese uccide la moglie convinto che la donna l'abbia stregato L9ha colpita con una zappa e gettata ancor viva in un canate Un pensionato francese uccide la moglie convinto che la donna l'abbia stregato Prima del delitto la batteva spesso a sangue - « Mi ha dato il malocchio» diceva per giustificarsi - Un giorno chiese l'intervento della polizia: «Quella strega mi farà morire» - La sorella dell'assassino forse è complice (Nostro servizio particolare) Parigi, 1 luglio. La superstizione e l'interesse sono all'origine di un assassinio che sembrava perfetto, ma di cui, dopo tre settimane di indagini, la polizia ha scoperto il colpevole, Eugène Chiron, di SO anni, pensionato per un infortunio sul lavoro. Il 7 giugno scorso egli uccise la moglie di 62 anni, Anna, con uno zappino, e gettò poi il cadavere in un canale vicino a Parigi. Il corpo venne trovato il giorno dopo, ma nessun indizio permise di identificarlo. L'autopsia rivelava che la vittima era stata colpita oon uno strumento tagliente e poi gettata nell'acqua quando era soltanto ferita. I som: mozzatori della polizia esplorarono il canale e ritrovarono lo zappino. Tre giorni do¬ iiiiiriiiiiiiiiiiEii)i[iiiiiiiiiiiiiiiiiiir[iiiiiiiiiiMiii a e o e , i l n e : po, nonostante le difficoltà, la morta era identificata. Restava da scoprire l'assassino. Da ieri egli è in carcere e, sebbene neghi l'uxoricidio, le prove accumulate contro di lui sarebbero schiaccianti. I due coniugi s'erano separati dopo molti anni di matrimonio durante i quali il brutale e irascibile Eugène Chiron aveva percosso spessissimo la sua compagna. A varie riprese, la polizia, chiamata dai vicini, era intervenuta di notte per proteggerla dalle botte del marito, il quale giustificava la sua violenza sempre con la stessa frase: « Ci ha stregati ». Si riferiva a lui e alla sorella Eugenie, una vecchia dai denti gialli, i capelli in disordine, sporca, che abitava in una stanzetta di quattro metri quadrati e nutriva per la itiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiMii]i[iiirii]i(iiiiiiiiiiifii[iiis cognata un odio le cui cause non sono stote ancora stabilite. Oyni volta che Eugénie andava a fare visita ai coniugi Chiron la giornata finiva con scenate tremende che si concludevano con le botte del marito alla moglie. E quando la polizia interrogava Eugénie, questa ripeteva le stesse parole del fratello: « Ci ha stregati ». Un giorno Eugène Chiron abbandonò la consorte per andare a stare con la sorella nell'unica stanzetta sporca che costituiva la sua abitazione. D'estate, tutti e due partivano da Parigi per il paesetto di Eaommoy, a pochi chilometri da Le Mann, dove possedevano una catapecchia rovinata e un pezzetto di terra Rimasta sola, l'Anna aveva trovato un posto come donna di servizio, ed il furore di Eugène e di Eugénie fu grande quando seppero che guadagnava benino e stava meglio di prima. I vietai dicevano persino che era riuscita a fare economie, ed indicavano una cifra: un milione. Ritornati a Ecommoy, l due Chiron non si davano pace e più che mai erano convinti di avere il malocchio. Ne erano talmente certi che andarono persino a denunciare l'Anna alla gendarmeria del paesetto: « Ci ha stregati, — ripetevano. — Viene di notte a farci paura con un mitra.'Prima o poi ci farà la pelle. Bisogna arrestarla ». Non potendo ottenere sodili sfazione dalle autorità, Eugènie andò a trovare uno stregone per chiedergli consiglio, e da quel momento trascorse ogni giorno ore intere allungata su un pagliericcio, pronunciando frasi misteriose e facendo segni cabalistici, mentre il fratello andava per i schi imprecando, a caccia di vipere. I primi di giugno i due ritornarono a Parigi ed Eugùnc andò a trovare la moglie, la quale disse ad un vicino la sera del 6: < Domani andrò con mio marito a Neullly sur Marne per comperare una casetta». Il giorno dopo fu vista uscire presto e l'inchiesta ha stabilito che fece colazione in una osteria sulle rive della Marna. Poi fu vista nel pomeriggio in compagnia del marito mentre passeggiava lungo il callaie. L'indomani, come si è detto, fu trovato il suo cadavere. Nel modesto alloggio della morta non fu rinvenuta la minima somma; probabilmente la donna aveva preso con sé tutti i suoi risparmi per andare all'appuntamento di Neullly sur Marne. Eugène Chiron nega di essere l'assassino. Quan do fu interrogato la prima volta dichiarò che il giorno del delitto si trovava nel sobborgo di Champigny, e poiché non fu possibile controllare l'esattezza di quell'alibi venne rimesso In libertà. Interrogato nuovamente Ieri, egli negò ancora, asserendo tuttavia che il giorno in cui sua moglie fu assassinata egli era ubriaco e s'era- addormentato nel sobborgo di Clamart, uicino a Pa rigi. Anche la sorella è stata interrogata ed ha risposto con la solita frase: « Ci aveva stregati». ,

Persone citate: Chiron, Marne, Quan

Luoghi citati: Le Mann, Parigi