Kruscev in gita sul Danubio conclude la visita a Budapest
Kruscev in gita sul Danubio conclude la visita a Budapest Kruscev in gita sul Danubio conclude la visita a Budapest Oggi il capo sovietico torna in volo a Mosca - Nessun comunicato sui colloqui con i dirigenti ungheresi - Belgrado nega di avere ricevuto proposte per un'eventuale conferenza balcanica (Dal 7iostro corrispondente) Vienna, 5 giugno. Ieri sera a un ricevimento offerto dal capo dello Stato ungherese a! presidente del Parlamento nord-coreano Zo Yen Gen, Kruscev è arrivato appena dopo le 22 e Radio Budapest, annunciando il ricevimento, non lo ha nominato neppure; la giornata odierna di Kruscev è trascorsa, ufficialmente, in una gita sul Danubio con una cerchia sceltissima e ristretta di dirigenti ungheresi; i giornali di Budapest, a parte i saluti d'obbligo tributatigli, praticamente non schiudono il minimo spiraglio sui motivi che hanno determinato la sua visita fulminea in Ungheria. Infine una agenzia ha comunicato che Kruscev partirà questa notte per Mosca dove, domani, allo Stadio Lenin, subito dopo l'arrivo, davanti a centomila persone terrà un discorso riassuntivo sui risultati del suo viaggio balcanico. Praticamente dunque il soggiorno, se all'ultimo minuto non intervengono dei mutamenti, durerà un giorno e sarà stato un giorno trascorso e avvolto nel massimo riserbo: proprio il contrario di quanto è avvenuto in Albania, dove, dal primo all'ultimo minuto, i contatti e le discussioni tra Kruscev e gli albanesi hanno avuto il massimo rilievo propagandistico. Forse è stato proprio questo clima di stretto riserbo a far sorgere, tra ieri e oggi, una voce che circolava con insistenza fra gli osservatori e le ambasciate di Vienna: Kruscev avrebbe cercato di incontrare Tito in territorio ungherese. Il governo di Budapest l'ha tuttavia formalmente smentita questa sera. Ancora ieri, Tito aveva ricevuto un nuovo cenno di cortesia da parte di Kruscev, il quale, insieme con il mare- sdallo Mahnovsky, gli ha m-viato un telegramma di rin graziamento per la concessio ne ottenuta a sorvolare il ter ritorio jugoslavo nel acreo tra l'Albania e l'Ungheria. Belgrado da parte sua reagisce con estrema cautela e circospezione al viaggio di Kruscev nei Balcani. Il portavoce ufficiale del governo, Drago Kunc, ha convocato oggi una conferenza-stampa ed ha precisato la posizione jugoslava circa le proposte di neutralizzazione balcanica contenute nella dichiarazione di Tirana Innanzi tutto il porta¬ vlaKB'Ovoce ha- detto di non poter commentare a fondo la risolu-zlone, poiché essa riguarda delie proposte e delle discussioni intercorse, sino a questo momento, unicamente fra l'Albania e l'Unione Sovietica. La Jugoslavia, per esempio, non ha ricevuto ancora nessuna proposta concreta per una sua eventuale partecipazione a una conferenza balcanica. Tuttavia, ha detto Kunc, la Jugoslavia ritiene giuste le proposte sovietiche miranti ad allontanare le rampe per missili dai Balcani e dal Mediterraneo, e la Jugoslavia, inoltre, accoglierebbe con simpatia un miglioramento dei suoi rapporti con l'Unione Sovietica e con l'Albania, ma la distensione nel campo socialista, oggi come sempre, non dipende da Belgrado, bensì dall'atteggiamento dei suoi avversari. Nulla di mutato, come si vede, nel riservato atteggiamento jugoslavo che, se si tiene conto, per esempio, delle proteste inviate a suo tempo da Belgrado a Roma in seguito all'installazione di rampe per missili in Italia, non fa che ribadire una politica neutralistica preesistente alla risoluzione di Tirana. Controproposte concrete a quelle di Kruscev non ci sono; un incorag giamento esplicito al piano di una conferenza balcanica manca. , e. b.
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