Paola con un abito di raso bianco oggi all'altare al braccio di AIberto

Paola con un abito di raso bianco oggi all'altare al braccio di AIberto La cerimonia delle nozze trasmessa da Bruxelles in Eurovisione Paola con un abito di raso bianco oggi all'altare al braccio di AIberto Il rito religioso dopo il civile - Lo strascico della principessa è lungo cinque metri - Dietro gli sposi verranno re Baldovino e la regina madre Elisabetta, Leopoldo e la madre di Paola, Umberto di Savoia e Liliana de Réthy - Severe misure per mantenere libere le strade all'interminabile corteo: nella notte autogrù della polizia sgombrano le macchine in sosta proibita (Dal nostro inviato speciale) Bruxelles, 1 luglio. La vigilia del matrimonio di Paola ed Alberto ha conosciuto momenti di clamorosa incertezza. Il grande problema era se la principessa Liliana de Réthy avrebbe partecipato o no al corteggio nuziale, dopo l'improvvisa Indisposizione di ieri, che a molti era parsa francamente sospetta. Per tutta la giornata l'attaché de presse della Casa reale non fu in grado di fornire alcuna indicazione certa; soltanto alle otto di sera il signor De Walkener, che fa del suo meglio per adattare l'abituale piglio araldico all'ufficio democratico di informatore dei giornalisti, ha potuto comunicare il piano del corteo nuziale, che doveva essere reso pubblico nelle prime ore del mattino. Un cosi lungo ritardo provava che si ara certamente svolto un lavoro travaglioso, forse non privo di contrasti. Se la formazione di un corteggio nobiliare coinvolge sempre delicate alchimie di precedenze, a Bruxelles le difficoltà sono ancor più ardue, e ciò a causa della complessa posizione nella quale si trova alla Corte belga la principessa Liliana. Stasera, tuttavia, sembra che si sia giunti ad una composizione delle varie esigenze: la principessa è stata assegnata al quarto posto accanto ad Umberto di Savoia. Il corteo, che si formerà domani al termine delle nozze civili al Palazzo di Bruxelles, sarà composto di sedici coppie, cioè di trentadue persone, delle quali la maggioranza, cioè diciotto, saranno di lingua italiana. Dietro ad una scorta di ventiquattro cavalieri della guardia reale, apriranno il corteo Alberto e Paola, che indosserà un abito di raso bianco, con uno strascico di cinque metri, e una corona di fiori d'arancio su un pizzo di Bruxelles della famiglia della madre. Terranno dietro il re Baldovino e la regina madre Elisabetta, l'ex-re Leopoldo e la principessa Lui sa Ruffo di Calabria (madre di Paola). Chiuderà questo primo gruppo di testa una se conda scorta di cavalieri del la guardia reale. Seguiranno poi, a coppie, Umberto di Savoia e la principessa Liliana; il granduca ereditario Jean del Lussemburgo e Maria José di Savoia; il principe Fabrizio Ruffo di Calabria e la granduchessa ereditaria Giuseppina Carlotta del Lussemburgo; il marchese di San Germano o la principessa Axel di Danimarca; il principe Alessandro e la marchesa di San Germano, sorella della principessa Paola; il principe Axel di Danimarca e la baronessa Ricasoli, pure sorella della principessa Paola; il principe Carlo Bernadotte e la principessa Maria Pia; il prìncipe Antonello Ruffo di Calabria la principessa Maria Gabriella di Savoia; il principe Alessandro di Jugoslavia e ia principessa Bernadotte; il principe Francesco Ruffo di Calabria e la moglie di Fabrizio Ruffo di Calabria; il barone Ricasoli e la principessa Maria Beatrice di Savoia; il marchese Torrigiani, cugino della principessa Paola, e 'a contessa Ruffo di Calabria nata Terlinden, zia della prin cipessa Paola; il marchese Ruffo di Calabria, cugino della principessa Paola, e la moglie di Francesco Ruffo di Calabria. Altri due plotoni di ventiquattro cavalieri fiancheggeranno il corteo. All'ingresso nella cattedrale di Santa Gudula, gli sposi saranno preceduti fino all'altare dalla principessa Maria Cristina, figlia di Leopoldo, e di Liliana, che recherà in mano il libro di preghiere di Paola; lo strascico della sposa sarà retto da due damigelle d'onore che saranno due Agile del marchese di San Germano. Il c sì >, che Alberto e Paola si scamberanno domani, risuo nera in tutta l'Europa. Questa, fra le tante informazioni che ci vengono date stasera, ci sembra, in qualche modo, la più sconcertante. Il matrimonio di domani, oltreché un episodio di favola rosa, fornirà ancora una volta occasione a! la tecnica moderna di dimostrarsi fra i protagonisti della vita contemporanea. Apprendiamo che due piccoli microfoni, rivestiti di' plastica bianca, per meglio fondersi con il quadro antico della chiesa di Santa Gudula, poseranno sull'altar maggiore, pei raccogliere la voce dei principi e portarla nel mondo e — per dir così - faranno parte del corredo liturgico della cattedrale. Grazie ai due piccoli strumenti elettrici, milioni di ascoltatori udiranno il cardinale Van Roey, ammantato di un piviale antico di quattro secoli — dono di Carlo V alla cattedrale di Bruxelles — chiedere successivamente agli sposi, secondo la formula canonica: < Siete venuti liberamente e di buon grado a contrarre matrimonio? >, ed udiranno il < sì > di Alberto e il « sì > di Paola nell'istante medesimo in cui verranno pronunciati e coglieranno forse il tremore, il soffio di un istante così solenne e pieno di destino. La televisione sarà, per dir cosi, l'ottavo testimone del matrimonio, oltre ai sette che parteciperanno al rito civile ed a quello religioso, e farà sì che la promessa dei due giovani sposi si svolga sotto l'occhio del pubblico dei Paesi collegati in Eurovisione. La trasmissione di tutte le fasi dell'avvenimento sarà l'opera di cento reporters e tecnici, che impiegheranno dodici telecamere, centoquattro microfoni, sei chilometri di cavo, i quali porteranno le immagini del matrimonio alle undici antenne della televisione europea. L'elettricità sarà uno degli elementi principali della cerimonia di domani. Il Comune di Bruxelles fornirà alla cattedrale un supplemento di corrente, per soddisfare le esigenze degli operatori e dei fotografi, che supereranno il numero di cinquecento. Una luce folgorante illuminerà ogni angolo della chiesa, accenderà 1 colori, ferirà violentemente gli occhi delle migliaia di spettatori, farà risplendere gli ori ed 1 metalli, i diademi e le spade, gli antichi arazzi dell'abside, le bandiere e gli orifiamma che decorano le navate, il trono ed il faldistorio sui quali alternamente siederà il cardinale Van Roey, illuminerà tutti i volti con lividi bagliori di incendio. Fin dalle prime ore di domani mattina il centro della città sarà completamente sbarrato al traffico. I veicoli verranno banditi. Speciali autogrù del Comune, durante la notte, si preoccuperanno di sgombrare le automobili che dovessero trovarsi a parcheggiare, contro le disposizioni stabilite dal capo della polizia, nel perimetro della zona proibita. Un pubblico che si prevede densissimo si comprimerà dietro le transenne di legno fin dal primo mattino, e renderà quanto mai difficili gli spostamenti anche lungo i margini delle strade, che nessuno potrà attraversare. Per lunghe ore il cuore della città sarà immobile. La cerimonia di domani si svolgerà secondo tre momenti distinti. La celebrazione del rito civile al palazzo di Bruxelles, dinanzi al borgomastro della città. Il passaggio del corteo nuziale in automobile dal palazzo di Bruxelles alla Cattedrale, lungo un percorso di sette chilometri, che.sarà pattugliato da dodicimila soldati delle differenti armi, i quali avranno il compito dì far rispettare le regole severissime predisposte dal capo della polizia. Lungo qiit.,i, sette chilometri sarà impedito a chiunque di vendere souvenirs, immagini sacre, o qualsiasi altra cosa, o di lanciare verso gli sposi serpentine, coriandoli, confetti, e tutti quei ritagli di carta, quei fondi dei cestini d'ufficio, che fanno la gloria dei corteggi ufficiali negli Stati Uniti. La Corte belga ha espresso il desiderio che il protocollo tradizionale non venga sconvolto dalle innovazioni provenienti dalla Repubblica stellata, che anche a Bruxelles conobbero una festosa voga al rientro di Baldovino da New York. Il terzo tempo sarà la cerimonia religiosa nella cattedrale dei Santi Michele e Gudula. Domani, il centro di Bruxelles sarà sontuosamente parato a festa, secóndo un piano decorativo predisposto dallo stato maggiore delle cerimonie pubbliche del Comune. Tutti i comuni del circondario di Bruxelles hanno messo a disposizione della capitale il loro materiale festivo. Più di duemila pennoni di legno innalzeranno al vento bandiere che ripeteranno nel cielo i colori palpitanti dell'Italia e del Belgio. Mille allievi delle scuole militari svòlgeranno il stvnd1fpcPlrl1cPlAtsVcqtpnfap(t 1111111111M1111M111111 C111111JI i 1 ! 11111 j I ! J1111 ! 111 servizio d'onore. Lungo i sette chilometri del percorso le vetrine dei negozi metteranno in mostra le fotografie dei due principi e le finestre ed 1 balconi saranno ornati dì fiori. Alfredo Todisco Paola Ruffo e il principe Alberto di Liegi, fra l'ex-re Leopoldo e Baldovino, fanno il loro ingresso nel salone dei ricevimenti al castello reale di Laeken (Telefoto)