Adenauer rinuncia alla presidenza per mantenere il posto di Cancelliere di Massimo Conti

Adenauer rinuncia alla presidenza per mantenere il posto di Cancelliere SORPRESA. A BONN PER Xm'IMPROVVISO COZ.PO 191 SCENA. Adenauer rinuncia alla presidenza per mantenere il posto di Cancelliere Il vecchio statista ha preso la decisione in segreto e l'ha annunciata nella notte al capo del partito democristiano - Egli ritiene «inopportuno» abbandonare in questo momento la direzione del governo-Il vero motivo del voltafaccia: non intendeva accettare Erhard, favorito dai «grandi elettori» d.c, come successore - Oggi si presenterà in Parlamento per spiegare il gesto inatteso - Previste importanti, forse drammatiche ripercussioni (Dal nostro corrispondente) ' Bonn, 4 giugno. Il cancelliere Konrad Adenauer ha deciso di rinunciare all'elezione a presidente della Repubblica per mantenere la carica di Cancelliere. L'annuncio, dato oggi dal vecchio statista tedesco al capo del partito democristiano Heinrich Krone, ha colto di sorpresa gli ambienti politici di Bonn: esso è giunto infatti poche ore dopo la dichiarazione di un portavoce del gruppo parlamentare democristiano, secondo cui « nessuno può ormai più dubitare che il futuro Cancelliere della Repubblica federale sarà l'attuale ministro della Economia prof. Erhard ». Lo stesso Erhard aveva detto, giorni fa,, che si sarebbe ritirato dalla vita politica attiva se non fosse stato nominato capo del governo. Willi Rasuer, uno dei dirigenti della democrazia cristiana tedesca, che ha informato i giornalisti dell'improvvisa decisione di Adenauer, ha spiegato che il vecchio statista ritiene che la delicata situazione internazionale del momento richieda ancora la sua partecipazione diretta al governo di Bonn. Domani il Cancelliere darà personalmente l'annuncio al Parlamento, ed è facile prevedere che la seduta sarà piuttosto movimentata. Fin da questo momento si può dire però che la sensazionale decisione è la diretta conseguenza del dissenso sul problema della successione alla cancelleria maturato nelle ultime settimane. Adenauer, costretto da diverse circostanze e dalle pressioni del suo partito ad abbandonare la cancelle ria, si era riservato il diritto di eleggere il suo successore nella persona di Etzel, che con ogni probabilità avrebbe portato fedelmente a compimento le direttive del nuovo presidente, specialmente per quel che ri guarda la politica estera Inoltre Adenauer mirava ad assicurarsi come presidente determinate prerogative che gli avrebbero consentito di controllare molto da vicino la politica del futuro gabinetto. Per contro, i « grandi elet tori » del suo partito hanno tentato in queste ultime set timane di costringere Ade nauer a designare subito il suo successore alla cancelleria nella persona del ministro dell'economia professor Erhard. Il suo assenso alla nomina di Erhard era diventato condizione per la elezione di Adenauer a Presidente della Repubblica. Se Adenauer non avesse cedu to su Erhard avrebbe corso il rischio, il giorno dell'elezione, cioè il 1° luglio prossimo, di non ottenere tutti i voti del suo partito. Sarebbero bastate poche assenze di deputati democristiani alla riunione della «Assemblea federale» (quella che eleggerà il presidente) a mettere in pericolo la sua nomina. Adenauer sapeva a quale rischio andasse incontro e pertanto, all'ultimo momento, è ritornato sulle sue ri soluzioni con una di quelle mosse a sorpresa che hanno sempre sconcertato i suoi avversari. « La decisione di Adenauer — ha dichiarato stasera una personalità democristiana che ha seguito molto da vicino gli sviluppi della vicenda — è maturata nella solitudine. Nessuno si sarebbe mai aspettato che egli mandasse davvero ad effetto le sue minacce. Le grandi decisioni del vecchio Cancelliere — ha soggiunto il deputato — maturano sempre nella solitudine ». Il ritiro della candidatura di Adenauer sta a dimostrare a qual punto era giunta la tensione nell'interno del partito di maggioranza. Le conseguenze del suo gesto sono imprevedibili. Certo che se Adenauer ha osato tanto, sfidando i « grandi elettori » del suo partito che lo avevano spinto a ritirarsi dalla vita politica attiva, è segno che egli conta di im¬ pgcsdrpnddnPig porre la propria volontà sul gruppo parlamentare democristiano. E' sintomatico che stasera parte dei deputati democristiani si sono dichiarati favorevoli o « bene impressionati » della risoluzione del Cancelliere. Il gesto di Adenauer però resta audace anche di fronte all'opinione pubblica del suo Paese. Per domani è convocata inoltre una riunione del gruppo parlamentare demo¬ cristiano, durante la quale il Cancelliere confermerà « ufficialmente » la sua decisione, a meno che all'ultimo momento il suo' partito non accetti come capo del Governo l'attuale ministro delle Finanze, Franz Etzel, il delfino del vecchio statista, che egli considera l'unica personalità capace di assicurare la continuità della linea politica del governo federale. Ma è una possibilità che si ritiene questa sera a Bonn piuttosto remota. I più si dicono convinti • che non ci sarà battaglia nella seduta del gruppo democristiano in programma per domani e che il Cancelliere manterrà la posizione annunciata questa sera. Si ritiene che nella sua decisione abbia influito il colloquio tra lo stesso Adenauer e il presidente Eisenhower degli scorsi giorni nella capitale america¬ na. In proposito ci è stato dichiarato : « Adenauer deve essersi reso conto che la sua politica estera ha ancora molte probabilità di successo per il futuro ». Vi sono poV.'jda considerare altre eventuali conseguenze del gesto di Adenauer: Erhard, come s'è detto, potrebbe ritirarsi dalla,vita politica. E ancora: le probabilità di successo per il candidato socialdemocratico alla presidenza della Repubblica, il popolare Carlo Schmid, aumenterebbero in misura notevole con il ritiro della candidatura di Adenauer. Massimo Conti I Quattro dopo la riunione segreta: da sinistra, Selwyn Lloyd, Herter, Gromyko e Couve de Murville (Telefoto) Adenauer ed Erhard discutono durante una seduta al Parlamento di Bonn (Tel.)

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