«Non sparerai» disse la quattordicenne prima di venire uccisa dal fidanzato

«Non sparerai» disse la quattordicenne prima di venire uccisa dal fidanzato «Non sparerai» disse la quattordicenne prima di venire uccisa dal fidanzato Per rompere i rapporti con il giovane, gli raccontava di avere degli amanti - La madre della ragazza apprende la notizia della tragedia al suo arrivo a Roma (Nostro servizio particolare) Roma, 28 maggio. La signora Elena Tiptls Simeonidis, giungendo stamani alla Stazione Termini col direttissimo sul quale era salita ieri sera a Bari, non sapeva ancora che la sua giovane e graziosa figliola giaceva senza vita su un marmo dell'obito, rio accanto a! cadavere del suo assassino. Era stata informata a Bari, dove sì trovava per preparare il definitivo trasferimento suo e dei due figli a Roma, che Nicky era rimasta vittima di un incidente, ma le era stato pietosamente nascosto che la figlia era morta. Stamani, appena scesa dal treno, ha visto andare incontro a lei ed al figlioletto Antonio di otto anni due agenti di Pubblica Sicurezza e alcuni fotografi e prima ancora che potesse chiedere una spiegazione qualsiasi il grosso titolo di un giornale, che uno strillone ignaro le sventolava quasi sotto gli occhi, le ha rivelato, nel più brutale dei mo¬ di, la tragica verità. La povera signora è svenuta fra le braccia degli agenti e solo dopo un'ora si è potuta recare al commissariato dì S. Giovanni, dove il dirigente la stava attendendo per interrogarla. Al funzionario Elena Simeonidis ha raccontato, fra i singhiozzi, i particolari della breve relazione sentimentale tra Nicky, che aveva appena quattordici anni, e l'agente di po lizia Giovanni Masci, un uomo di ventotto anni, da S. Sofia d'Epiro, in provincia di Coseni za. I due si erano conosciuti un paio di mesi fa, quando Nicky si recò un giorno ad attendere la madre, impiegata presso la federazione provin clale del Movimento sociale. Per la giovane che sognava di introdursi nell'ambiente della televisione e di Cinecittà, una sola volta finora si erano accese le luci della ribalta. Fu poco tempo fa, quando fu invitata a partecipare a uno spettacolo al Teatro Valle. A Roma la fanciulla aveva imparato a vestirsi e a truccarsi sul modello delle nuovissime starlets francesi: capelli sciolti sulle esili spalle, pantaloni attillatisslmi o gonne a ruota, tacchi alti e sottili e un trucco sapiente Tutto questo, unitamente alla carriera artistica che desiderava intraprendere, non piaceva all'agente innamorato e deciso a sposarla al più presto. Quindici giorni or sono, fu offerta a Nicky la grande occasione: un contratto propostole da una solida casa cinematografica per una piccola parte in un film, con la promessa, però, abbastanza concreta per altro lavoro. Raggiante di gioia, comunicò la notizia al fidanzato, che non condivise affatto il suo entusiasmo. Anzi disse chiaramente a lei e alla madre che meglio sarebbe stato se avesse abbandonato per sempre quelle «fisime» che, secondo lui, non sì addicevano ad una ragazza seria. Nlcky, messa di fronte ad un bivio, non esitò. Decise di rinunciare al fidanzato e per rompere con lui ogni rapporto volle fingersi una ragazza spregiudicata. Cominciò col non rispondere alle telefonate, a velare di mistero le sue uscite, ad attribuirai immaginari amanti. La inesperienza non la portò a considerare il pericolo che correva con questo suo atteggiamento innanzi ad un uomo morbosamente geloso di lei. Anche ieri pomeriggio, quando Giovanni Masci si recò nell'appartamento della signora Giuliana Fascetti, presso Ja quale la Simeonides aveva preso alloggio, lo accolse con modi bruschi. Rifiutò con fare capriccioso — ha raccontato alla polizia la .stessa signora Fascetti — uii gelato che le aveva portato >. quando l'uomo le chiese a eli. aveva telefonato al mattino, Nicky rispose con noncuranza «Al mio amante. All'uomo eh amo ». Stravolto dal dubbio e dalla paura di perdere per sempre la fanciulla che amava, l'agente, quasi implorandola, le disse: «Dimmi ohe non è vero, che vuoi bene solo a me ». Poi si chiusero in camera in seguito all'invito della signora Fascetti a non alzare la voce nel corridoio. Appena entrato nella stanza, il Masci estrasse di tasca la pistola, ma anche dinanzi a questa palese minaccia, la giovane volle provare fino in fondo l'emozionante avventura: «Tanto non pparerai perché sei un vigliacco », gli gridò. Aveva appena finito di parlare, che un colpo la raggiunse in piena fronte facendola stramazzare a terra. Poi, volgendo l'arma contro se stesso, il Masci si sparò alla tempia. Morì poche ore dopo all'ospedale. ». i g. rr. Nicky Simeonidls durante un'esibizione di danza (Tel.)

Persone citate: Fascetti, Giovanni Masci, Giuliana Fascetti, Masci, Nicky Simeonidls

Luoghi citati: Bari, Roma, Sofia D'epiro