I sarti parigini aboliscono le tasche

I sarti parigini aboliscono le tasche Strana moda maschile per il 1960 I sarti parigini aboliscono le tasche Saranno ridotte al minimo - Inoltre vengono annunciati la soppressione delle imbottiturepantaloni stretti, stoffe leggere e vivaci colori D;»I nostro corrispondente l'aiigi, lunedi manina. Un sarto, noto a Parigi per la sua fantasia, ha reso noto i principii di base della moda maschile che egli lancerà per il 1960. Costui è 11 più piccolo sarto parigino, Max Evzelin, la cui statura è di metri 1,58 soltanto: egli è alla testa del cosiddetto < Gruppo dei cinque », che si è prefisso di rendere meno severi gli abiti degli uomini. . Fu quel gruppo che, due anni or sono, tentò di lanciare la moda della borsetta, accompagnata dalla soppressione delle tasche, e l'anno scorso tentò di imporre abiti di un'estrema fantasia, con guarnizioni al bavero e alle maniche, e colori stranissimi, usati finora per gli abiti femminili. Non abbiamo visto, in passato, nessun uomo con la borsetta e pochissimi con gli abiti auspicati dai «cinque»; non può quindi stupire che il loro capo ritorni oggi parzialmente a una moda che gli uomini accetteranno più facilmente. La sua moda 1960 sarà quindi basata sul cinque punti seguenti: 1) soppressione di alcune tasche e riduzione delle dimensioni delle altre; 2) spalle naturali, cioè quasi senza imbottitura; 3) giacche con due bottoni per gli uomini piccoli di statura o di statura normale e con tre bottoni solo per chi è altissimo; 4) pantaloni stretti, senza risvolti e senza pieghe alla vita; 5) stoffe leggere e fodere leggerissime. Il primo cliente di Max Evzelin è stato 11 cantante di varietà Filippo Clay, alto metri 1,92, che anche gli italiani hanno potuto vedere nella parte di «Re del*mendicanti » nel film « Notre Dame de Paris». Si aspetta ora la reazione inevitabile, dell'altro gruppo di sarti parigini, detti « classici», i quali tentano pure, da vari anni, di creare una moda parigina maschile che sia a mezza strada fra quella britannica e quella italiana alle quali si Ispirano. J, m% Inaugurata a Biella la mostra Venturelli Biella, lunedì natttna. Ieri mattina un pubblico assai numeroso ha partecipato all'inaugurazione della mostra « Architettura del tempo nucleare» allestita dall'architetto torinese Enzo Venturelli nei locali dell'Automobile Club in viale Matteotti. Rispetto alle precedenti mostre di Parigi e Torino, il noto urbanista presenta due « novità ■» : un progetto di quartiere con gli edifici disposti parallelamente secondo il diagramma della luce solare e un sistema già brevettato per eliminare radicalmente il pericolo dello « smog ». La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 3 giugno.

Persone citate: Enzo Venturelli, Filippo Clay, Max Evzelin, Venturelli Biella

Luoghi citati: Biella, Parigi, Torino