Una nuova strada salverà la zona del lago Maggiore di Giovanni Giovannini

Una nuova strada salverà la zona del lago Maggiore Conclusione della nostra inchiesta sull'Alto Novarese Una nuova strada salverà la zona del lago Maggiore E' la progettata « panoramica » Arona-Feriolo per la quale si chiede l'approvazione governativa - Per la strada del lago d'Orta si sollecita il risveglio della burocrazia - Per la statale del Sempione si attendono gli stanziamenti promessi (Dal nostro inviato speciale) Novara, 4 giugno. A conclusione della nostra inchiesta nell'alto Novarese non è difficile stabilire quale sia il maggior problema della zona. Da Macugnaga a Stresa, da Orta alla Val Formazza e alla Val Vigezzo, sindaci e parroci, industriali e operai, albergatori e turisti, non hanno esitato a dichiarare unanimi — in forma più meno drammatica a seconda della particolare situazione dei loro centri — che l'insufficienza delle comunicazioni costituisce la causa prima dell'insufficiente sviluppo turistico nel Verbano, del malinconico abbandono del Cusìo, della decadenza economica dell'Ossola. Mezzo secolo addietro la apertura del Sempione aveva dischiuso alla zona un periodo di prosperità ma dal 1906 ad oggi non si sono più fatti passi avanti, e l'isolamento minaccia di diventare pauroso nell'immediato futuro per il fiorire di iniziative nelle regioni vicine, dai trafori che si stanno aprendo nella Val d'Aosta a quelli in. programma tra Lombardia e Svizzera. C'è un evidente e diffuso senso di sconforto e di sfiducia verso le autorità centrali; ma è possibile al tempo stessa notare una volontà di reagire che sta facendosi sempre più decisa in questi ultimi mesi da parte di esponenti sia delle amministrazioni locali che dell'attività privata. Si è andata delineando un'azione che mira ad una opportuna graduatoria fra i vari problemi delle comunicazioni per impostare e affrontare la soluzione dei più urgenti. E come nella diagnosi, c'è un accordo unanime anche nelle" grandi linee del piano: l'abbiamo potuto constatare anche a Novara parlando con le autorità più direttamente interessate, dal presidente della provincia comm. Stucchi al presidente dell'Ente Turismo ing. Capuani. Al primo posto assoluto, si pone la costruzione della panoramica Arona-Feriolo che eliminerebbe l'impossibile 'ngorgo dell'attuale strada lungo lago fino a Stresa-Baveno permettendo l'aumento . del flusso turistico e un collegamento rapido con le zone industriali di Verbania e dell'Ossola. Il presidente della provincia ci comunica che la settimana prossima egli presenterà a Roma il progetto redatto dai suoi tecnici: l'elaborazione è stata seguita nel suo corso anche dai funzionari dellAnas regionale cosi da rendere logica e fondata la speranza di una rapida approvazione. La spesa prevista si aggira sui dieci miliardi: «Una cifra — precisa il comm. Stucchi — che può sembrare grossa solo a chi non sa che essa è pari o inferiore al solo apporto di valuta estera da parte di turisti stranieri in un solo anno nel solo Verbano-Cusio >. Inoltre, l'opera può essere divisa in tre tratti, e si chiede di cominciare da quello di più immediata necessità fra Meina e Feriolo dal costo previsto in sei miliardi e mezzo. Quanto al finanziamento, sembra che dei 225 miliardi recentemente stanziati per l'ammodernamento e il completamento delle strade statali e delle autostrade, sei siano destinati a quella del Sempione; il presidente della provincia spera che almeno quattro miliardi possano essere assegnati alla panoramica in quanto parte della strada del Sempione. In questo caso, l'opera potrebbe passare entro breve tempo dalla fase dei progetti a quella dell'esecuzione: e perché questo avvenga anche 1 parlamentari della provincia, indipendentemente dal colore politico, sono invitati ad agire concordemente e decisamente. Per lo stato della seconda « grande » via di comunicazione attraverso il Cusio e verso l'Ossola (Novara-Borgomanero-Omegna-Gravellona), avevamo usato termini duri. Il presidente Stucchi ha voluto farci notare che la provincia ha speso e sta spendendo più di duecento milioni per questa strada che praticamente non è più sua in quanto sarà la prima della zona a diventare statale. Non è una prospettiva consolante: la NovaraMortara verso Genova, ad esempio, è già stata classificata statale da un anno e mezzo ma l'Anas non l'ha ancora presa in consegna, e di lavori naturalmente non se ne parla. La strada del lago d'Orta può quindi rassegnarsi ad aspettare anni e anni le mosse elefantiache della burocrazia. Terzo grand a .roblema, il valico del Sempione. Sembra, come abbiamo detto, che vengano stanziati fondi e si au- mnddCmVvrtlrcrcmspVvtrddfptsssqpdlnvvrmsctvntettpdpqSedtplMitpllsspica che la strada da parte iitaliana venga sistemata cosi come già hanno fatto gli svizzeri nel loro tratto. Sono gli svizzeri — ed anche questo avevamo notato — a costruirsi in territorio italiano, ad Iselle, a spese loro, gli impianti di carico scarico vetture per il trasbordo ferroviario (il valico stradale è chiuso per nove mesi all'anno) fino a Briga. Potranno quindi essere registrati fra non molto utili miglioramenti, ma anche per il Sempione il problema potrà ensere radicalmente risolto sole, con una nuova galleria autostradale Già da Domodossola aveva- mo fatto cenno dell'elaborazione di un progetto, illustratoci dall'ing. Cristofoli presidente degli industriali del VerbanoCusio-Ossola, per forare la montagna partendo dall'Alpe Veglia; il presidente della provincia ci ha dichiarato oggi di ritenere idonea per l'imbocco tale località ad una quota relativamente alta (1600 metri) riducendo al minimo (cinque chilometri) il tratto in galleria. Anche per quest'iniziativa ci si sta muovendo: il commendator Stucchi ha già preso contatti con l'on. Snyder presidente del consiglio del Vallese allo scopo di promuovere un primo incontro di autorità e tecnici italo-elvetlci. Fra gli altri problemi minori da noi accennati nel corso della nostra inchiesta, quello del valico di Ponte Ribellasca fra Domodossola e Locamo ha particolarmente attirato l'attenzione delle autorità. < Non soltanto — ha aggiunto il presidente Stucchi — questo posto di frontiera attraverso il quale passa mezzo milione di persone all'anno resta chiuso di notte soltanto da parte itallara, ma gli uffici della dogana e dei carabinieri sono sprovvisti di telefono: adesso la provincia ha deciso di provvedere lei a collegarli col resto del mondo >. E l'ing. Capuani, presidente dell'Ente Turismo, ha chiesto in questi giorni alle autorità competenti che il valico venga tenuto aperto giorno e notte, come avevamo auspicato, almeno per questo periodo estivo, a titolo di prova. Rinunciando forzatamente a toccare altri temi, diremo soltanto che l'Ept intende riproporre la sistemazione anche della strada da Vérbanla (compresa la circonvallazione sulla quale tanto insiste il sindaco Sironi) alla frontiera svizzera, e di quella sulla sponda occidentale del lago d'Orta (mentre non sembra morta per sempre l'idea del famoso ponte sul lago Maggiore). Quanto al Mottarone — ci comunica l'ingegner Capuani — rivedremo in funzione fra un paio di settimane, dopo le opportune riparazioni, il vecchio trenino da Stresa: ma già si sono iniziate le pratiche che porteranno alla trasformazione della cremagliera in funivìa, e già questa estate sarà aperta al traffico, sia pure dietro pedaggio, la strada privata dei Borromeo verso la.vet^a. Molti dunque sono sia i problemi che le iniziative per tentare di risolverli ma i più urgenti restano i tre da noi illustrati e in particolare la nuova Arona-Feriolo sulla ldppqsnavsVIdmedtllinsncOquale: le autorità novaresi sembrano decise a dar battaglia. Non si può non essere d'accordo col presidente della provincia quando conclude: « Per rendersi conto della modestia delle nostre richieste basta pensare all'entità degli interventi di governo nella vicina Valle d'Aosta o anche nella confinante Valsesia > • Giovanni Giovannini

Persone citate: Borromeo, Capuani, Cristofoli, Orta, Sironi, Snyder, Vallese