Tre condanne per le frodi con le esportazioni di farina

Tre condanne per le frodi con le esportazioni di farina Tre condanne per le frodi con le esportazioni di farina Gli interessati avrebbero lucrato ingiustamente, un premio di rendimento di 10 milioni Genova, 26 giugno. La prima sentenza in Italia in materia di frodi ai danni dello Stato con false esportazioni di farina, è stata emessa dalla terza sezione del Tribunale a carico del dott. Edoardo Figna ex-amministratore della società « Moflsa » di Lugo di Romagna, della signora Oliver Dedi, l'unica donna italiana che eserciti l'attività di spedizioniere portuale, e di due impiegati genovesi, Severino Pacchioni di 32 anni e Giovanni Zavanelll di 31. E' noto che lo Stato, per Incoraggiare l'esportazione della farina e poter manovrare opportunamente le eccedenze, ha stabilito da tempo un « premio » (consistente nell'assegnazione straordinaria di 180 chilogrammi di grano tenero al prezzo di 4300 lire al quintale anziché 7 od 8000) per ogni quintale di «farina di prima classe e di primo rendimento esportata » Negli ultimi anni è avvenuta una serie di frodi mediante la falsificazione delle bollette doganali, cosi da far risultare una esportazione multo superiore a quella effettiva e in tal modo incassare il premio, con grave danno per le finanze dello Stato. Secondo le indagini svolte nel 1957 dal nucleo della polizia tributarla genovese, la « Mofisa » di Lugo di Romagna doveva inviare a Las Palmas una partita di 330 tonnellate di farina suddivise in 3304 sacchi. La partita fu caricata regolarmente su un motoveliero ancorato nel porto a Ponte Somalia, e nei primi giorni dell'aprile del 1957 partì per la sua destinazione. Tuttavia il nucleo di polizia tributaria, compiendo alcuni accertamenti presso la «Compagnia unica merci varie », con. statò, che nella spedizione di farina era stata commessa una frode: sul motoveliero effettivamente erano stati Imbarcati 8304 sacchi, ma ciascuno di essi aveva un peso quasi dimezzato rispetto a quello dichiarato alla dogana, sicché delle previste e denunciate 330 tonnellate di farina ne erano partite soltanto 160. Nel frattempo l'esportatore aveva ottenuto dall'Alto commissariato per l'alimentazione 586 tonn. di grano tenero s prezzo di favore — mentre in realtà gliene sarebbe spettato soltanto le metà — truffando lo Stato di circa dieci milioni di lire. In base a questi accertamenti Tesportatore Flgna, la Oliver Dedi e I due impiegati furono denunciati alla magi stratura e rinviati a giudizio sotto le accuse di falso ideolo gleo avendo indotto In errore t funzionari doganali circa il peso effettivo dei 3304 sacchi di farina, e di truffa al danni del 10 Stato avendo ottenuto con un raggiro un ingiusto profitto. Al processo gl'Imputati si sono difesi energicamente, sostenendo che si era trattato di un errore materiale, dovuto al fatto che il peso della farine esportata era stato calcolato i libbre anziché in chilogrammi. 11 P. M. ha chiesto la condanna del Figna e del Pacchioni a tre anni di reclusione e della Oliver Dedi e dello Zavanelll a due anni. Il Tribunale ha assolto gl'imputati dall'accusa di falso ideologico, prosciogliendo con formula p;?na la Oliver Dedi da ogni altra accusa; ha condannato invece ;i Pacchioni il Figna ad un anno di reclusione ciascuno, per truffa. All'impiegato Zavanelll sono sta ti inflitti otto mesi di reclusione con i benefici di leirge.

Persone citate: Edoardo Figna, Giovanni Zavanelll, Oliver Dedi, Pacchioni, Palmas, Severino Pacchioni

Luoghi citati: Italia, Las, Ponte Somalia, Romagna