Sospeso lo sciopero di oggi per i ferrovieri in Francia di Sandro Volta
Sospeso lo sciopero di oggi per i ferrovieri in Francia Sospeso lo sciopero di oggi per i ferrovieri in Francia Vinta dai sindacati la prova di forza col governo, che ha accettato di riprendere le trattative sui salari - L'azione cattolica operaia appoggia le rivendicazioni dei lavoratori (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 giugno. Lo sciopero domani non ci sarà: un compromesso dell'ultimo momento ha evitato la prova di forza fra il governo e le organizzazioni sindacali dei ferrovieri. Tanto da una parte quanto dall'altra è stato rinunciato a quell'intransigenza che era stata affermata finora, così il compromesso non costituisce una ritirata né per gli uni, né per gli altri Nel corso delle ultime discussioni, gli esponenti sindacali comunisti, cattolici, socialisti e autonomi si sono infatti dichiarati pronti a sospendere l'ordine di sciopero se il governo avesse accettato di riprendere le trattative sui so lari del personale ferroviario Lo sciopero era stato proclamato infatti perché il governo aveva rifiutato di discutere le rivendicazioni della categoria. La proposta di riprendere le trattative salariali è stata subito accettata dal ministro dei Lavori Pubblici, Robert Buron, il quale ha dichiarato che « il governo non si oppone che avvenga un esame dei salari dei due ultimi mesi del 1959, tenuto conto dell'economia in generale e di quella della società nazionale delle Ferrovie in particolare ». In seguito a questo impegno ' rappresentanti di tutti i sindacati, in una riunione che hanno tenuto nel pomeriggio, hanno deciso di sospendere l'ordine di sciopero. I treni funzioneranno dunque regolarmente domani. Anche il personale dei mètro e degli autobus urbani, che avevo aderito allo sdraerò per solidarietà con i ferrovieri, ha deciso di non astenersi dal lavoro. La felice soluzione dello vertenza ha lasciato qualche inquietudine nei ceti padro nali, i quali rimproverano al governo di aver adottato una inutile posizione di forza, che ha servito soltanto a provoca re una manifestazione di unità della classe operaia e a far uscire la Confederazione generale del lavoro (comunista) dall'isolamento in cui si tro vava. Tale è stato infatti l'unico risul'tato della decisione ministeriale che decretava lo stato di requisizione del personale ferroviario; invece di impedire lo sciopero dei ferrovieri, quel decreto aveva fatto correre il rischio che l'agitazione si estendesse anche ad altre categorie di lavoratori. Questa situazione viene ampiamente sfruttata dagli organizzatori della Confederazione generale del lavoro, nel corso del loro 32° Congresso nazionale, che si tiene in questi giorni in un locale scolastico alla periferia di Parigi, presenti 1500 delegati. Il segretario generale, Benolt Franchon, ha potuto affermare infatti che « la classe operaia raduna le sue forze e impegna il combattimento economico e sociale: l'unità d'a¬ z zione ha preso proporzioni che non avevamo mai conosciuto ». L'affermazione degli organizzatori comunisti trova conferma non soltanto nell'atteggiamento assunto in questa occasione dalle altre confederazioni, ma anche ■ dalla presa di posizione di un organismo alle dirette dipendenze d'ella Chiesa, l'Azione cattolica operaia, intervenuta nella questione con un comunicato in cui constata che « la degradazione del potere d'acquisto dei lavoratori, le promesse non mantenute in certi settori dei servizi pubblici, la requisizione dei ferrovieri e le minacce di sanzioni gravi che l'hanno accompagnata » fanno rivolgere « un pres scinte appello a tutti i lavo ratori affinché prendano le loro responsabilità nelle loro organizzazioni e a tutti coloro che assumono la direzione della nazione, affinché diano alla classe operaia il suo vero posto r.el Paese >. Sandro Volta
Persone citate: Robert Buron
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