L'Ozo Mantova si afferma a Casale (2-0) ma dovrà disputare lo spareggio con il Siena

L'Ozo Mantova si afferma a Casale (2-0) ma dovrà disputare lo spareggio con il Siena II campionato di serie C è giunto alla line: resta aperto il problema della promozione L'Ozo Mantova si afferma a Casale (2-0) ma dovrà disputare lo spareggio con il Siena / mantovani, incoraggiati da numerosi sportivi giunti ai seguito delia squadra, segnano entrambe le reti nei primo tempo - Partita vivace e interessante - // cantante Gino Lattila tra gii spettatori La finalissima della promozione,, tra Mantova e Siena avrà luogo a Bologna? DAL NOSTRO INVIATO Casale, lunedì mattina. E' bastata la buona vena di un quarto d'ora di gioco ad assicurare all'Ozo Mantova la vittoria. Pochi minuti dopo il fischio finale di Jonni, è giunta la notizia che anche il Siena aveva vinto a Pisa con lo scarto di due a zero. Sarà quindi necessaria una « bella » fra le due unità che con tanto accanimento si contendono la promozione. Per questa finalissima sarebbe già intervenuto in precedenza un accordo fra le due Società interessate le quali avrebbero scelto Bologna, press'a poco equidistante dalle due città e con le stesse comodità di comunicazioni ferroviarie. Mancherebbe solamente la convalida della Lega. Un buon migliaio di tifosi mantovani erano scesi a Casale per sostenere la loro squadra in questo momento decisivo della lotta, con una decina di pullman macchine e moto di tutti 1 tipi. Mille tifosi accaniti, combattivi e intransigenti. Nello stadio non si sentiva che il grido di « forza Mantova». In certi momenti si poteva avere l'impressione che il Casale giocasse in campo avversario. Ma in verità ai tifosi casalesi poco importava 11 risultato, la partita poteva essere una questione d'orgoglio, non certo di classifica. Per questo essi hanno lasciato che 1 sostenitori ospiti prendessero liberamente possesso del campo e sì sfogassero con ogni sorta di commenti e di apprezzamenti, anche se poco benevoli e talvolta perfino ingiuriosi per i nerostellati. E' mancata però quell'atmosfera densa e pesante che un tempo era abituale nelle grandi giornate del calcio provinciale. Tutto si è risolto pacificamente secondo la logica. Dopo la prima mezz'ora in cui il Casale ha dato il meglio delle sue forze e del suo gioco, l'Ozo Mantova è venuto a galla imponendo la sua manovra più razionale di fronte a quella più volitiva, ma farraginosa dei nerostellati. Il primo gol, segnato al 84° minuto, è stato come il punto di partenza della nuova fase dell'incontro. Da questo momento l'Ozo Mantova ha corso ancora dei pericoli saltuari su contrattacchi veloci ma non ha mai dovuto subire un gioco che fosse guidato da una idea metodicamente sviluppata. Il Casale sembrava sempre il più generoso e il più sfortunato; l'Ozo Mantova appariva invece il più razionale e il più quadrato. La vittoria degli ospiti non tradisce quin- di l'andamento del gioco che pure è stato per tre quarti circa favorevole ai nerostellati, ma sanziona anzi il diritto della squadra che pur non svettando mai ha saputo svolgere un gioco più lineare, di cadenza costante, di semplici sviluppi, Benza grandi rilievi ma egualmente senza affannosi rabberciamenti; un gioco, insomma, che non ha fatto mai una grande presa e che nemmeno ha avuto momenti di grande ispirazione, ma che alla fine si è imposto per la regolarità della sua andatura, il buon livello medio di efficienza e il suo ordine tattico scrupolosamente mantenuto, segno quest'ultimo di una maturità complessiva di gran lunga superiore a quella dei volonteroso e pur ammirevole Casale. Abbiamo detto che la prima: mezz'ora di gioco è stata favorevole ai nerostellati. E' in I questo periodo che essi hanno I compiuto lo sforzo più vigoroso e più generoso per agguantare le vittoria. Un paio: di traversoni di Corongiu al 1° e el 15° minuto hanno di poco fallito il bersaglio. Bei1 traversoni potenti, a mezza al- i tezza, che avevano tutti i pre> gi fuorché quello della mira. L'assalto del Casale aveva le caratteristiche dell'art embaggio per la potenza, la decisio-j ne, la velocità dell'impeto. Ma. l'attacco ' appariva troppo sca- ! fenato per riuscire a riordi-| nare le idee nella fase conclusiva. O conquistava il gol al primo urto o la sua azione si dissolveva. I due traversoni di Corongiu restarono episodi isolati, la manovra si fece confusa, mancava, in tutta quella foga, la capacità di smarcare un uomo al momento giusto. Si aggiunse anche la sfortuna. Al 20° su centro di Mastrototaro dalla destra, Russi tirava da pochi metri ma faceva rimpallo su Martinelli e l'occasione andava perduta. Al 31°, su centro dalla I sinistra di Gorlani, il portiere mantovano usciva toccan-1 do appena la palla mettendola sul piede di Corongiu che tirava a porta vuota, ma purtroppo fuori. Venne quindi il momento della riscossa mantovana. Al 34" una rimessa laterale veniva effettuata sulla sinistra dall'attacco ospite ad tina quindicina di metri dalla linea di fondo casalese. Recagni recuperava la palla e la mandava con un'alta parabola verso la porta di Reverchon. La sfera batteva contro la traversa e rimbalzava in campo davanti a Fantini, solo: un tocco e finiva nella rete. Nell'Ozo Mantova si produBBe a questo punto un vero capovolgimento come gioco, come spirito agonistico, come freschezza di slancio, mentre il Casale pareva denunciare i segni della stanchezza e della sfiducia. Su contrattacco, Recagni, sferrava un tiro che Reverchon parava fortunosamente coi piedi in uscita. Al 44° l'Ozo Mantova raddoppiava. Centro di Recagni spostato sulla destra, Fantini spiccava il salto per cercare di deviare la palla senza però rvlqbtcvcIvsvoFduBssmd riuscirvi. Turattl colpiva al volo infilando di prepotenza la rete. Un gran bel gol, per quanto di tiri simili se ne imbrocchi uno su cinquanta. Tanto bello e vario era stato il primo tempo quanto inconcludente e monotona doveva apparire la ripresa. Anche in questa seconda parte Il Casale ha attaccato in prevalenza ma i difetti già ri¬ scontrati nel suo gioco dove- vano risultare aggravati. Una occasione è stata sciupata da ■ Ferraris al 16° su passaggio, dì Russi, poi al 33° avveniva ; uno scontro fra Reverchon e Bertini che costringeva quest'ultimo a restare adagiato sulla linea di fondo per pochi minuti. Il Casale nell'intento di dare una maggior potenza penetrativa all'attacco aveva spostato Russi al centro, non considerando che la posizione di centro non è la più proficua per un attaccante che ha mezzi potenti ma tecnica scarsa e per di più de/ve urtarsi contro una difesa compatta. Molti i tiri bloccati alti da Negri con facilità, qualche mischia, ma nessuna azione di spicco. Il Mantova pago del risultato, aveva rallentato l'andatura ma copriva col suo schieramento razionale tutta l'ampiezza del campo. Impos sibila trovarvi un corridoio, Clamori di gioia alla fine dei tifosi mantovani, la squadra non finiva più di salutare tribune e popolari, un entusiasmo schietto e commovente. Fra gli spettatori notato an- che Gino Latilla. Era venuto in aereo da Roma & Milano e quindi ih macchina a Casale per vedersi la partita. Ma egli non è uno spettatore qualunque; molti stupiranno nell'apprendere che ii « divo » della canzone è un competente di calcio e gira i campi minori per segnalare gli uomini migliori alle due società per le quali fa il tifo: Spai e Bari. Lattila osservatore tecnico: questa" è davvero una grossa novità. Ettore Berrà CASALE: Reverchon; Pizziolo, Bertini; Rebecchi, Turola, Cuzvzonl; Ferraris, Mastrototaro, Corongiu, Gorlani, Russi. OZO MANTOVA: Negri; Martinelli, Glavarra; Blboflinl, Cade Micheli; Furini, Turattl, Fantini Glagnonl, Recagnl. ARBITRO: Jonnl, di Macerata. RETI: nel primo temipo: al 84' Fantini, al 44' Turattl. SPETTATORI: 3700 circa.