Angosciosi interrogativi dei lettori dinanzi al suicidio dei due innamorati

Angosciosi interrogativi dei lettori dinanzi al suicidio dei due innamorati Angosciosi interrogativi dei lettori dinanzi al suicidio dei due innamorati «i figli non sono più compresi dalla famiglia ?» - L'infelice quattordicenne, spiegano gli psichiatri, era vittima di un'infatuazione patologica che la.fece succube dell'amico■ Sempre più difficile fare i genitori La morte per suicidio dei duo innamorati di via Gropello 6, lei di 14 anni, lui di venti, ha posto alcuni inquietanti interrogativi. « All'età in cui si frequenta la terza avviamento commerciale già si può essere travolti dalla passione? » si domanda un lettore. Ed un altro: «Forse che 1 figli di questa generazione non sono più capiti dal genitori?». Dopo aver letto la notizia sul giornale chi sa quanti padri, quante madri hanno guardato le loro fi¬ glie, ragazze ancora, e hanno temuto di vederlo irraggiungibilmei-'.e lontane. Enrica Pia Penna era una ragazza, sana o ammalata? Per la scienza medica non si poteva dire ammalata: era anormale nel carattere Una ragazza turbata da particolari fattori isterici. In lei mancava un sincero sentimento di affetto familiare ed era incapace di provar rimorso. Pur di essere libera di notte e correre all'appuntamento con Fi- llppo Vitale non aveva avuto ritegno di mettere il sonnifero nella bevanda dei genitori. Gli psichiatri indicano uno squilibrio tra istinto e logica: un risveglio precoce cui non corrisponde una capacità critica rimasta ancora puerile. Purtroppo un simile squilibrio è meno raro di quanto si eroda, anche se non arriva al punto difficile di Enrica Pia. Quante scioccherelle portano la coda di cavallo per essere come Brigitte Bardot, vanno in deliquio e perdono ogni controllo ascoltando « i; cantante che urla», si pongono come ideale e sognano giorno e notte un Marion Brando. E soprattutto quante ragazzine appena incominciano a mettere le prime ecarpe con il tacchetto vogliono apparire più vissute, più « cattive » di quanto non lo siano. Sono infatuate e diventano preda del gioco della loro fantasia. Filippo Vitale — il ventenne siciliano — andava a prendere Enrica Pia a scuola in moto e lei era fiera di far vedere alle compagne che già aveva l'innamorato. La Sua condizione, spiegano gli psichiatri, wa una spinta patologica, una infatuazione che la rendeva succube del giovane. Non c'è dubbio che fu Filippo Vitale a parlare di morte: apertamente aveva detto che « piuttosto di perderla » l'avrebbe uccisa. In questo caso più che di duplice suicidio 6 più esatto parlare di suicidio e di omicidio su persona consenziente. Anche la scena della morte fu teatrale, e assurda se si pensa che la protagonista aveva 14 anni. Lei e lui serenamente abbracciati, composti, e lui che tra le mani teneva la fotografia dell'altra fidanzata deceduta un anno fa. Forse se non avesse incontrato la mente ammalata di Filippo Vitale, la ragazza sarebbe riuscita a superare la crisi ed a riportare il suo carattere alla normalità, una volta che allo sviluppo precoce si fosse adeguato lo sviluppo critico. Ed l genitori adottivi di Enrica Pia? Le volevano molto bene. Avevano chiuso con un lucchetto la finestra della stanza dove dormiva. Chissà quanti hanno detto: so fosse stata mia figlia con due ceffoni le avrei cambiato testa. Una eccessiva severità avrebbe avuto esito eguale cfuanto la dolcezza usata. Ma è certo che quando una ragazza di 14 anni fugge di notte e Per fuggire dà il sonnifero al genitori, 6 doveroso intervenire con la massima energia. E' difficile fare i genitori; lo è sempre stato, forse lo è più oggi quando tutto attorno concorre ad eccitare a sviluppare precocemente morbosamente la fantasia dei tigli. . Oggi, alle 14, si svolgeranno i funei ali della studentessa quattordicenne Enrica Pia Penna, morta con il fidanzato Filippo Vitale, di 20 anni. Le spoglie della ragazza, dopo l'autopsia eseguita all'Istituto del Valentino, sono state portate nell'alloggio di corso Re Umberto 125, dove i genitori hanno trasformato in camera ardente la stanzetta di Enrica. Alla stessa ora si svolgeranno i funerali del Vitale. La salma del giovane verrà probabilmente tumulata a Ivrea, dove risiede la famiglia Vitale. Il feretro della giovinetta sarà Invece tumulato nella tomba della famiglia Penna, a Mongrosso. I periti hanno anche analizzato i residui di sostanze tossiche trovati nella soffitta di via Gropello 6, e del sonnifero che la ragazza propino ai genitori. II Commissario di San Donato dott. Ferrito, e il maresciallo Cicero hanno completato l'esame delle lettere trovate nella stanza della tragedia. Si tratta di lettere scritte dalla Enrica, con l'ingenua infatuazione della sua età. Accennano al loro « grande amore, che durerà in eterno e si conclu derà con il matrimonio ». In una altra lettera, Enrica scriveva: «Avremo molti pupetti e 11 vestiremo tutti di rosso ». Il suo sogno si è concluso, invece, in modo orribile e sconcertante. e l à o o n a o l o o o . i e a à a e a iimmimiimmiiimmii t iiiiiiiiiiiiiiiiiis

Persone citate: Brigitte Bardot, Cicero, Filippo Vitale, Marion Brando, Penna

Luoghi citati: Ivrea