Pensionato ucciso con un pugno mentre fa da paciere all'osteria

Pensionato ucciso con un pugno mentre fa da paciere all'osteria Tragico epilogo di una lite iva pugliesi e piemontesi Pensionato ucciso con un pugno mentre fa da paciere all'osteria Era intervenuto per sedare un litigio tra due gruppi di avvinazzati - Colpito alla testa e scaraventato con violenza a terra - I sospetti su due giovani meridionali: negano disperatamente Un pensionato di Collegno è morto ieri al Maria Vittoria in seguito alle ferite riportate domenica notte dinnanzi ad un'osteria: con ogni probabilità era .stato spinto e gettato a terra da alcuni individui che erano già stati espulsi dal locale per il loro atteggiamento rissoso. Il pensionato — del tutto estraneo alla lite — era presumibilmente intervenuto per invitare alla calma. Del'grave episodio si stanno occupando i carabinieri di Collegno che hanno già Identificato ed interrogato due persone su cui gravano pesanti sospetti. Per ora tuttavia non si è giunti ad alcuna incriminazione e neppure ad una precisa configurazione del reato, che può essere omicidio colposo o omicidio preterintenzionale. La vittima, Delfino Binelli, di 60 anni, abitante in via San Lorenzo 15 a Collegno, aveva lavorato fino a pbetii mesi fa come fonditore alla ditta Spagnotto. Tutti lo conoscevano come un'ottima persona, tranquilla, aliena dall'attaccar brighe. Anche quando la sera beveva qualche bicchiere non giungeva mai ad ubriacarsi oppure a diventare litigioso. La sua unica grande passione era la bicicletta: malgrado l'età era ancora in grado di farsi il giro del colle del Sestriere o di salire fino al Monginevro. Domenica sera verso le 23.30 il Binelli era entrato per bere un caffè nella trattoria del t Cannon d'oro » al numero 25 di via Martiri del XXX Aprile, a pochi passi dall'ingresso principale dell'ospedale psichiatrico. L'atmosfera nell'interno del locale era turbolenta e animate discussioni avevano avuto inizio da alcune stupide frasi di carattere campanilistico. Secondo il titolare e secondo alcuni altri avventori erano stati due uomini di origine pugliese, uno di 35 anni e l'altro di venticinque, a cercar pretesto per litigare. Seduti ad un tavolo con un terzo compaesano, avevano accusato alcuni altri avventori, piemontesi, « di non poter soffrire ì meridionali ». Nessuno aveva rac- iiiiiitiiiiiiMiiJiiiiiiiiiiiifiiiiiititiiiiiiiiiiiiiiiini colto le allusioni, ma il silenzio non era servito a far tornare la calma: ad un certo punto uno dei pugliesi aveva perfino colpito e gettato a terra in malo modo un cliente, certo Costa, ed 11 figlio del titolare, Giovanni Lupo, era intervenuto invitandoli a lasciare immediatamente l'osteria. Quasi contemporaneamente era uscito il Binelli. Dalla strada si erano ancora udite alcune frasi irate, poi il silenzio. Qualche minuto dopo Giovanni Lupo, affacciatosi sulla via deserta, aveva scortò il pensionato esanime sull'asfalto, con il capo fracassato, una vasta pozza di sangue attorno alla testa. Lo aveva subito soccorso e trasportato a Torino al Maria Vittoria. Ma tutte le cure dei medici sono state inutili' e Delfino Binelli è morto ieri mattina alle 11 per la frattura della base cranica, senza aver potuto riprendere conoscenza. Che cosa è avvenuto davanti alla trattoria? Con ogni probabilità — ritengono i carabinieri — il pensionato ha cercato di calmare i tre, di convincerli ad andare a casa tranquilli: uno di essi deve avergli sferrato un pugno o dato uno spintone violento mandandolo a fracassarsi il capo sull'asfalto Ieri i carabinieri hanno interrogato a lungo i due giovani pugliesi che gli altri avventori accusano di aver provocato le prime liti dell'osteria (il terzo, giudizio unanime, e rimasto calmo ed estraneo alle polemiche). I due negano tutto: negano di aver visto il Binelli fuori del « Cannon d'oro », negano di sapere qualcosa della sua tragica fine, negano anche di essersi comportati da attaccabrighe. < E' stato Giovanni Lupo a provocarci — dicono — ed a mandarci via in malo modo soltanto perché siamo meridionali ». Dopo l'Interrogatorio sono stati lasciati in libertà: probabilmente si attende l'esito del « riscontro diagnostico » sul cadavere della vittima che sarà eseguito oggi, probabilmente In mattinata, dai medici dell'ospedale Maria Vittoria, per incarico della Procura della Repubblica. sassGlnmbvdpaucgssmcaF t6rrfTd iiEiiiiiiiiiiiiijiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiii

Luoghi citati: Collegno, Sestriere, Torino