Depongono i medici al processo per "comparaggio"

Depongono i medici al processo per "comparaggio" Interessante udienza alla Pretura di Bologna Depongono i medici al processo per "comparaggio" Un sanitario comprò un televisore e una dottoressa un frigorifero dal rappresentante farmaceutico - Tutti, però, pagarono regolarmente (Dal nostro corrispondente) Bologna, 17 giugno. Il « processo del comparaggio > ha registrato oggi una novità: su] pretorio sono comparsi i primi medici dei duecentosessantadue che figurano come imputati. Su cinque, soltanto due hanno ammesso di avere acquistato — per altro senza nessun impegno di prescrivere prodotti Lysapharma — apparecchi della Forschung. Il primo ad essere interrogato è stato il dr. Mario Calzolari, già ufficiale sanitario di Finale Emilia. Dopo un intervento del . P.M. dr. Leoni, che contestava all'imputato la aggravante di cui all'art. 61 n. 9 C.P. per avere egli agito nella veste di pubblico ufficiale, il sanitario ha dichiarato al pretore di essere stato avvicinato, tra la fine del febbraio e i primi del marzo 1957, dal Beggi il quale gli propose l'acquisto.di un televisore Condor a rate. « Il Beggi, che io conoscevo da-tempo — ha detto l'imputato — mi offri l'apparecchio ad un rateo di settemila lire mensili ed io accettai in primo luogo perché mi sarebbe stato difficile ottenere queste condizioni in paese, poi perché l'acquisto a rate, se fatto nel luogo dove espletavo la mia attività, mi avrebbe esposto ad apprezzamenti disdicevoll al mio decoro professionale. Il televisore da ventuno pollici, mi venne recapitato nell'aprile, dopo che avevo fatto presente al Beggi il ritardo della consegna. Nonostante il contratto contemplasse la dotazione dell'antenna, l'apparecchio mi arrivò sprovvisto di questo accessorio ed io mi sobbarcai l'onere dell'acquisto e dell'installazione dell'antenna in questione. Il Beggi mi fece poi tenere un assegno di settemila lire, che io incassai considerandolo una rifusione delle spese per l'installazione dell'antenna. A questo punto il pretore ha chiamato il Beggi che ha confermato la deposizione del dott. Calzolari: «Avrei dovuto inviargli diecimila lire, ma lo vidi soddisfatto dell'acquisto e •stimai opportuno non aggiungere denari a quelli già inviati ». Il pretore gli ha fatto .però notare che il sanitario era stato « schedato » per diecimila lire anziché per sette. Il Calzolari ha poi smentito che il Beggi gli avesse proposto un « agganciamento » a' mezzo di prescrizioni Lysapharma: «Mi limitai solo ad una' promessa generica di tenere presenti per l'avvenire i prodotti medicinali the egli propagandava ». Il' difensore del dott. Calzolari, avv. Ballarmi, ha quindi prodotto una distinta di tratte regolarmente estinte dal suo patrocinato pefff! un totale di 168 mila lire (ventiquattro rate di 7000 lire mensili). Il pretore ha fatto rilevare al medico che fra il '56 e il '57 le sue prescrizioni di prode, iti Lysapharma erano salite considerevolmente fino a toccare il ventlsei per cento di' tutte le ordinazioni. E' salito successivamente al pretorio il dott. Sergio Sterzi, accusato di avere ricevuto dal Beggi un abito da uomo dietro impegno di ordinazioni Lysapharma. Il sanitario ha smentito il particolare, precisando di non avere mai avuto nessuna proposta in tal senso. Il dott. Tito Manicardi, me dico di una frazione di S. Felice sul Panaro, ha ammesso di avere ricevuto dal Beggi, a titola di omaggio, un gigleur (un piccolo supporto in gomma e materia plastica) da applicare ad un apparecchio di aerosolterapia: il suo valore è di 450 lire. Il dott. Luigi Gandolfi, di Massa Finalese, ha ammesso di avere avuto dal Beggi l'offerta di un frigorifero da pagare a rate, ma ha precisato di averla declinata in quanto sulla piazza ne esistevano di più convenienti. Infine, la dottoressa Emilia Gervasi ved. Zanfrognini, esercitante la professione a Modena, ha dichiarato di avere acquistato dal Beggi un frigorifero e due rasoi elettrici pa?»ndnli p?;ò in contanti alla consegna. La dottoressa ha smentito di avere prescritto prodotti Lysapharma a « decurtazione », aggiungendo che la ditta in questione non aveva prodotti che interessassero la sua clientela. Il Beggi, dal canto suo, ha I detto che la dottorerà eraj stata regolarmente schedata j dalla casa nonostante avesse | pagato per contanti e non esistessero accordi per alcun | « agganciamento ». A questo j punto il pretore ha sospeso | l'udienza, rinviandola a do mani alle 9. c. c. l ! I I ! !

Luoghi citati: Bologna, Finale Emilia, Modena