In Francia la mortalità per tbc è una delle più alte del mondo

In Francia la mortalità per tbc è una delle più alte del mondo Solo Spagna e Portogallo hanno in Europa percentuali superiori In Francia la mortalità per tbc è una delle più alte del mondo Decedute nel '57 oltre 12 mila persone: più che in Italia, Danimarca, Norvegia, Svezia ed Olanda prese insieme • Tra i morti una donna ogni tre uomini (Nostro servizio •particolare) Parigi, 25 giugno. II professor Etienne Bernard, vice-presidente del Comitato nazionale di difesa contro la tubercolosi, ha fatto all'Accademia di medicina di Parigi una importante comunicazione sullo stato attuale della lotta antitubercolotlca in Francia. Egli ha detto che la mortalità per tbc è diminuita dell'89 per cento dal 1910 al 1958, di cui il 00 per cen e in soli sette anni (dal 1951 al 1958), grazie alla scoperta di nuovi farmaci; e tuttavia la morbilità (cioè il numero di contagi diagnosticati nei dispensari) è scesa assai più lentamente, e la situazione sanitaria non si può definire soddisfacente. In Europa, solo. Spagna e Portogallo hanno un tasso di mortalità per tubercolosi più alto che la Francia.' «Nel nostro paese — scrive Le Monde — sono morti per tbc, nel 1957, 12.085 individui. E' una cifra superiore a quella registrata nello stesso anno in Italia, Danimarca, Norvegia, Svezia e Olanda prese insieme, e inferiore di appena un migliaio di unità, al numero delle vittime negli Stati Uniti, che hanno una popolazione di 170 milioni di. abitanti, quattro volte la Francia >. I casi di morte sono tre voltò più frequènti tra gli uomini che tra le donne, e sono imputabili in gran maggioranza alla tubercolosi ai polmoni; la mortalità' per meningite tubercolare è diminuita invece del 96 per cento negli ultimi cinquantanni, ciò che dimostra, l'efficacia delle moderne terapie climatiche su questa malattia, fino a pochi anni fa incurabile. Diverse sono lè ragioni per cui la mortalità dovuta a tbc polmonare non è scesa altrettanto rapidamente che quella, per meningite. Alcune sono di ordine psicologico: il tubercolotico qolpii.0 ai polmoni spesso iiilerronip? la cura- prima della completa guarigione, il che non accade mai nel meningiticl. Altre sono di natura patologica: • certe lesini polmonari" sono meno /.accessibili al farmaci di quelle situate a livello delle meningi. I.giovani soprattutto hanno .beneficiato del regresso della mortalità, che dal 1930 al 1957 è stato del 98 per cento nei soggetti tra 1 e 24 ^nni. Attualmente i più colpiti sono gli uomini tra i 40 ed i 60 anni. Dare cifre precise sulla morbilità — afferma Le Monde — è tuttavia più dimoile, perché in Francia i medici non sono tenuti, come nella maggior parte dei paesi del mondo, a denunciare i casi di tubercolosi. Un'inchiesta condotta nei dispensari francesi dimostra che nel 1957 si sono registrati 44 mila nuovi casi di tbc, di cui 14.200 infezioni « primarie » su giovani. Il pericolo di contagio è ancora assai elevato in Francia: due bambini su cinque sono colpiti prima dei cinque anni. Un fanciullo che viva a Parigi corre il rischio di essere contagiato sei volte più di un coetaneo di Copenaghen. Il 70 per cento dei bimbi francesi sfugge infatti alla vaccinazione '"bbligatoria. E' un .dato allarmante, soprattutto se si considera che su cento tubercolotici in età adul ta trenta '.asciano il sanatorio prima di finire la cura e tornano a casa quando sono anco ra, il più delle volte, conta giosi. Sarebbe prematuro e persino temerario, ha concluso il professor Bernard davanti all'Accademia di medicina, pretendere che il problema della tubercolosi sia risolto in Francia come sta per esserlo.in Danimarca. Bisogna anzi che l'opinione pubblica sia meglio informata, affinché abbia coscienza della gravità del pericolo e accetti di buon grado gli sforzi che è necessario compiere per scongiurarlo. 1. in. 2dgtplDmmBtpWsffv

Persone citate: Etienne Bernard, Solo Spagna