Hans Hartung ed altri

Hans Hartung ed altri ■= M O » T I* E> D'ARTEJ Hans Hartung ed altri Fin dal 1951 Hans Hartung è noto ai torinesi per esser stato accolto nella prima mostra di < Francia-Italia, Pittori d'oggi », manifestazione cui partecipò anche nel '53 e '57. Nato a Lips'a nel 1901, dove studiò filosofia, storia dell'arte e pittura, reciso oppositore del regime nazista contro il quale combatté In Alsazia riportando una grave mutilazione, riconosciuto in Europa e in America come uno dei più interessanti esponenti dell'Astrattismo, anche da chi nega la validità estetica di questo universale movimento plastico era considerato con rispetto per la scattante energia del segno, per la potenza di certe sue definizioni formali e spaziali. In una sala di cento astrattisti Hartung lo si distingueva alla prima occhiata, maestro di un linguaggio d'incontenibile dinamismo. Tutto ciò è svanito, annullato dalla fatale esigenza dell'Astrattismo di rinnovarsi e presentarsi di stagione in stagione diverso, per non inabissarsi in una disperata monotonia? I pastelli di Hartung ora esposti alla « Bussola s> sembrano delle matasse di lane colorate, vero e proprio campionario di fabbrica. Da come i torinesi lo videro nel '57 Hartung è dunque già cambiato, totalmente trasformato (dal teso vigore alla musicale cadenza) nelle intenzioni e nelle espressioni? Per musei e collezionisti diventa difficile tener dietro a questi capricciosi maestri... L'Unione Culturale presenta un gruppo di incisori bulgari, spiegando come una originale tradizione grafica si formi in Bulgaria, causa la dominazione turca, non prima del secolo XVIII. Queste stampe, tuttavia, in cui prevale la tecnica silografica, quasi tutte ispirate da una robusta visione realistica, indicano che il tempo perduto è stato presto riguadagnato da un forte impegno artistico: specie quelle del Draganov. del Bexer, e di Ilija Beskov, dal segno più libero. In una nuova galleria, « La Fonte », via Vespucci 46, espone .1 trentino Riccardo Schweizer, che all'Accademia veneziana fu per sei anni assistente del Saetti. Della pittura del maestro poco in lui è rimasto; piuttosto lo guida, anzi lo possiede come un'ossessione, l'esempio di Picasso, ch'egli conobbe nel '50 a Vallauris. Soprattutto nel disegno; ed il suo sforzo di superare l'imitazione, si risolve nella ricerca di forme enfatiche, turgide, volutamente sensuali. Anche la pittura, violenta e greve, ostenta una rozzezza assai gra- *uIte- nar. ber.

Persone citate: Hans Hartung, Hartung, Ilija Beskov, Picasso, Riccardo Schweizer

Luoghi citati: America, Bulgaria, Europa