I sindacati hanno chiesto nuovi miglioramenti per gli statali

I sindacati hanno chiesto nuovi miglioramenti per gli statali tf, « discussione finanziaria alta Cannerà I sindacati hanno chiesto nuovi miglioramenti per gli statali Tambroni è contrario ad ogni ulteriore concessione - Lo stanziamento di 94 miliardi è lo sforzo massimo del Tesoro - Domani la votazione finale sulla legge - Critiche d. c. al "piano Malagodi,, - Il monarchico Bruno Romano domanda l'abolizione della nominatività dei titoli e "piena libertà,, per le Borse (Nostro servizio particolare) Roma, 20 maggio. Il dibattito sui bilanci finanziari e sui miglioramenti agli statali, continuato oggi a Montecitorio con due tranquille sedute, si chiuderà venerdì con le repliche dei ministri. Per quanto riguarda gli statali, il ministro Tambroni respingerà gli emendamenti presentati dai sindacalisti, sostenendo che !o stanziamento di 94 miliardi rappresenta lo sforzo massimo che il Tesoro può sopportare. Sull'argomento potrebbe eventualmente prendere la parola anche il Presidente del Consiglio. Resta a vedere se i deputati sindacalisti sono risoluti a mantenere i loro emendamenti o se preferiranno trasformarli In un ordine del giorno. A questa possibilità ha alluso l'on. Storti, dicendo che la Cisl si contenterebbe d'una garanzia governativa per le estensioni delle aggiunte di famiglia anche ai dipendenti i cui familiari percepiscano altri redditi. Il provvedimento dovrebbe aver decorso dal 1" febbraio 1959. Queste dichiarazioni appaiono in contrasto con quelle fatte in aula dal d.c. Armato, il quale, parlando a nome della Cisl, ha espresso la soddisfazione per i provvedimenti approntati dal governo che comportano una rivalutazione com. plessiva dell'8-9<A-, la quale realizza una perequazione tra statali e dipendenti di altri settori. Egli ha anche annunciato che i deputati della Cisl presenteranno alcuni emendamenti. La Cisl vorrebbe ancorata la indennità integrativa per pen sionati. non già all'assegno o alla pensione, ma allo stipendio su cui la pensione è stata liquidata. Altri emendamenti mirano ad estendere l'aumento degli assegni familiari ai capi famiglia di nuclei cui appartengano altri dipendenti dello Stato. E infine un emendamento all'art. 16 propone di estendere i miglioramenti ai dipendenti degli enti locali. Anche l'Uil ha fatto presentare dall'on. Ceccherini analoghi emendamenti. Il primo stabilisce che l'indennità integrativa speciale prevista dall'art. 1 del disegno di legge governativo sia corrisposta nella misura intera al personale provvisto di stipendio, paga o retribuzione an che se inferiore a lire 40.000 mensili lorde. Nel testo governativo tale limite era invece previsto in 30.000 lire mensili lorde. Il secondo emendamento prevede la soppressione di un comma dell'art. 1 del disegno di leg¬ gddszpfnbm<detm2bitcqdfttl IIIIII1MIIK1I1IMIIIIIII1IIII1IMIMIIIMIIMI1I ge là dove si afferma che l'indennità integrativa sociale <è dovuta in ragione di un trentesimo per ogni mille lire e frazione di lire mille di stipendio, paga o retribuzione, nei confronti del personale che sia fornito di stipendio, paga o retribuzione inferiore alle lire 30 mila mensili lorde ». Il terzo emendamento dice: < I miglioramenti sulle quote di aggiunta di famiglia sono estesi al personale avente diritto alle quote stesse, senza la maggiorazione prevista dall'art. 2 del D.L.C.P.S. del 27 novembre 1947 n. 1331 ». Oggi il dibattito s'è trascinato in un'aula quasi sempre deserta, senza battute polemiche, con l'evidente proposito di giungere rapidamente e tranquillamente alla conclusione. Polemizzando con l'on. Malagodi, il d.c. Sabatini ha detto che ii piano liberale affida allo Stato compiti troppo limitati. Ed ha poi chiesto che il governo faciliti la concessione di contributi a basso tasso di interesse per incoraggiare gli investimenti soprattutto in agricoltura, in quanto i capitali investiti in questo settore rappresentano soltanto l'il^'r del volume degli investimenti in generale. Il socialista Angelini ha definito impopolari gli aumenti decretati sui tabacchi e sulla imposta di fabbricazione per la margarina, che graveranno sui coti meno abbienti. Due oratori del Pdi. Daniele e Bruno Romano, hanno chiesto l'abolizione della nominatività dei titoli e la restituzione della < piena libertà > alle Borse. L'on. Lizzadri s'è occupato dei problemi del lavoro, sostenendo che una seria politica economica deve mirare all'aumento del reddito. Invece — secondo le sue cifre contrastanti con quelle esposte dai ministri competenti — la disoccupazione sarebbe aumentata nel 1958 di 320.000 unità. e. a.

Persone citate: Angelini, Bruno Romano, Ceccherini, Lizzadri, Malagodi, Sabatini, Tambroni

Luoghi citati: Roma