Cronaca televisiva

Cronaca televisiva Cronaca televisiva Nella commedia di ieri sera è bastata una rosa per ammansire una moglie bisbetica e manesca -1 telespettatori ''defraudati,, delle emozioni offerte dal Festival napoletano - Stasera niente "Musichiere,, Spiritoso e saporito — ma solo per tre quarti — l'atto unico « La Clempntina Piefaroux > di Henri Duvernois trasmessa ieri sera nella nitida traduzione di Lucio Ridenti e con la regìa di Guglielmo Morandi. Duvernois, vissuto tra il Klre e il 1937, fu soprattutto giornalista e al giornalismo vivo e militante dedicò la sua vita. Scrisse anche di teatro, con la stessa facile vena, con lo stesso brio di ironico osservatore della realtà che gli servirono per gli articoli migliori. Figura dominatrice della breve commedia è Madame Piefaroux, una di quelle terribili donne inviate dal destino sulla terra per far dannare gli uomini. Il marito è una creatura mite: compone versi teneri e libertini per canzonette, ama la tranquillità, vagheggia una compagna dolce e silenziosa, è un poeta che si nutre di latticini e ortaggi. La consorte, invece, gli rompe i timpani con urla selvagge, attacca lite ovunque, svillaneggia la cameriera, insulta gli amici e, forte com'è, campionessa di lotta libera, mena ad ogni occasione botte da orbi; e davanti al terrorizzato marito sbrana bistecche al sangue e spalanca le fauci su grosse trancie di fetido formaggio da taverna. Un flore, una stupenda rosa cui è stato dato 11 suo nome, opera su Clementina Piefaroux l'insperabile miracolo: il demonio In gonnella si scioglie e si trasforma in un angelo trepido di devozione e di femminilità. « Bastasse una rosa » avranno brontolato ieri sera alcuni mariti. Comunque l'atto regge bene sino alla rapida e clamorosa metamorfosi: poi s'affloscia di colpo e termina in calando. Vivace, burlesca l'interpretazione: la parte della bisbetica Madame Piefaroux era stata affidata, con tratto di stravagante audacia, ad una giovane ed esile attrice, Giulia Lazzarini, specializzata nel ruolo di soavi donnine o di ingenue, fragili fanciulle: era naturale che la Lazzarini si trovasse molto più a suo agio nella fase risolutiva della commedia anziché in quella preparatoria, tuttavia anche alle prese con i bicipiti e le furie di Madame Piefaroux prima del ravvedimento si è difesa con onore, contenendo in limiti accettabili una certa sottolineatura di toni dovuta evidentemente al desiderio di supplire ali", scarsa autorità del fisico. D, vertenti il Giovampietro, il Mule e la Rocchi, una di quelle cameriere avvenenti, fini e premurose che ciascun padrone sogna. Gli spettatori tv, per quel che riguarda il festival napoletano, si sentono un po' defraudati. L'altra sera hanno assistito ad uno spettacolo lucido, garbato, tranquillissimo: e ieri mattina, aprendo i giornali, hanno appreso che, cessato il collegamento, era successo un pandemonio, con urla, pugni, demolizione di dentiere e invasione del palcoscenico. Speravano di rifarsi ieri sera e forse forse s'aspettavano di scorgere subito sul video in regolare ripresa diretta, gente che s'acchiappava per la gola, assalti di folla imbestialita, forze di polizia al contrattacco tra squilli di tromba e sordo rumore di mazze. Invece, niente. Tutto ancora tranquillo, tutto a posto: la pelata di Fierro dai cento vividi riflessi, il bel volto di Miranda Martino, le chiome della Sedlak, la gara fra Testa e Gallo a chi tiene più lunghi gli acuti, i riccioloni tira-baci della florida Nilla Pizzi; e cortesi applausi e affettuose acclamazioni. Se si son sfasciate le seggiole sulla testa, questo, eventualmente, sarà accaduto dopo. Anche ieri sera, del festival napoletano, gli spettatori tv si sono portati a letto un'immagine idilliaca. Oggi 'alle 19,25 « Addio, mia bella addio! >; seguirà la seconda puntata del documentario « In roulotte per l'Europa »; Alle 21, niente « Musichiere » per evitare un'indigestione di canzoni. Ci sarà un telefilm con Ida Lupino e poi, dalle 21,30 ad ora notturna imprecisata, tutta l'ultima serata del festival napoletano, • u. bz. CONCERTO GRATUITO — Domani alle 21,15, nel cortile dell'Università di via Po, per la Stagione Sintonica Popolare, organizzata dall'Ente Teatro Regio sotto l'egida del Comune, concerto diretto dal maestro Gabor OtvW. L'orchestra del Teatro Regio eseguirà musiche di R. Wagner, L. Beethoven, L. Rocca, F. Liszt. Il pubblico avrà libero accesso al cortile dell'Università, dall'Ingresso di via Po 17.

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