Migliale di persone fanno la fila a Mosca per comprare la "nuova storia,, dei comunisti di Enzo Bettiza

Migliale di persone fanno la fila a Mosca per comprare la "nuova storia,, dei comunisti Migliale di persone fanno la fila a Mosca per comprare la "nuova storia,, dei comunisti // libro, pubblicato ieri per ordine di Krascev, reca i passaggi del testamento di Lenin contro Stalin e ribadisce la condanna di Zakov e del grappo « antipartito » (Dal nostre lorrispondente) Vienna, ó giugno. Giunge da Mosca la notizia che, sin dalle prime ore di stamattina, erano cominciate a formarsi file di migliaia di persone davanti alle librerie. Quest'oggi, difatti, è stata messa in vendita e vistosamente esposta nelle vetrine dei librai moscoviti la nuova edizione redatta per ordine di Kruscev di un manuale che nel mondo comunista è ormai classico come la Bibbia: la storia del partito comunista bolscevico dell'Unto ne Sovietica. La prima edizione del nuovo manuale è stata tirata in 250 mila esemplari e il volume è un grosso tomo di 740 pagine: il doppio, cioè, di quante ne conteneva il primo manuale della storia del partito, pubblicato sotto la diretta supervisione di Stalin, nel 1938. Il nuovo corso krusceviano vi è presente, forse in maniera ancor più sensibile che nelle aggiunte apportate di recente alla grande enciclopedia sovie¬ tlqpbKrCnd tica. La personalità di Stalin vi riappare in una luce psicologica non molto dissimile da quella del XX congresso del partito. Il nuovo manuale pubblica quel famoso passo del testamento di Lenin al quale Kruscev aveva fatto una chiara allusione nel corso del XX Congresso. La citazione di Lenin è la seguente: «Consiglio di sostituire Stalin, al posto di segretario generale del partito, con un uomo più paziente, più leale, più onesto, più rispettoso dei compagni e meno capriccioso ». Contemporan-amente il volume sottolinea il < ruolo positivo » avuto da Stalin nel consolidamento del regime sovietico e, nonostante i difetti di carattere imputatigli, lo qualifica come « un notevole teorico e organizzatore ». Lo stesso stile ambiguo, del colpo al cerchio e del colpo alla botte, è usato nei confronti di Malenkov, Kaganovic, Molotov, Bulganin e Scepilov Da una parte, contro queste personalità tramontate, ritor¬ nano le note accuse di cui esse furono oggetto al tempo della condanna del gruppo anti partito, mentre dall'altra Molotov e Kaganovic, ad esempio, vengono enumerati fra quei capi di partito che ebbero una parte di rilievo nella lotta contro Trotzsky, Kamenev, Zinovìev e altri deviazionisti. Lo stesso trattamento è riservato al maresciallo Zhukov, che vi è condannato per avere tentato di porsi « al di sopra del partito », ma contemporaneamente vi è glorificato come « uno dei grandi condottieri d; guerra che fecero le loro esperienze sui campi di battaglia ». Meno che una pagina è lo spazio dedicato alle sanguinose purghe del 1937, e si affermi che Stalin, quella volta, agi sotto la suggestione di « false tesi ». Fra i tristamente cele bri capi della polizia figurano Barja • Jezov. Enzo Bettiza

Luoghi citati: Mosca, Vienna