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Uccise la moglie a coltellate dopo averla afflitta per 12 anni
Uccise la moglie a coltellate dopo averla afflitta per 12 anni Uccise la moglie a coltellate dopo averla afflitta per 12 anni La vittima fu colpita 28 volte - L'assassino dichiara in aula di essere impazzito per la gelosia Lucca, 9 giugno. Il siciliano Franco Angeleri, di 38 anni, è compaio stamane in Corte d'Assise per rispondere di uxoricidio. Il delitto avvenne la sera del 21 febbraio 1958 alle porte della città, in circonvallazione Carducci. L'Angeleri aveva sposato la ragazza lucchese Emilia Francesconi, di due anni più anziana. Presto cominciarono gli screzi per la diversità di carattere, screzi che la nascita di tre figli non servì ad attutire. L'uomo pretendeva di essere mantenuto dai parenti della moglie. Dal 1946, anno delle nozze, fino al 1956 la povera donna visse una vita d'inferno: il marito la percuoteva e le faceva ogni sorta di angherie, minacciandola sovente con un lungo coltello, che teneva sotto il cuscino. La disgraziata fu costretta tre anni fa a scappare di casa, trovando dapprima lavoro presso una famiglia di Firenze, poi in una pensione, successivamente a Viareggio presso la « Casa del mare » del C.I.F. e infine presso un'altra ricca famiglia, ma fu sempre licenziata perché, pur essendo una esemplare lavoratrice, era continuamente ossessionata dal marito che l'andava a trova- re, incitandola a tornare acasa Disperata, la Francesconì inserì un annunzio economico su un giornale per cercar lavoro. Le rispose un signore di Pistoia che, avendo intenzione di aprire una pensione a Viareggio, le chiedeva se fosse disposta a collaborare nella gestione: la lettera arrivò nella seconda decade di febbraio e ad essa avrebbe dovuto seguire un incontro fissato per il 26 successivo, ma la sera del 21 avvenne la tragedia. L'Angeleri, alla guida di un camion, passava sulla Circonvallazione diretto a casa, quando vedeva la moglie camminare nella stessa direzione, egli fermava l'autocarro, ne discendeva e attaccava una discussione con la donna. La località era buia e deserta. Improvvisamente l'Angeleri si avventava contro la sventurata, colpendola con ventotto coltellate, quindi fuggiva abbandonando il camion. La donna moriva durante il trasporto all'ospedale, mentre l'assassino veniva arrestato poco dopo sul treno per Firenze. Nel lungo interrogatorio di stamane l'Angeleri ha dichiarato di non saper spiegare come sia accaduto il fatto ed ha accusato la moglie di avere lasciato volontariamente la casa. Quella sera, incontrandola sulla Circonvallazione, la , fermò rimproverandola perché, venuta a Lucca da Viareggio, non si era recata neppure a casa per lavargli la biancheria La donna gli avrebbe ri- jsposto di non essere disposta a far la serva e gli avrebbe mostrato la lettera giuntale da Pistoia, asserendo che ormai aveva trovato l'uomo con il quale poteva stare bene. L'omicida ha asserito di avere perduto il lume degli occhi e sconvolto dalla gelosia, di ave- re colpito con il coltello all'impazzata. Il processo proseguirà domani e sì concluderà probabilmente giovedì sera.
Persone citate: Angeleri, Carducci, Emilia Francesconi, Franco Angeleri
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