Meritato successo a Brescia della coppia Abate-Balzarini

Meritato successo a Brescia della coppia Abate-Balzarini Meritato successo a Brescia della coppia Abate-Balzarini Anche la bravissima Ada Pace, quinta assoluta, è stata tra i protagonisti della giornata - La sfortuna di Toselli-Cavalli DAL NOSTRO INVIATO Brescia, lunedì sera. Al traguardo della via Triumplina, a Brescia, Carlo 'Mario Abate e Gianni Balzarini, i t-'incitori della Mille Miglia, non stavano più nella pelle dalla felicità, ieri,. appena scesi dalla potente Ferrari che per Z9 ore. li aveva condotti attraverso i quattro valichi appenninici, i passi delle Dolomiti e l'ultima volata fino allo striscione d'arrivo. Neppure accusavano la stanchezza e la tensione per i li5S chilometri filati, per la notte penosa flagellata dalla pioggia e dalla neve del Rolle e del Pordoi, soprattutto per i nove tratti di velocità nei quali si erano impegnati allo stremo. tAbb'umo avuto la sensazione di essere sulla buona strada già dopo la terza " cronoscalata" all'Abetone — dicevano — ma soltanto stamattina, dai giornali, abbiamo saputo dell'entità del nostro vantaggio, e così si è deciso di tirare il fiato, di non correre più rischi nelle, ultime prove di velocità. Per | questo siamo andati con una certa prudenza nel SS chilometri finali, piuttosto difficilini ». «Dove avete incontrato le maggiori difficoltar ». « Sul Pordoi, senza dubbio. Nevicava fitto, e il fondo stradale, specie nelle curve, non " teneva", le ruote "pattinavano ", bisognava dosare con estrema precauzione l'acceleratore, capace di scatenare più di S50 Hp ». Questo fatto, per inciso, spiega ampiamente perché sui £2,5 chilometri da Canazei al Passo Pordoi la media sia risultata così bassa: neppure 56 orari per Abate-Balzarini, che pure, anche qui, sono stati i migliori di tutti. La corsa dei due ragazzi torinesi è stata insomma un modello di intelligenza tattica, oltreché di abilità, di bravura, di coraggio. Abate ha cominciato a fare qualche corsa nel '55 e due anni dopo, appena ventiquattrenne, era già campione d'Italia nella classe 1300 gran turismo; nella scorsa stagione, sempre al volante della Giulietta S. V. preparata da Conrero, si laureava campione della montagna, poi, que- sfanno, il grande salto: la Ferrari 3 litri G. T., macchina ben più difficile e impegnativa. Secondo assoluto nella Rimini-San Marino, primo di classe a Monza nella Coppa Sant'Ambreus, primo assoluto nella Mille Miglia! Balzarini è più, anziano di anni e di carriera, ha colto buone affermazioni ma raramente è riuscito a disporre di macchine all'altezza della situazione. Guidatore impetuoso e coraggiosissimo (e un ex-pilota da caccia), ha per le corse una passione che non trova uguali, e che è stata premiata adesso con questa grande affermazione. Ma nella corsa bresciana tutti i torinesi in gara si sono fatti onore. La bravissima Ada Pace, per esempio, in coppia con la bresciana Piera Bertoletti, ha conquistato, sulla Giulietta S. V. preparata da Conrero, la vittoria nella classe 1300 G. T. e uno spettacoloso quinto posto assoluto, dopo aver rimontato posizioni su posizioni per recuperare il tempo perduto nella prima prova in salita. Sfortunati Toselli e Cavalli, secondi assoluti fino a Canazei, poi bloccati sul Pordoi dall'urto contro uno scalino che danneggiava la loro Ferrari (se ne rimasero tre ore chiusi in macchina, intirizziti dal freddo, in attesa che fossero terminati i passaggi degli altri concorrenti). Ottimi anche Capra-Pilone, secondi di classe con la Fiat 600 e vincitori della prova cronometrata sul Pordoi. E' stata in complesso una Mille Miglia interessante e combattuta, dimostrando che la sua nuova formula ha lati buoni, è molto sportiva e tecnicamente a posto. I confronti con il passato sono impossibili, quindi oziosi: la Mille Miglia può benissimo andare avanti così. Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Abetone, Brescia, Canazei, Italia, Monza, San Marino