Le "comunali" a Bari

Le "comunali" a Bari Le "comunali" a Bari Da due anni la città era retta da un Commissario prefettizio - Missini e monarchici hanno formato una lista unica Bari, 6 giugno, (b) Domani oltre 170 mila baresi sono chiamati alle urne: devono votare per darsi un'amministrazione comunale efficiente, che sia in grado di governare la città e risolvere i suoi problemi. Da circa due anni, infatti,. Bari è retta da un Commissario prefettizio. Il consiglio municipale che scaturì dalle elezioni del 1956, diviso in tre blocchi, contrapposti e di forze equivalenti, si trovò nell'impossibilità di dar vita ad una maggioranza stabile. La Giunta democristiana formata subito dopo la consultazione elettorale, era durata otto mesi. Era sindaco il professor Nicola Damiani, appartenente alla sinistra della de e in Consiglio egli disponeva di 16 seggi. Gli altri 44 erano così suddivisi: psi 12, pei 11, msi 12, monarchici 7, pli 1 e psdi 1. Dopo essersi barcamenata per otto mesi, ottenendo l'appoggio ora a destra ora a sinistra, questa Giunta cadde. Successe un sindaco socialista, che durò in carica ventiquattro ore. Poi venne il Commissario prefettizio. Quali sono, ora, le prospettive? I partiti affrontano la consultazione di domani senza eccessive speranze: non credono che in questi due anni vi sia stato, nell'opinione pubblica, un mutamento tale, che possa sbloccare la situazione dando una netta prevalenza ad uno dei tre blocchi, il centro, la sinistra o la destra. E' sintomatica di questo diffuso stato d'animo, la campagna elettorale condotta in tono minore, e lo scarso interessamento della popolazione. Unico fatto nuovo è l'alleanza del partiti dell'estrema destrai: neofascisti del msi e mo narchici del nuovo partito democratico italiano si presentano con lista-.unica .denominata «concentrazione nazionale ». (Le altre liste in lizza sono: de, psdi, pli, pri-rad, psi e pei). Con la loro manovra le destre sperano di riuscire a conquistare l'amministrazione cittadina, memori del successo che avevano ottenuto nelle «comunali» del '52: coalizzate ed approfittando di un premio di maggioranza,, si erano assicurate ben 40 seggi dei 60 complessivi. E' però da tener presente che nelle amministrative del 1956 i missini ebbero dodici seggi e ì monarchici sette, un totale di diciannove su sessanta. Si deve infine aggiungere che i missini i quali nel '56 ottennero 2T.250 voti (secondi fra i partiti, subito dopo la de) scesero nelle politiche del '58 a 18.278 voti do po la de, il pei e il psi. svriptlt Si fanno molte congetture su quello che avverrà dopo le votazioni di domani, qualora i rapporti di forze rimangano invariati. L'ipotesi che appare più probabile è che la de tenti di formare una Giunta con l'appoggio delle destre. In altri quattro grr-òsi centri della provincia si svolgono domani le elezioni comunali, Blsceglie, che ha 40 mila abitanti, Terlizzi, che ne ha 35 mila, Gioia del Colle, con 32 mila, e infine Turi, con 10 mila. iniiiniiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiHiimiiiiiimmuii

Persone citate: Nicola Damiani, Terlizzi

Luoghi citati: Bari, Gioia Del Colle