S'aggrava la posizione del presunto assassino

S'aggrava la posizione del presunto assassino V'inseqmnte ucciso nel Bergamasco S'aggrava la posizione del presunto assassino I periti caiiigrati avrebbero riscontrato un'identità quasi perfetta tra la grafia del direttore didattico accusato e quella di un anonimo biglietto - L'arrestato continua a dirsi innocente Bergamo, lunedì mattina. La posizione del- prof. Italo Ghesa, il direttore didattico arrestato il 13 gennaio scorso sotto l'accusa di avere uccìso l'insegnante Lorenzo Morosini, scomparso misteriosamente dalla sua abitazione di Darfo il 19 settembre del 1946, si è aggravata dopo le conclusioni a cui sono giunti i periti calligrafi nominati dal giudice istruttore. Il prof. Re e i dottori Rusca e Pata erano stati incaricati di compiere una perizia calligrafica sulla lettera ricevuta alla fine del settembre 1946 (vale a dire pochi giorni dopo la scomparsa del maestro Morosini) dal parroco di Rogno, don Giuseppe Cornetti. Nella lettera l'anonimo scrivente dava notizia dell'uccisione del Morosini e indicava il luogo dove poi furono rinvenuti l'impermeabile e una scarpa dello scomparso. Lo scritto, al quale era unito l'orologio del Morosini, diceva: < Il Morosini è stato ucciso da coloro che uccidono per denaro. Ai Corni Rossi troverete il suo impermeabile e le sue scarpe ». I periti hanno ora concluso che a scrivere la lettera fu il prof. Gheza: i particolari della perizia non sono stati resi noti, ma il prof. Re ed i suoi collaboratori hanno trovato una identità quasi perfetta tra la grafia dell'accusato e quella dell'anonimo scrivente del biglietto. II prof. Italo Gheza, che si trova sempre detenuto nel carcere di Sant'Agata, non appena conosciuto l'esito della perizia ha dato incarico ai suoi difensori di nominare un esperto calligrafo per una controperizia. Egli continua a proclamarsi innocente e vittima di un raggiro. Intanto l'istruttoria, che è stata affidata, edme è noto, al dott. Pons, procede a ritmo accelerato e dovrebbe concludersi nei prossimi giorni.

Luoghi citati: Bergamo, Rogno, Sant'agata