«Ifigenia in Aulide» di Gluck con successo ieri a La Scala

«Ifigenia in Aulide» di Gluck con successo ieri a La Scala «Ifigenia in Aulide» di Gluck con successo ieri a La Scala Milano, 5 giugno. Meno fortunata dell'Ifigenia in Tauride, quella in Aulide, rappresentata stasera nella Scala, reca con la superba caratterizzazione musicale di Agamennone tutta la geniale potenza di Gluck. Questi, presentandola all'Opera di Parigi nel 1774, vinse un'altra battaglia puramente artistica, e Maiia Antonietta favorendo con 1 suoi applaus' il successo, mostrò ìntelligei.za e buon gusto. Fra le pagine tr.e stupendamente cantano il tormento di Agamennone tuttora avvince e commuove quella verissima in cui, ferito nel più intimo affetto, il padre sente in un pathos universale la consanguineità, rivive tutti i legami della stirpe e della figliuola, fanciulla, adolescente, giovine, e canta la sub attuale pena in un lamento che talvolta pare addolcito da un mesto sorriso. Le cri plaintif de la nature, un elemento dell'estetica deU'imitation de la nature, rinvigorito nell'ardore di Rousseau, non avrebbe potuto risuonare più commovente e determinato. Le frasi rotte, domande ansiose, paurose, esclamazioni straziate, di Agamennone sovrastano, si spengono, s'inseriscono, tragiche antitesi, nel coro del popolo festoso per l'arrivo di Ifigenia e di Clitènnestra, sì che l'animo di lui appare sempre teso e rilevato. Accanto ad Agamennone, a Clitennestra, che una sola volta emerge, a Calcante, eccellente nel primo atto, Ifigenia è quasi impersonale. La protagonista infatti ha qualche accento sufficiente alla sua rassegnazione, mentre non esprime rammarico per la creduta infedeltà di Achille. E Achille s'atteggia con la virilità non scevra dell'enfasi eroica, quella che venne di moda negli ultimi del Settecento e preluse alle maniere retoriche del tempo prerivoluzionario e napoleonico. Concertata da Bernhard Conz, ed interpretata da Giulietta Simionato, da Boris Christoff e da Adriana Lazzarini per le parti principali, l'opera ha segnato uno degli spettacoli più celebrativi dell'importanza dellii Scala, 1 cori, le coreografie, l'allestì mento scenico sono stati ammirati e gli artisti ripetutamente chiamati alla ribalta ad ogni fine d'atto. Lo spettacolo si è chiuso col passo d'addio, Il tradizionale congedo delia stagione, che ha messo in rilievo ancora una volta il valore della Scuola di ballo della Scala.

Luoghi citati: Milano, Parigi