Ferito con un pugnale fugge sanguinante ma è raggiunto ed ucciso a rivoltellate

Ferito con un pugnale fugge sanguinante ma è raggiunto ed ucciso a rivoltellate Tragica fine di un commerciante dodici ore dopo una lite al mercato Ferito con un pugnale fugge sanguinante ma è raggiunto ed ucciso a rivoltellate L'assassino attendeva in agguato in una riuzza buia di Palermo - La vittima era uscita di casa verso le 23 per andarsi a comperare le sigarette - Ln automobilista lo ha visto barcollante ed inseguito dall'aggressore (Dal nostro corrispondente) ■ Palermo, 2 giugno. Un gravissimo fatto di sangue è avvenuto poco prima della mezzanotte ài ieri a Palermo: nella via Francesco Crispi, quasi all'altezza lei varco portuale di Santa Lucia, un commerciante in rottami è stato freddato con cinque colpi di pistola che ne hanno causato immediata morte, avendo i proiettili raggiunto organi vitali. Vittima della furia omicida dell'ancor ignoto assassino è stato — come abbiamo detto — un commerciante in rottami, .pregiudicato: il cinquantenne Francesco Pecoraro, abitante a Palermo in via Collegio dì Maria al Borgo 1$, coniugato e padre di due figli in tenera età. Il Pecoraro, che aveva dei seri precedenti penali per reati contro il patrimonio, tanto che era stato dichiarato delinquente abituale, è stato ucciso in circostanze ancora non del tutto chiare, ti delitto è avvenuto esattamente alle 23,15. Un occasionale testimone — certo Alessi — che a quell'ora transitava pilotando una « 1100 » per via Francesco Crispi, ha visto sbucare dal dedalo di viuzze che intersecano il gruppo di cjisupole di fortuna, due individui: uno di essi, il Pecoraro, cercava di sfuggire all'inseguitore. Giunti i due in via Crispi, è stato compiuto il delitto: colui che inseguiva ha estratto una rivoltella ed ha sparato da una distanza di circa tre metri, i colpi sono stati cinque, rapidissimi, e tutti cinque hanno raggiunto alle spalle il Pecoraro. Una piroetta e quindi un tonfo: il Pecoraro è caduto fulminato. Sembra che l'uccisore sia o i o a fuggito inforcando una bici¬ cletta (forse quella della vit-Ti i i l n i l l a ' n e ffina,/, scomparendo ben pre sto alla vista dei radi passanti. L'Alessì avrebbe voluto rincorrerlo, ma era impossibile nelle strette e oscure vie della zona. Dopo poco è stato un accorrere di gente. Alcuni hanno bloccato un'automobile in transito, con la quale il Pecoraro è stato avviato al < pronto-soccorso » ove però è giunto cadavere. Il medico di turno, nel constatare la morte del commerciante, ha riscontrato sul suo cadavere cinque ferite da arma da fuoco all'emitorace posteriore destro con fori di entrata nella stessa regione e fori d'uscita in corrispondenza dell'addome, nonché una ferita lacera all'indice della ma no destra. Sulla giacca, e pre cisamente in corrispondenza delle spalle, è stato notato uno spacco a forma di- croce. La ferita al dito e il taglio su tessuto indicano chiaramente come il Pecoraro prima di essere ucciso abbia . sostenuto una colluttazione Con" il suo antagonista, il quale avrebbe tentato di ferirlo con un col tello. E' stato accertato che prò prio nella mattinata di ieri :>. Pecoraro, durante la sua quo tidiana visita al mercatino dì via Speziale in sella alla suo bicicletta, era stato protagonista di una rissa, subito sedata dall'intervento di alcuni « amici ». Molto probabilmentb 10 screzio del mattino ha provocato l'assassinio della tarda serata. La moglie dell'ucciso ha dichiarato che il Pecoraro era uscito di casa poco prima delle 23. > Nella stessa notte sono stati fermati uno dei fratelli dell'ucciso — a nome Umberto — e 11 fabbroferraio Antonino Di Bortolo, custode del deposito di ferrivecchi in corso Scind, di proprietà del Pecoraro. Altri fermi sono stati operati nelle prime ore del mattino e nel corso della giornata. Sul luogo del delitto si sono immediatamente recati commissari, agenti, ufficiali dell'Arma e carabinieri, i quali nella notte stessa hanno cercato — ma invano, perché fitta è l'omertà in tutto il rione Borgo — di apprendere dagli abitanti le casupole di via Speziale, di via Collegio di Maria, di piazza S. Rosalia, qualche notizia in merito all'assassinio. Tuttavia, stando ai risultati di questa prima parte dell'inchiesta, pare che il delitto si sia svolto press'a poco in'questo modo. Al mattino il Peco¬ mente provocato da alcuni raro sarebbe stato apposita- compari che volevano elimi narlo per mettere fine alla sua concorrenza di commerciante. Egli avrebbe reagito con misura sapendo che altrimenti sarebbe stato sopraffatto. Tuttavia la lite, voluta con un preciso-scopo, sarebbe servita la sera all'avversario del Pecoraro ad appostarsi in agguato per « lavare col sangue » l'onta patita davanti a tanta gente. La questura ed i carabinieri, in base a questa ricostruzione del delitto, nutrono concreti sospetti su un commerciante, più volte pregiudicato; ma cpstui è irreperibile. f. d.

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