Una persona morta e 13 gravi per aver mangiato cibi guasti

Una persona morta e 13 gravi per aver mangiato cibi guasti Una persona morta e 13 gravi per aver mangiato cibi guasti I medici non escludono che si tratti di una epidemia dovuta a virus, come nel Mantovano Lecce, 24 giugno. All'ospedale di Gallipoli sono state ricoverate dodici persone per avvelenamento causato da cibi guasti: una tredicesima persona è morta, il muratore Giovanni De Pascalis di 41 anno. Egli aveva acquistato un sanguinaccio in una macelleria di Casarano e ne aveva lasciato un pezzo per la moglie, i Lucia Sabato di 36 anni, ed il resto lo aveva portato con sé al lavoro per la colazione. Due suoi amici avevano voluto assaggiarlo, Guerino Masiero di 38 anni e Donato Basile di 22 anni. Tutti quattro vennero colti da atroci dolori e fu necessario ricoverarli all'ospedale. Il più grave apparve subito il De Pascalis ed inutili furono le cure dei medici per salvarlo. Gli altri tre sono in condizioni disperate. Altri cinque avvelenati sono i componenti di una unica famiglia di Galatone: Antonio Tomas di 58 anni, la moglie Cristina di 52 anni, i figli Bruno di 18 anni e le gemelle tredicenni Anna e Maria. Essi avevano avvertito i primi dolori dopo aver mangiato mac¬ cheroni e carne di vitello: ancora non è stato accertato qual era il cibo avariato. Mentre i medici stavano provvedendo a questa famiglia, le autoambulanze trasportavano all'ospedale altre quattro persone avvelenate: Giovanni Aloisi di 49 anni, i fratelli Giuseppe e Pantaleo Pepe, 37 anni e 51 anni, la piccola Teresa di 3 anni figlia di Pantaleo Pepe. Essi avevano mangiato del formaggio. Per tutti la prognosi è riservata. Le autorità sanitarie non escludono che si tratti di intossicazione dovuta a virus non ancora identificato, come avvenne, non è molto, a Sermide presso Mantova.

Persone citate: Antonio Tomas, De Pascalis, Giovanni Aloisi, Giovanni De Pascalis, Guerino Masiero, Mantovano, Pantaleo Pepe

Luoghi citati: Casarano, Galatone, Lecce, Mantova, Sermide