Salvi quattro naufraghi rimasti sette giorni in mare

Salvi quattro naufraghi rimasti sette giorni in mare Hanno preso terra in Patagonia Salvi quattro naufraghi rimasti sette giorni in mare A bordo di un piccolo canotto dopo l'affonda mento della loro nave, sono stati costretti a bere acqua salata - Undici loro compagni sono morti Buenos Aires, lunedì mattina. Quattro naufraghi argentini si sono salvati ieri, dopo essere rimasti sette giorni in balia del mare, a bordo di un piccolo canotto di salvataggio. Gli scampati, dopo aver preso terra sulla costa della Patagonia hanno ancora dovuto percorrere una decina di chilometri a piedi, prima di trovare qualcuno che li soccorresse. Nella fattoria che li ha accolti, in prossimità d'Orense, i superstiti del naufragio hanno dichiarato che la loro nave, un battello di cabotaggio dal nome Motomar, era affondato il 2 maggio, al largo del golfo di San Matias. I quattro scampati erano scesi in un canotto, ma presto avevano perduto di vista altri 14 loro compagni che tentavano di raggiungere la costa a bordo di un'altra scialuppa. Di questo secondo gruppo di naufraghi solo tre vennero trovati in vita e tratti in salvo, il 5 maggio, da una nave della flotta militare argentina. Interrogati dal medico che li assiste e che li ha trovati in condizioni precarie ma non gravi, gli scampati hanno dichiarato di non aver sofferto la fame, poiché nel canotto c'era una scorta di viveri in scatola, ma d'aver conosciuto il tormento indescrivibile della sete. Già al secondo giorno erano stati costretti a bere acqua di mare e purtroppo, il liquido salmastri aumentava l'arsura, anziché placarla. Il medico, secondo quanto pubblicano i giornali, ha riferito che la pressione arterio¬ sa dei protagonisti della tremenda avventura è quasi normale. Ciò confermerebbe i risultati degli esperimenti compiuti a < naufraghi volontari > francesi al largo di Brest, alcuni anni fa. Pare che l'ingestione di acqua di mare a dosi di 50 centimetri cubici al giorno possa essere protratta per sei o sette giorni. Affermazioni analoghe erano state fatte a suo tempo da un altro -e naufrago volontario » francese, il dott. Alain Bombard, il quale aveva corso il rischio di morire per voler spingere troppo oltre il suo esperimento.

Persone citate: Alain Bombard

Luoghi citati: Buenos Aires