Clamoroso dissesto di un notaio diventato banchiere come Giufffrè

Clamoroso dissesto di un notaio diventato banchiere come Giufffrè Clamoroso dissesto di un notaio diventato banchiere come Giufffrè Accettava denaro in deposito al 12 per cento e lo distribuiva, anche a titolo di beneficenza, a imprese - il "crack,, supera i 700 milioni - Colpito da paralisi Bergamo, 13 giugno. Un c crack > finanziario, che per qualche aspetto ricorda il caso Giuffrè, ha messo a rumore in questi giorni Bergamo. Il protagonista è una persona molto conosciuta e stimata, il notaio Mario Pietro Paganoni, di 52 anni, da due mesi degente nella sua residenza di campagna a Viliongo San Filastro per un grave attacco di paralisi. Il Tribunale, constatate le condizioni di salute del professionista, ha iniziato 11 procedimento di interdizione, nominando un curatore, che rappresenterà il notaio nel confronti del creditori. Il dissesto avrebbe assunto clamorose proporzioni: si parla di settecento milioni, ma la cifra potrebbe salire sino a un miliardo. Le vere vittime della situazione sono numerosi piccoli risparmiatori che avevano affidato al notaio somme varianti da un minimo di centomila lire ad un massimo di un milione, riscuotendo interessi del dieci e anche del dodici per cento. Mario Pietro Paganoni, appartenente ad una nota famiglia bergamasca, aveva cominciato la sua singolare attività affaristica nel 1952, concedendo piccoli prestiti a privati coi il denaro depositato presso di lui dai clienti. Sembra che una parte delle somme finisse anche in beneficenza: eh. si trovava in ristrettezze economiche poteva ricorrere facilmente al notaio, pronto ac1 aiutare chiunque. Così, a titolo gratuito, il dott. Paganoni, che col grado di capitano aveva partecipato all'ultima guerra in Grecia e in Jugoslavia, aiutò un suo ex-attendente. Questa società finanziarla a sfondo carìtate- vole non Poteva naturalmente avere lunga durata e infatti, poco tempo dopo, 11 filantropo megalomane si trovò con un deficit di una decina di milioni. Tentò allora di rifarsi con o una serie di speculazioni sbagliate. Una fonderia di Fiorano al Serio, in Valle Seriana, sorta con i suoi capitali, fallì; preso nel vortice degli affari,' il notaio si trovò con l'acqua alla gola: per soddisfare I creditori contrasse nuovi prestiti e mutui, aggravando paurosamente il disavanzo. Sembra che abbia persino venduto i beni immobili di clienti, da cui aveva ricevuto una procure soltanto per trattare operazioni di prestiti. La malattia grave, da cui è stato colpito e che lo ha praticamente escluso da ogni attività, ha fatto precipitare la situazione, richiamando l'intervento della magistratura.

Persone citate: Giuffrè, Mario Pietro Paganoni, Paganoni

Luoghi citati: Bergamo, Fiorano Al Serio, Grecia, Jugoslavia