Famiglie povere invitano i deputati francesi a pranzo

Famiglie povere invitano i deputati francesi a pranzo Famiglie povere invitano i deputati francesi a pranzo 11 menu sarà quello di tutti i.giorni - 6'Così gli onorevoli si renderanno conto di tanti problemi,, (Nostro servizio particolare) Parigi, 22 maggio. (I. m.) Affinché 1 deputati si possano render conto delle ristrettezze in cui vivono i loro elettori, l'Unione delle associazioni familiari ha Inviato a 450 di essi un invito a cena in altrettante famiglie, precisando che il pranzo si svolgerà « à la fortune du pot>, cioè alla buona, con quel che • ci sarà in pentola. La lettera che l'Unione delle associazioni familiari, la quale raggruppa almeno mezzo milione di famiglie, ha inviato al deputati, dice fra l'altro: <Quale miglior modo, per avere un'idea precisa della situazione delle famiglie dinanzi al consumo, che il vivere alcune ore in una di quelle case che soffrono particolarmente delle attuali ■ difficoltà? Perciò una famiglia della nostra Associazione si propone di invitarvi a cena. Vi preghiamo darci risposta d'urgenza >. L'invito però non è stato inviato ai deputati d'oltre mare e d'Algeria, né a quelli comunisti. li motivo addotto è che i primi rappresentano territori dove il sistema della previdenza sociale è diverso da quello della metropoli; i secondi sono troppo prò pensi alle discussioni politiche, che le famiglie invece vogliono escludere dall'incontro con l'onorevole che accetterà di essere loro ospite. Finora hanno risposto di sì 150 deputati circa, senza stabilire però una data. In maggio.ranza appartengono alla Unione Nuova Repubblica la quale trova originale tale contatto fra l'elettore e l'eletto. I democristiani invece sarebbero piuttosto esitanti se non ostili. Maurice Schumann, ad esempio, ha dichiarato che per conoscere i problemi cui devono far fronte le famiglie non ha bisogno di andare a indagare nelle loro case perché li ha già esaminati molte volte. I socialisti invece sono favorevoli; la maggioranza dei radicali ha scrollato le spalle. Alcuni hanno posto condizioni. L'idea dell'invito a pranzo a un deputato è venuta al signor René Bazin de Jouy, esponente del Comitato d'azione familiare. E' un uomo di 53 anni, padre di cinque figli che sono già grandicelli e per i quali non percepisce più gli assegni di famiglia. Fu lui che il 1° gennaio 1958 inviò a ogni deputato un pacchettino contenente una caramella e un bigliettino in cui era scritto: « L'aumento del cinque per cento degli assegni familiari permette appena l'acquisto di una caramella al giorno per i bambini >. Alla Camera la trovata sollevò grandi risate e il governo fu interpellato a questo proposito. Di recente, leggendo un libro aneddotico sulla vita par lamentare, René Bazin vi tro¬ vò una battuta, rimasta cele bre, di Leone Daudet, che ave va domandato al presidente della Camera l'autorizzazione di interrompere un istante l'esposizione che il ministro dell Finanze (era Vincent Auriol) faceva alla tribuna: «Vorrei soltanto chiedere all'onorevole oratore se è libero stasera per venire a casa a divertire i barn bini », disse il tremendo Dau det, provocando l'ilarità gene rale. « Se facessimo venire deputati nelle nostre case non per divertire i bimbi ma affin che vedano le nostre difflcol tà?» pensò il Bazin. E immediatamente sottopose il progetto ai colleghi del Comitato d'azione familiare che lo approvarono. Le famiglie che si sono già isoritte per avere a cena un deputato sono moltissime. Hanno offerto ospitalità ad un de putato: la vedova di un presidente di compagnia di assicurazioni che è rimasta sola con sette figli da mantenere; una coppia di giovani sposi che abita in una soffitta pagand una pigione elevata e che' pri ma di avere un figlio aspetta di trovare un appartamentino operai metallurgici, impiegati vigili del fuoco, liberi professionisti, tecnici, braccianti; tutti i ceti sociali si sono offerti di far vedere a un deputato come vivono e invitarlo quindi ad agire alla Camera in conseguenza.

Persone citate: Bazin, Leone Daudet, Maurice Schumann, René Bazin, Vincent Auriol

Luoghi citati: Algeria, Parigi