Due piccole scimmie tornano vive sullo Terra dopo il volo su un missile a 500 km. d'altezza

Due piccole scimmie tornano vive sullo Terra dopo il volo su un missile a 500 km. d'altezza Win sueeesso americano di estrema importanza per i futuri viaggi spaziali Due piccole scimmie tornano vive sullo Terra dopo il volo su un missile a 500 km. d'altezza Lo "Jupiter,, ha percorso 2400 Km. alla velocità di diecimila Km. orari; gli animali chiusi nell'ogiva sono stati ricuperati nell'oceano Atlantico 92 minuti dopo il lancio, del tutto illesi - Misurati i battiti cardiaci e il ritmo respiratorio - Una delle scimmie era addestrata a premere un tasto telegrafico, ma questo segnale non è stato avvertito Il progetto Mercurio Le due scimmiette rinchiuse nel cono terminale del Jupiter e mandate a compiere un balzo di oltre duemila chilometri in lunghezza e cinquecento in altezza, sono state trovate vive e, come dice il comunicato ufficiale — « perfettamente illese » —. La prova è in relazione con il cosiddetto « progetto Mercurio » per il quale gli Stati Uniti hanno stanziato duecento milioni di dollari (pari a circa 125 miliardi di lire), con cui si vorrebbero mettere in orbita satelliti abitati da uomini, dando ben inteso a questi il modo di ritornare vivi. Che la cosa, fino a un certo punto, sia possibile, è stato dimostrato dall'avventura della famosa cagnolina richiusa nel lo sputnik: la quale ha bravamente resistito alla forte accelerazione di partenza e al conseguente appesantimento del proprio corpo; e dopo ha sopportato la con dizione opposta di mancan za totale di peso, quando il satellite si fu inserito nell'orbita. Il veicolo portante un uomo sarà dotato di una capsula pressurizzata, del peso di poco più di una tonnellata, che servirà appunto di stanza per il primo spaeeman. Questa capsula, vagamente rassomigliante a un fungo, è destinata a procedere con la testa in avanti, e dopo avere viaggiato per alcun tempo nella sua orbita pressoché circolare (ad una altezza, per le prime prove, di poco superiore ai duecento chilometri), verrà leggermente deviata da predisposti razzi, perché discenda verso terra; e ciò sarà fatto con una traiettoria a spirale, digradante al basso. Il contatto con il suolo o con il mare sarà addolcito dall'aprirsi tempestivo di sacche, a guisa di paracadute. Proprio negli scorsi gior ni è stata data notizia della scelta di sette uomini tra i più idonei a una tale impre sa, fra oltre uu centinaio di candidati: tutti di età inferiore ai quarantanni, muniti di brevetto di collaudatori militari, con non meno di millecinquecento ore di volo, di statura inferiore a un metro e ottanta e di peso non oltre i settantasette chilogrammi. Tra questa pattuglia verrà, a suo tempo, designato il pri mo astronauta e scelti poi i successivi. Dentro la capsula trove ranno posto macchina da presa cinematografica, strumenti per registrare il re spiro e le pulsazioni; e un piccolo posto radio per comunicare con la terra. Al fine di reperire la capsula dopo l'atterraggio, sono previsti radar automatici, boe luminose, congegni esplosi' vi. Alcuni di questi dispositivi sono stati sperimentati nel presente lancio. C'è da attendersi che altre prove con animali sa ranno più volte ripetute, prima di affidare, sia pure per breve tempo, un uomo a un veicolo spaziale; ciò che si pensa potrà avvenire tra un paio d'anni. Le rivi ste di astronautica hanno descritto di recente le spe ciali torture cui sono sotto posti gli uomini destinati a quest'avventura: forti accelerazioni in sorta di grosse centrifughe che moltiplicano il peso dell'uomo fino a dodici volte; improvvise decelerazioni; dimore in apparecchi che simulano, in qualche modo, l'assenza totale di peso ; estremi di caldo e di freddo, e rapidi trapassi dp-ll'uno all'altro stato termico (un forte caldo si avrà al rientro nella bassa atmosfera, per l'attrito con l'aria) ; e poi per l'appunto un insieme di esercizi, di movimenti, da eseguirsi su un apparecchio che realizzi quel disancoramento dal suolo a cui noi non siamo abituati: il pilo ta viene a trovarsi in una csptrmpscdarimtzrttlrttcdpcvcsfcsIn condizione tale che qualsiasi piccolo lavoro diventa un problema: e, poniamo, il tentativo di girare un interruttore elettrico provoca, mancando il nostro peso e perciò l'appoggio dei piedi sul suolo, una rotazione del corpo in senso opposto. Quello che l'avventura delle due scimmiette e degli altri animali che precederanno gli uomini in questa impresa non potrà dire è come l'uomo funzionerà mentalmente nell'ambiente spaziale. Per antivedere queste reazioni sono stati mobilitati degli psicologhi, ad aiutare gli ingegneri e i fisiologi, a preparare il « materiale umano ». La possibilità che dai futuri viaggi si traggano informazioni di carattere scientifico, forse di grande valore, forse imprevedibili (chi sa quello che si può scorgere e pro: vare di lassù?) e magari di carattere militare come è stato ventilato, è legata al fatto che l'abitatore della cabina mantenga integre le sue facoltà. Didimo di frenaggio a paracadute, ni quale sì aggiungeva il rigonfiamento — a tempo opportuno — di un grosso pallone di plastica (colorato in blu e arancione) mediante bombole situate nell'interno dell'ogiva conica. Si pensi al peso rispettabile di questa ogiva (varie tonnellate), che era larga alla base circa un metro e mezzo. Il cono doveva essere tenuto in sospensione al pallone galleggiante, e una radiotrasmittente automatica doveva trasmettere in continuazione segnali di guida per 1 ricercatori, le scimmie avevano ossigeno per ventiquattro ore. Oltre alla radio, i ricercatori dovevano fare assegnamento su sostanze coloranti disperse '.n acqua dall'involucro, e su luci di segnalazione, anch'esse ad accensione automatica. Come ss non bastasse, si era pensato a circondare l'involucro con il prezioso materiale bio logico, con un rivestimento che, durante il galleggiamento, avrebbe liberato delle sostanze acide capaci di tener lontani i pescecani: questo per permettere l'avvicinamento di sommozzatori in grado di applicare all'oggetto dei cavi per il recupero. Navi ed aerei hanno collaborato alle ri cerche. Il missile Jupiter, per il quale non sono nuove le avventure spaziali, ha fatto provare alle scimmiette l'emozione di nove minuti di ,mancanza di peso. Durante questo periodo gli effetti di alterazioni flsio logiche trasmessi dagli stru menti sono stati lievi. L'animale non risente che In piccola parte della degravltazione! E questa era l'incognita più oscura che bisognava superare. Able al centro del cono, legata al lettino di gomma e con i piedi rannicchiati, Baker, più piccola (mezzo chilo circa di peso) sulla periferia, a pochi -centimetri dalla parete dell'ogiva, erano circondate di involucri di fibra vetrosa, per l'isolamento termico. Un casco sopra una calotta ornava la testa del macaco che era collegato in una maniera o nell'altra a dodici chili di strumenti. I due abitacoli cilindrici hanno resisti to alla prova dell'accelerazione. Quando l'ogiva è caduta in mare, da un minuto i contatti radio erano cessati, cosa non insolita in questi esperimenti. Non si sapeva pertanto se gli animali continuavano e vivere. E' stato necessario prendere a bordo l'ogiva aprirla con una complicata operazione, prima di accertare che Able e Baker erano incolumi, in realtà non si sa quali alterazioni abbiano prò dotto in loro le radiazioni spaziali: è quello che diranno gli specialisti. L'esperimento della National Aeronautics and Space Administration, sotto l'egida del l'esercito, si concludeva quindi nella sua fase attiva, a bordo della nave Kiowa, che aveva raccolto la capsula in mare 3 poca distanza dall'isola di Antigua nelle Indie occidentali, alle 4,08 del mattino, cioè 92 minuti dopo il lancio. La relazione preliminare circa gli scarsi effetti delle con dizioni di volo sugli animali è stata compilata dal dr. Aston ni illumini i ini i imi Gabriel dell'Istituto di medicina di Pensacola in Florida. Baker, ha detto Gabriel, ha subito soltanto un leggero aumento nel battito cardiaco, aumento che si è reso manifesto sull'elettrocardiogramma. Le scimmiette sono state immediatamente trasferite su un aereo che è partito verso il laboratorio di analisi fisiologiche per lo studio de' dati. Anche il resto del materiale biologico ha preso la via del microscopio e degli analizzatori chimici. Un esperimento analogo a quello compiuto oggi dagl: americani è stato effettuato, nell'agosto scorso, in Russia: nessun particolare però è stato reso noto, al di là del fatto che due cani ercno s'.ati lanciati a 450 chilometri di altezza e recuperati vivi con -in paracadute. a. p. Il « Jupiter » alla partenza da Cape Canaveral (Tel.) o o o i ' a a : o, : o La scimmìetta «Able» (a sinistra) che ha compiuto il volo spaziale e, a destra, un macaco, della stessa razza del « Baker » che è stato chiuso nell'ogiva (Telefoto)

Persone citate: Aston, Baker, Cape, Jupiter

Luoghi citati: Florida, Russia, Stati Uniti