Allenti ai giochi pericolosi

Allenti ai giochi pericolosi Allenti ai giochi pericolosi Dopo otto lunghi mesi di costrizione nelle scuole, i ragazzi sentono la smania iella libertà - Ma dove gioca' no? Molti Uniscono nelle strade: i genitori lavorano e non hanno possibilità di sorvegliarli - Un monito a tatti Una ventina di giorni fa, alla vigilia della chiusura delle scuole elementari, avevamo accennato alle mille insidie che attendono i ragazzi con il ritorno alla vita libera e ai giochi all'aperto. Avevamo anche scritto: cominciano ore di ansia per molte mamme Purtroppo, per qualche famiglia non si tratta solo di ansia, ma di disperazione. Al bambino annegato nella Dora (e i cui genitori non hanno avuto neppure il conforto di piangere sulla sua tomba, perche la salma non è stata ricuperata), alla bimba caduta nel canale del Fortino e salvata quando stava per scomparire nei gorghi, si sono aggiunti nei giorni scorsi due episodi anche più impressionanti: un ragazzo bruciato vivo nella conigliera dove era entrato per giocare, un altro orrendamente ustionato mentre giocava agli indiani. Un problema angoscioso e non facile'da risolvere, quello dei ragazzi nella bella stagione. Dopo otto mesi di disciplina nelle aule scolastiche e tra le pareti domestiche, I bambini sono assillati dalla smania di correre, di scatenarsi. Un tempo, la loro vivacità poteva essere appagata facilmente: in città i pericoli erano minimi, le strade e le piazze non erano congestionate dal traffico. tutti i cortili erano tacitamente il regno dei figli degli inquilini. Oggi le condizioni ambientali sono diverse: in centro e nemmeno alla periferia, zone di sicurezza non ne esistono più. Il Comune ha dotato molti giardini pubblici di «campi di giochi» Ma 1 giardini sono soltanto una dozzina, mentre i bambini sono decine di migliaia. Il problema non è, tuttavia, la scelta di un ambiente non pericoloso: è la sorveglianza, che non dovrebbe mai mancare. Anche il piccino più quièto, meno avventuroso si lascia facilmente trascinare dai compagni: lo svago innocuo si trasforma quasi sempre in caccia agli indiani, scaramucce tra banditi e poliziotti, lanci di frecce, proiettili d'ogni genere, accensione di falò Dalla finzione alla tragedia purtroppo il passo è breve. Mólti genitori non possono vigliare tutto il giorno sui figli: padre e madre lavorano lontani da casa e non hanno la possibilità di affidare i ragazzi ad altra persona. Sperano nel buonsenso dei ragazzi, li esortano a non commettere imprudenze I figli promettono, e sono promesse sincere. Poi entra in campo il destino: ci si avvicina al canale non per cadervi dentro ma per recuperare Il pallone, si attraversa la strada non per rischiare di essere travolti da una macchina ma per andare a comperare 11 gelato. E la sciagura si abbatte sulle famiglie. Dovrebbe sempre esserci un modo, per i genitori, di sapere dove i ragazzi vanno a giocare, e con chi ci vanno, e quali pericoli incontrino. Eliminare quei pericoli, o ridurli al minimo, è dovere di tutti. Se 6 vero che molti ragazzi sfuggono alla vigilanza dei genitori, è altrettanto vero che qualche genitore manca al proprio dovere. Nelle strade, nelle zone più pericolose, non di rado si vedono bimbi sporchi, malconci, errabondi. Non sono bimbi sperduti o fuggiaschi: sono semplicemente i figli dell'incuria, i candidati alle disgrazie.