Le ballerine rimpatriate da Atene raccontano le loro tristi vicende

Le ballerine rimpatriate da Atene raccontano le loro tristi vicende Le ballerine rimpatriate da Atene raccontano le loro tristi vicende «La moglie di Benevene, perché potessimo pagare la pensione ci disse: ragazze datevi datare» - La scrittura delle minorenni avvenne a Roma nella casa della suocera dell'ex-cantante - Estese le indagini ad altri balletti andati all'estero -(Nostro servizio particolare) Roma, 1 luglio. Il sostituto procuratore della Repubblica dott. Raffaele Vessichelli, al quale la polizia dei costumi ha già consegnato un voluminoso rapporto, ha iniziato gli interrogalori delle giovani balleriyie e dei gitanti italiani ad Atene, nonché di. tutti coloro che possono fornire indicazioni sulle attività di « impresario » svolte in Italia c in Grecia dal cantante Luciano Benevene con la collaborazione della moglie Maritza. E la questura, dal canto suo, ha deciso di estendere le indagini tanto sulla « tournée » delle « Silver Sfar» » quanto su quella di altri balletti e compagnie di avanspettacolo andati all'estero in questi ultimi tempi. Un funzionario della polizia dei costumi è partito stasera per Brindisi con l'inctvàco di-raccogliere delle testimonianze su quanta sarebbe accaduto in quella città durante la permaneixza del balletto allestito dal Benevene che era in attesa dell'imbarco per Atene. A Roma, in/ine,; La 'Bollita svolge indagini allo ['scapo''ài stabilire se l'attività del non comu ne «impresario» rappresenti un caso limitato e circoscritto o in- vece rientri in una più vasta or- ganizzazione. Le due ballerine minorenni rim- patriate a cura del consolato italiano sono state avvicinate da diversi giornalisti ai quali hanno narrato le loro tristi vicende. Esse sono la diciassettenne Isabella (17., una ragazza vivace e pronta di parola, e la bionda e pacata Rosa R„ di poco meno di il anno. La prima delle due ha raccontato come le cose si siano messe male fin dal primissimi giorni dell'ingaggio. « Eravamo a Brindisi in attesa della nave e non avevamo un soldo per andare avanti. La signora Maritza ri disse allora chiaro e tondo che dovevamo "darci da fare " per guadagnarci "i pasti e l'alloggio alla pensione. Qualcuna di noi protestò, ma la moglie di Benevene scoppiò a ridere dicendo: " Che aspettate? Lo sapete meglio di me ciò che deve fare una ballerina in questi casi... " ». Con .queste parole, cui si aggiungeva l'impellente bisogno del vitto e dell'alloggio, la moglie del cantante (che per l'equivoco di un'agenzia abbiamo indicata ieri in una loto appartenente ad alti a signora che non ha nulla a che vedere con Benevene e le sue \gtstaj, n itici a far partecipare le ballerine al festino da lei orga nizzat% per la « ieunesse dorée » del pàtio, Luciano Benevole era riuscito a scritturare le sei « Silver Stars » per mezzo di un'inseretone economica più volte ripetuta su diversi quotidiani romani: «Cercatisi ragazze avvenenti per formare corpo di ballo destinato vantaggioso giro artistico all'estero ». Ad Isabella M. l'inserzione venne indicata da un fotografo. La ragazza appartiene ad una modesta famiglia e a quel tempo faceva la sart'na. Il desiderio di guadagnare di più e di girare un po' il mondo la indusse ad accettare l'offerta del cantante. Conservando però un vago timore di fronte a quell'avventura e paventando di essere impossibilitata a rivelare in seguito le sue reali condizioni. Isabella concordò con suo padre una frase convenzionale : se avesse ini ziato le lettere a casa con le pa rote « caro papà » Za situazione sarebbe stata buona; se invece la missiva aveva per inizio «.caro babbo», voleva dire che si trovava in pericolo. Di questo espediente la ragazza si valse più volte, mettendo in allarme i familiari i quali sollecitarono il provvedi mento di rimpatrio. Altre e non meno drammatiche le vicende di Rosy R. alla quale Benevene cercò con ogni mezzt di impedire la partenza da Atene « Per paura che prendessimo la fuga, racconta, ci sorvegliava, ci accompagnava al locale in macchina e ci riconduceva alla pensione. Feci per ben quattro volte le valige sempre decisa ad andarmene, ma ogni volta lui intervenne al punto giusto costringendomi a rimanere. Quando, due mesi fa, riuscii finalmente a lasciare Atene egli divisò di farmi bloccare dalla polizia, suggerendo ad un suo amico che abita a Roma di inviare alfa Questura un telegramma allarmante: si doveva avvertire la polizia che io venivo a Roma con una rivoltella nella borsa per ammazzare la figlia dei Benevene, una bambina di quattro anni, che abita con la madre di Maritza. Naturalmente alla polizia nessuno credette a questa pazzesca storia e io potei ritornarmene a casa '■'•equinamente ». Manto oggi si è saputo dell'azione svolta dalla polizia dei costumi prima del fermo, mutato poi in arresto, del protagonista di questa vicenda. Da più giorni due agenti lo pedinavano per controllare ogni suo contatto con possibili manutengoli. Rientrato dalla Grecia, Benevene stava cercando nuove ragazze, non solo per sosti tuire le due assenti del « Silver Stars », ma per costituire un nuovo balletto da mandare ad Istanbul. Maritza avrebbe validamente fatto la sua parte ad Atene, mentre egli estendeva la rete di « affari » in Turchia. A Roma aveva preso alloggio presso la suocera. Teresa Cicerchia, nell'appartamento di sua proprietà al largo Somaglia. Si era anche recato a Torino a trovare il padre grave mente infermo. E' stato appunto al suo rientro a Roma che un maresciallo della polizia gli ha in timato il fermo invitandolo a seguirlo in questura. Già abbiamo riferito l'atteggia mento, risentito e «innocentista» della suocera del cantante^ * Non d possibile, ha soggiunto, quest'oggi, che mio genero svolgesse un'attività così sporca. Se lo avesse fatto sarebbe ricco mentre si trova invece in condizioni disagiate. Io stessa gli sono creditrice di un milione. ilfarif;a poi,è sempre rimasta una bambina. Si é sposata a lt anni e ha sempre fatto vita di casa. Noi' ha niente da temere: la sua attività è stata, in un primo tempo, limitata all'ingaggio delle ballerine. La selezione delle ragazze che avevano risposto all'inserzione è stata fatta nel mio appartamento». E' molto probabile che queste compromettenti dichiarazioni determinino una comparsa in questura, della signora CiccrcMa' per essere interrogata sulla fase iniziale del balletto che ha costituito per mesi la piccante attrazione del Night-Club « Copacabana » di ANGELO NIZZA

Persone citate: Luciano Benevene, Luciano Benevole, Raffaele Vessichelli, Rosy R., Teresa Cicerchia