Due ragazzi annegano avvinghiati nel buio cadendo dalla canoa di gomma che si rovescia

Due ragazzi annegano avvinghiati nel buio cadendo dalla canoa di gomma che si rovescia Tragica conclusione d'una imprudente gita notturna sul Lago Maggiore Due ragazzi annegano avvinghiati nel buio cadendo dalla canoa di gomma che si rovescia La sciagura è avvenuta a pochi metri dalla riva di Porto Valtravaglia - Le vittime avevano rispettivamente diciotto e 'settici anni; uno solo sapeva un po' nuotare - Erano usciti sul piccolo natante senza remi - Altri due amici attendevano sulla sponda psr salire a loro volta sull'imbarcazione - I corpi dei giovani trovati abbracciati a cinque metri di profondità (Dal nostro inviato speciale) Luino, 19 giugno. Un'innocua gita in barca è costata ieri sera la vita a due giovani del vicino comune di Porto Valtravaglia, annegati fulmineamente nelle acque del lago Maggiore, a pochi metri dalla sponda. Le vittime della sciagura sono il falegname Giuseppe Badiali, di diciotto anni, e il panettiere Giorgio Fraquelli, dì sedici. Ieri sera verso le dicci essi si trovavano assieme con gli amici Dario Caprara, di ven- t'anni, studente, e Gian Piero Cipolla, di diciotto, meccanico, tutti c quattro di Portovaltravaglia. Passeggiavano tranquillamente, chiacchierando, lungo la sponda. Nella piccola darsena erano attraccati alcuni battelli, ed ebbero l'idea di fare una gita in barca. Ma esse erano legate; impossibile profittarne. Il Badiali allora propose di servirsi d'una canoa di gomma che si trovava sotto il porticato della villa di cui il padre è custode. I ragazzi non ci mettono molto a passare dall'idea all'azione, in cose del genere. Facilissimo fu mettere' la canoa in acqua. Ma al momento di salirv% fu constatato che essa non poteva contenere che due persone. Fu allora combinato che sarebbero saliti per primi il Badiali e il Fraquelli e avrebbero fatto un giretto; al ritorno avrebbero ceduto la canoa al Caprara e al Cipolla. Così fu fatto. Giuseppe Badiali e Giorgio Fraquelli si sistemarono nell'angusto e leggero scafo, si staccarono dalla riva, non avevano la pagaia, e la sostituirono con un rastrello. I due amici rimasero in attesa sulla sponda. Nessuno dei quattro rifletté alla grave imprudenza che veniva commessa. La minuscola, e fragile, e poco stabile canoa di gomma può esser manovrata soltanto da esperti rematori, ed essi non lo erano; inoltre non avevano il remo adatto; infine, soltanto il Badiali sapeva appena appena nuotare. In attesa sulla sponda, dopo un quarto d'ora il Cipolla e il Caprara cominciarono a pensare che gli amici non sfavano ai patti se si trattenevano in barca cosi a lungo. Scrutarono il lago, ma al buio non si vedeva nulla. Non si udiva alcun rumore. Gridarono per richiamarli, non ebbero risposta. Dopo mezz'ora d'attesa la impazienza si tramutò in apprensione. Si avviarono lungo la riva sperando che avessero attraccato al pontile. Avevano percorso un centinaio di metri quando, rovesciata sulla] sponda, scorsero la canoa. Pensarono subito a una disgrazia, e corsero a chiamare gente. Furono immediatamente messe in acqua alcune barche, minuziosamente fu perlustrato lo specchio di lago nel quale era presumibilmente accaduta la sciagura. Le ricerche furono intensificate poco dopo con l'intervento dei vigili del fuoco arrivati da Luino; e a esse parteciparono, angosciati, i papà dei due scomparsi. Non è difficile supporre come sia avvenuto il dramma. Un falso movimento di uno dei due ragazzi provocò il capovolgimento della canoa, ed essi- piombarono in acqua. In quel tratto il lago ha una profondità di cinque metri. Il Fraquelli, inesperto del nuoto, si è forse aggrappato all'amico, paralizzandogli i movimenti. A sua volta il Badiali, nell'impossibilità di apt're per la stretta che lo avvinceva, fu trascinato giù. Tutto si era svolto in pochi attimi, senta un rumore; e anche senza un grido, perché certamente, come capita nei casi d'annegamento, essi dovettero svenire alla prima boccata d'acqua. I due amici scesero a fondo abbracciati, e così oggi sono state trovate le loro salme, adagiate sulla sabbia, a trecento metri dal punto di partenza della barca, a cinque metri di profondità, a sei metri dalla riva, spintevi forse dalla corrente. Le ha scoperte oggi alle quattro il sommozzatore Franco Provelli, e poco dopo il palombaro Martino Forni le ha recuperate, consegnandole alle angosciate famiglie. I due annegati: Giorgio Fraquelli e Giuseppe Badiali

Luoghi citati: Luino, Porto Valtravaglia